Gastrite-ernia iatale-reflusso

Gentili dottori,
sono un paio di anni che soffro di problemi gastrici, che vado ad elencare:
Continue eruttazioni e singhiozzi per tutto il giorno; bruciore di stomaco; dolori o fastidi lungo l'esofago, la bocca dello stomaco, stomaco; battiti del cuore alti (minimo 90 al minuto) con una certa aritmia (come se avessi un battito in più o in meno). A intervalli irregolari (intendo mesi) ho forti dolori allo stomaco.

Mi sono recato dal medico di famiglia che mi ha prescritto una gastroscopia, che ho regolarmente effettuato. Durante la gastroscopia mi sono stati prelevati dei campioni da analizzare. Ecco i risultati:
Rilievi conclusivi: "Ernia iatale da scivolamento con esofagite da reflusso primo grado sec. Savary; antropia ipermico-erosiva."

Nel referto istologico la voce Diagnosi riportava: "Frammenti di mucosa gastrica sede di GASTRITE CRONICA INATTIVA. Negativa la ricerca di Helicobactaler pylori."

Mi sono state prescritte 2 scatole di Nexium 40 mg e il divieto di assumere: cioccolato, te, caffè, fritti, bevande gassate, alcol ecc.. ecc..
Durante la cura (e dieta) tutti i disturbi elencati prima si sono molto attenuati, alcuni scomparsi. Altri invece sono rimasti inalterati come le continue eruttazioni. Alla fine della cura però sono riaffiorati seppur in maniera molto meno marcata di prima. In particolare quando assumo uno dei cibi vietati ecco che ricompaiono i dolori all'esofago, alla bocca dello stomaco e lungo la parte destra dello stomaco.
Il dottore dell'ospedale che mi ha fatto la gastroscopia dice che con quel farmaco tutto si è risolto e non devo assulotamente mangiare i cibi "vietati".

Effettivamente il dottore penso abbia ragione in quanto se stò attento a quello che mangio non o "quasi" problemi. Io però cerco una cura definitiva. E' possibile che da ora in poi non potrò più andare al bar a "farmi" una birra con gli amici, o prendere un aperitivo? Non potrò mai più mangiare un piatto di patatine, o prendere un caffè dopo pranzo?
Possibile che un disturbo mi debba limitare la vita a tal punto? Se era un problema grave ok, ma la gastrite o ernia iatale penso siano curabili.
Avete consigli?
Grazie
[#1]
Medico Chirurgo attivo dal 2005 al 2005
Medico Chirurgo
Gentile utente
grazie per queso quesito perchè risulta molto comune fra i tanti pazienti che vedo o che consultano la mia struttura. E un dato molto comune e questo dovrebbe consolarlo, almeno spero.
Mi sembra estremamente corretto il percoso diagnostico e terapeutico che il suo medico le ha indicato. pertanto ritengo che i consigli che le sono stati impartiti sono assolutamente corretti. per quanto riguarda la diagnosi fatta, quindi, sui dati che lei ha fornito non c'è alternativa. le aggiungo inaltre che tale terapia deve essere praticata per un periodo di tempo relativamente lungo e che le attenzioni alimentari devono essere correlate. purtroppo l'ernia iatale (che al 1° grado è reversibile dal punto di vista sintomatologico) e la gastrite sono da considerarsi oggi come stati di matattia psico sociale e che prevedono non solo un'attenzione nei cibi che si assumono ma anche la loro regolarità nel tempo e la loro qualità. Sono sicuro che quando si troverà con gli amici a prendere l'aperitivo avrà valide altrnative cer vivere con loro un piacevole momento conviviale, ma non perda di vista l'obiettivo: tempo e costanza.
Mi auguro di essere stato esauriente.
Prof Vincenzo Fazio
[#2]
Utente
Utente
La ringrazio dottore per la pronta risposta.

Non mi rimane allora altro da fare che rinunciare alla birra con gli amici, a me tanto cara :)

Un'ultima cosa.
Finora ho seguito la dieta anche se con qualche strappo (mi si dice di non mangiare i pomodori, ma nella pasta che ci metto?) e i fastidi sono praticamente scomparsi. Solo che negli ultimi giorni mi è tornato un doloroso bruciore di stomaco. Posso rimediare in qualche modo o anche questo deve passare con un attento regime alimentare?
[#3]
Medico Chirurgo attivo dal 2005 al 2005
Medico Chirurgo
come vede, stare un po più attenti ripaga alla fine del sacrificio. Capisco bene che rinunciare ad un piacevole sapore può essere oneroso ma trovi un'alternativa. Ne esistono centinaia.
Il pomodoro? Dico sempre ai miei pazienti ed ai miei collaboratori che non esiste una dieta perfetta per determinate patologie, ma esiste la mia dieta. Saper individuare ed evitare i cibi che scatenano i disturbi potrebbe essere un piacevole passatempo....
Ci pensi e veda la cosa dal punto di vista positivo, chissà magari inizierà un corso di cucina... dove utilizzerà i cibi che non le arrecheranno alcun disturbo.
Grazie
[#4]
Utente
Utente
OK Professore è stato gentilissimo.
Ora ho le idee molto più chiare.
Cordiali saluti
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