Formicolii parestesie compromissione addominale
Salve,
nel 2005 ho avuto un grave incidente stradale con perdita parziale del muscolo interno della coscia, perdita della vena safena e lesione del nervo safeno.
Necrosi dell'interno coscia e dello stinco. Con risoluzione per mezzo di toilette chirurgica e trapianto di pelle.
Ad aprile del 2013 ho iniziato la pillola contraccettiva che ha portato una congestione pelvica e varicocele che sto curando con Enantone.
Siccome i sintomi erano moltissimi tra cui parestesie, formicolii, perdita di sensibilità alle gambe dolori vaginali, addominali, incontinenza urinaria e grave stipsi ho fatto molti esami diagnostici tra cui gli esami per la sclerosi multipla che sono risultati negativi.
Hanno riscontrato: ernia iatale, mal funzionamento dello svuotamento dello stomaco, invaginazione rettale, deficit alla manometria rettale.
In proctologia mi hanno detto che un danno del genere sembra da errore da chirurgia vertebrale, cosa che non ho mai avuto.
Il mio enorme problema sono i formicolii alle gambe interno coscia e stinchi e piante dei piedi, sensazioni che non mi fanno stare ferma con le gambe e un'impossibilità a stare in posizione eretta.
Uso lassativi (senna), purtoppo prodotti come Resolor e Movicol non funzionano perchè le feci rimangono nella parte alta dell'intestino in una sensazione tipo acquario.
Un 'ecografista mi ha detto che sono sintomi che assomigliano all'appendicite, di cui sono stata operata quando avevo 8 anni.
Il mio neurologo mi ha fatto fare l'eletromiografia al nervo pudendo, potenziali evocati, visto che l'anno scorso sono caduta di schiena sbattendo il sacro.
E' stato riscontrato che il riflesso anale spontaneo è assente.
Ormai i medici cercano di liquidarmi più in fretta possibile, cercando di mandarmi da altri perchè non sanno più che pesci pigliare.
Io mi rendo conto che le la situazione è complicata, e vorrei se fosse possibile un consiglio, perchè ormai sto cercando su internet una possibile soluzione.
Vorrei capire se veramente sono sintomi da colite dovuta da lassativi. La colite può portare dolore e formicolii all'interno coscia magari da eventuali tessuti cicatriziali dell'incidente?
Sto provando a fare una terapia di Normix e di Tubes Colon, ma con poco risultato.
C'è una terapia aggressiva per la colite per capire se veramente queste parestesie migliorano con lo stato intestinale?
Conoscete per caso un centro veramente specializzato su situazioni così complicate?
Grazie infinite per qualunque tipo di consiglio possiate darmi.
Alessandra
nel 2005 ho avuto un grave incidente stradale con perdita parziale del muscolo interno della coscia, perdita della vena safena e lesione del nervo safeno.
Necrosi dell'interno coscia e dello stinco. Con risoluzione per mezzo di toilette chirurgica e trapianto di pelle.
Ad aprile del 2013 ho iniziato la pillola contraccettiva che ha portato una congestione pelvica e varicocele che sto curando con Enantone.
Siccome i sintomi erano moltissimi tra cui parestesie, formicolii, perdita di sensibilità alle gambe dolori vaginali, addominali, incontinenza urinaria e grave stipsi ho fatto molti esami diagnostici tra cui gli esami per la sclerosi multipla che sono risultati negativi.
Hanno riscontrato: ernia iatale, mal funzionamento dello svuotamento dello stomaco, invaginazione rettale, deficit alla manometria rettale.
In proctologia mi hanno detto che un danno del genere sembra da errore da chirurgia vertebrale, cosa che non ho mai avuto.
Il mio enorme problema sono i formicolii alle gambe interno coscia e stinchi e piante dei piedi, sensazioni che non mi fanno stare ferma con le gambe e un'impossibilità a stare in posizione eretta.
Uso lassativi (senna), purtoppo prodotti come Resolor e Movicol non funzionano perchè le feci rimangono nella parte alta dell'intestino in una sensazione tipo acquario.
Un 'ecografista mi ha detto che sono sintomi che assomigliano all'appendicite, di cui sono stata operata quando avevo 8 anni.
Il mio neurologo mi ha fatto fare l'eletromiografia al nervo pudendo, potenziali evocati, visto che l'anno scorso sono caduta di schiena sbattendo il sacro.
E' stato riscontrato che il riflesso anale spontaneo è assente.
Ormai i medici cercano di liquidarmi più in fretta possibile, cercando di mandarmi da altri perchè non sanno più che pesci pigliare.
Io mi rendo conto che le la situazione è complicata, e vorrei se fosse possibile un consiglio, perchè ormai sto cercando su internet una possibile soluzione.
Vorrei capire se veramente sono sintomi da colite dovuta da lassativi. La colite può portare dolore e formicolii all'interno coscia magari da eventuali tessuti cicatriziali dell'incidente?
Sto provando a fare una terapia di Normix e di Tubes Colon, ma con poco risultato.
C'è una terapia aggressiva per la colite per capire se veramente queste parestesie migliorano con lo stato intestinale?
Conoscete per caso un centro veramente specializzato su situazioni così complicate?
Grazie infinite per qualunque tipo di consiglio possiate darmi.
Alessandra
[#1]
Perchè parla di colite ? È stato fatto un accertamento endoscopico con biopsie ? Ha eseguito i tempi di transito intestinale per la valutazione della stipsi (oltre alla manometria) ? Non credo proprio che le parestesie agli arti inferiori abbiano una relazione con i problemi intestinali.
Cordialmete
Cordialmete
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Gentile Dr. Cosentino,
grazie per la risposta.
Parlo di colite perchè con tutti i lassativi che sono obbligata a prendere mi sembrava logico avere un'infiammazione intestinale.
Il mio pensiero è verso l'addome perchè dopo la defecazione i formicolii diminuiscono sensibilmente.
Mi deve perdonare per le mie ipotesi, ma ormai sono sata dimenticata dagli specialisti che non sanno più che fare.
Il dubbio è che il varicocele pelvico (sono al quarto e ultimo mese di Enantone), possa essere stimolato da una grave forma di stipsi che con il ristagno delle feci possa avere una forma di pressione.
Sono terrorizzata dal termine della terapia, perchè con il ritorno del ciclo mestruale e con le feci che premono io possa bloccarmi nuovamente con dolori e parestesia gigantesche.
Gli esami diagnostici che ho fato sono:
1) Defecografia (rettocele anteriore tipo III sec Marti); intussuscezione e prolasso a fine esame; transito regolare del mdc sino al raggiungimento dell'emicolon destro; colpocele.
2) Manometria anorettale: RIA scarsamente elicitabile 40cc; soglia sensibilità 40cc; primo stimolo defecatorio a 320cc, massimo volume tollerato NON valutabile; test di esulsione palloncino negativo. Conclusion: Pressioni a riposo e durante contrazione nella norma, complicance rettale alterata, dissinergia pelvica.
3) Gastroscopia: ernia iatale.
4), ecogravia addominale:colonopatia funzionale più evidente a destra con immagini di separazione della colonna fecale. Miomi.
5) ecografia transvaginale: miomi e cisti ovarica.
6) ph metria
7) manometria esofagea
Grazie ancora della sua disponibilità.
Cordialmente.
grazie per la risposta.
Parlo di colite perchè con tutti i lassativi che sono obbligata a prendere mi sembrava logico avere un'infiammazione intestinale.
Il mio pensiero è verso l'addome perchè dopo la defecazione i formicolii diminuiscono sensibilmente.
Mi deve perdonare per le mie ipotesi, ma ormai sono sata dimenticata dagli specialisti che non sanno più che fare.
Il dubbio è che il varicocele pelvico (sono al quarto e ultimo mese di Enantone), possa essere stimolato da una grave forma di stipsi che con il ristagno delle feci possa avere una forma di pressione.
Sono terrorizzata dal termine della terapia, perchè con il ritorno del ciclo mestruale e con le feci che premono io possa bloccarmi nuovamente con dolori e parestesia gigantesche.
Gli esami diagnostici che ho fato sono:
1) Defecografia (rettocele anteriore tipo III sec Marti); intussuscezione e prolasso a fine esame; transito regolare del mdc sino al raggiungimento dell'emicolon destro; colpocele.
2) Manometria anorettale: RIA scarsamente elicitabile 40cc; soglia sensibilità 40cc; primo stimolo defecatorio a 320cc, massimo volume tollerato NON valutabile; test di esulsione palloncino negativo. Conclusion: Pressioni a riposo e durante contrazione nella norma, complicance rettale alterata, dissinergia pelvica.
3) Gastroscopia: ernia iatale.
4), ecogravia addominale:colonopatia funzionale più evidente a destra con immagini di separazione della colonna fecale. Miomi.
5) ecografia transvaginale: miomi e cisti ovarica.
6) ph metria
7) manometria esofagea
Grazie ancora della sua disponibilità.
Cordialmente.
[#3]
Comprendo. Quindi intende colite in senso generico riferendosi al disturbo intestinale. Da come descrive la pressione addominale potrebbe realmente avere una certa responsabilità. Purtroppo è un'ipotesi non facile da dimostrare.
Cordialmente
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.7k visite dal 18/03/2013.
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