Utilità dell'idrocolonterapia

Buongiorno,
ho 36 anni, sono astemio e non fumatore.
Da circa 2 anni, in seguito di un periodo di stress, ho iniziato a soffrire di stipsi. Questa situazione mi ha portato a sviluppare patologia emorroidale (non risolta dopo 2 interventi, elastopessia e proctopessi meccanica) ma sopratutto una prostatite cronica batterica che mi condiziona la vita (persistenza dell'enterococco faecalis nella sperma). Ho notato una forte correlazione tra lo svuotamento intestinale e i sintomi urologici; in particolare successivamente all'elastopessia avendo avuto, come effetto collaterale dell'intervento, una certa incontinenza evacuativa per una decina di giorni (liberavo l'intestino anche 3-4 volte al giorno) in cui erano spariti tutti sintomi urologici.
Nell'ultimo anno ho cercato di risolvere il problema con antibioticoterapia (MOXIFLOXACINA, LEVOXACINA e cicli di RIFAXIMINA per 5 mesi) ma l'infezione persiste.
Negli ultimi 5 mesi non ho più assunto terapie antibiotiche e ho fatto solo lunghi cicli di probiotici (ENTEROLACTIS e KALEIDON) e ho riscontrato un certo miglioramento, nonostante la spermiocoltura sia sempre positiva.
Per gestire la stipsi oltre a bere tant'acqua, fare attivita fisica e mangiare il giusto apporto di fibre, sono costretto ad assumere circa 4 grammi di AGPEG bustine al dì (macrogol 3350) più un cucchiaio di lattulosio (PLURILAC) oppure ad aumentare la quantità di macrogol a 7-8 grammi per non assumere sempre il lattulosio.

Vorrei sapere se, a vostro avviso,
1) sedute periodiche di idrocolonterapia potrebbero essermi utili, al fine di limitare il passaggio di batteri intestino-prostata e nel contempo ripulire il colon da residui fecali vecchi e flora batterica putrefattiva.
2) se sarebbe opportuno per fare dei test diagnostici per capire la causa di questa stipsi ostinata (ho fatto colonscopia con esito negativo) e valutare se si stratta di sondrome dal colon irritabile.

3) una coprocoltura potrebbe esse d'aiuto per stabilire una adeguata terapia antibiotica, a livello del colon, visto che il NORMIX non ha debellato l'enterococco?

Grazie molte per l'aiuto
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Ad oggi non vi sono evidenze scientifiche di questo presunto potere detossificante della idrocolonterapia, pertanto non fa parte dei rimedi consigliabili.
Potrebbe eseguire un RX per lo studio dei tempi di transito intestinale.
La coprocoltura è un elemento utile sia a fini diagnostici che terapeutici.

Cordialmente

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente



Le chiedo ancora una cosa a riguardo della coprocoltura;

Un batterio come l'enterocco faecalis dovrebbe essere già trattato nell'intestino, in caso di coprocoltura positiva, o è normale che esso sia presente nelle feci?

E nel caso la coprocoltura sia positiva ci sarebbero, sulla base immagino dell'antibiogramma, terapie antibiotiche più mirate e adatte rispetto alla rifaximina?

grazie tante dottor Quatraro per i suoi preziosi consigli
Buona Pasqua a Lei e a tutto lo staff di medicitalia
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
L'Enterococcus faecalis fa parte dei batteri che normalmente popolano il nostro intestino.
La terapia antibiotica può sovente fallire (la Rifaximina in genere NON è indicata) perchè l'Enterococcus faecalis facilmente matura resistenza agli antibiotici,
essi pertanto vengono spesso usati in associazione.

Cordialmente
[#4]
Utente
Utente

Ho letto delle associazioni di vancomicina piu altro antibiotico per debellare questo maledetto batterio... nel mio ultimo antibiogramma ( da spermiocoltura) l'antibiotico piu indicato sarebbe la tygeciclina con sensibilità di 0,12 ma il mio urologo non è favorevole a provare altre terapie antibiotiche, nonostante siano già 5 mesi che non ne assumo.
A suo avviso potrebbe esser utile affidarmi ad un infettivologo?
Mi sembra così strano che nel 2013 non si riesca a debellare un batterio..... poi è ovvio che se una volta eradicato dovesse tornare uno si metto l'animo in pace e ci convive suo malgrado però vorrei almeno provare una terapia antibiotica adeguata...

Grazie ancora Dottore per la sua pazienza
Buona serata
[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Se le sembra di aver consultato un urologo esperto,
penso debba seguire le sue indicazioni.

Cordialmente
[#6]
Utente
Utente
Il problema è che con le prostatiti mi sembra tutto a livello empirico e per tentativi,,,

prima ero in cura presso un urologo/andrologo molto noto, direttore di urologia di un importante ospedale della mia città (genova), e in un anno, non è stato neanche in grado di trovarmi l'infezione, ipotizzando una prostatie abatterica dovuta ad emorroidi.
Finchè, dopo due interventi inutili, leggendo sul vostro sito sono arrivato ad "autoprescrivermi" una spermiocoltura da cui l'inizio della battaglia con l'enterococco.

Cordiali saluti di nuovo
[#7]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
.... comprendo,

ovviamente adesso il problema è quello della strategia terapeutica,
che va necessariamente affrontato direttamente con uno specialista di sua fiducia.

Posso notare, per quanto riguarda il problema urologico,
https://www.medicitalia.it/consulti/urologia/339684-tygeciclina-per-prostatite-cronica-batterica.html
che ha ricevuto congrui consigli dal collega Beretta.

Cordialità
[#8]
Utente
Utente
Si infatti avevo chiesto in merito alla tygeciclina
ma il mio urologo non vuole saperne di farmi fare altre terapie antibiotiche,(le reputa controproducenti per gli effetti sulla flora batterica e perchè si possono creare resistenze e vede, nell'evitare la stipsi, la strategia più efficace per contrastare i sintomi della prostatite)
Mentre il mio medico di famiglia opterebbe per la tygeciclina, da questa situazione mi sono venuti dei dubbi, circa la possibilità di rivolgermi ad una altro urologo o ad un infettivologo specialista in terapie antibiotiche,e nel contempo vedere se si può individuare una causa precisa della mia stipsi ( fino a due anni fa avevo un intestino perfetto con una o due evacuazioni giornaliere a prescindere da quello che mangiavo e, di punto in bianco, dopo un periodo stressante ha smesso di funzionare autonomamente...)
A tal riguardo parlando stamani col mio medico farò a breve test per tiroide, celiachia e coprocoltura, e se fossero tutti negativi forse sarebbe il caso di ripetere una colonscopia magari virtuale ( nelle ultime settimane ho l'addome spesso gonfio nel basso ventre e qualche volta un po dolorante nonostante abbia evacuato.)

Grazie ancora del suo interesse
Cordialmente
[#9]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Ci mancherebbe.

Cordialità
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