Flora batterica alterata causa di prostatiti o difese immunitarie ridotte?

Gentili medici;

come riferito nei miei precedenti consulti, ho una prostatite cronica da Eschericia Coli, unico batterio presente in 3 spermiocolture su 4 e identificato anche nelle urinocolture del primo getto raccolte in condizioni asettiche dopo accurato lavaggio e disinfezione del glande.

Ho effettuato antibiogramma e somministrato sotto controllo medico antibiotici combinati in dosi anche elevate e nel ripresentarsi delle infezioni, rieseguivo spermiocoltura con antibiogramma e successiva somministrazione di antibiotici adeguati.
Le tarapie su prescizione dell' urologo erano seguite dall' assunzione di serratio-peptidasi che secondo lui favorirebbe la penetrazione dell' antibiotico nelle calcificazioni intraprostatiche, oltre a facilitare l' eliminazione di batteri col liquido seminale. Inoltre assumevo anche mannosio, propoli e cranberry.

Adesso nell' antibiogramma sono riportate quasi tutte R (resistenza) accanto alla voce degli antibiotici testati, quindi niente cure possibili visto che gli unici antibiotici intermedi (sensibili non ve ne sono nell' ultimo esame), sono a detta del medico antibiotici ad uso ospedaliero e parenterale che però non mi consiglia.

Secondo l' urologo questi batteri passano dal colon alle vie urinarie ed inutile distruggerli continuamente che tanto ritornano, visto che ho avuto (dopo terapie antibiotiche) due spermiocolture negative a distanza di 2 mesi l' una dall' altra e dopo un mese altra spermiocoltura positiva.
Non ho rapporti sessuali non protetti, quindi la causa riguarda la flora batterica intestinale.

Per equilibrare la flora batterica assumo yogurt, fermenti lattici in bustine e cerco di avere una alimentazione completa ed equilibrata, ma sembra che ciò non basti!
Semmai non sono uno che riesce a liberare l' intestino tutto in una sola volta al giorno, sembra come fossi bloccato, anche se non ho feci dure da avere una vera stitichezza, anzi tendono ad essere molli e talvolta irritanti.

Su consiglio medico ho eseguito esame chimicofisico delle feci (proteine, acidi grassi, grassi neutri, saponi, amido, fibre muscolari, ecc.) dove è tutto assente tranne la presenza di cristalli ed il pH acido a 6.0 anziche 6.8 - 7.4; una coprocoltura per campylobacter shigella e salmonelle con esito negativo; ricerca parassiti negativa; candida albicans assente; sangue occulto solo una debole positività su 6 campioni (5 negativi) esaminati in più volte nell' arco di un mese; visita digitale rettale (eseguita dall' urologo) negativa per formazioni ostruenti o vegetanti ad eccezione di emorroidi di primo e secondo grado, ma niente di rilevante.

Il mio medico di famiglia stenta a credere che un soggetto giovane senza episodi di traumi pelvici o cateterizzazioni, abbia deboli infezioni recidive alle vie urinarie a tal punto da dubitare sulla positività degli esami batteriologici e attribuendo il tutto a contaminazioni, che secondo me sono impossibili visto l' accurata disinfezione dell' area genitale e delle mani prima dei prelievi.
Lui ribadisce che anche gli uomini giovani soprattutto per via sessuale possono contrarre l' eschericia coli, ma un riscontro così ripetuto in assenza di fattori di rischio sarebbe attribuibile a un dato patologico consistente o ad una non efficacia degli antibiotici a livello prostatico (quest'ultima causa viene smentita dall' urologo che secondo lui gli antibiotici hanno funzionato, ma è il batterio che ritorna).
In pratica il mio medico di famiglia non ritiene così fattibile nell' uomo la presenza di e. coli quasi come in certe donne che invece rappresenta in loro una cosa pressocchè normale a causa dell' uretra più corta che ciò favorisce il passaggio dei germi dall' esterno.
Unico eventuale problema urologico nel mio caso è uno sdoppiamento dell' uretra terminale e un certo residuo postminzionale dato le dimensioni aumentate della prostata, ma nel complesso non ho problemi urinari veri e propri dei malati di prostata (mi alzo raramente la notte per urinare), ho semmai bruciori minzionali.


-Sapete darmi qualche indicazione?
-Secondo voi dipende dalla flora batterica alterata oppure sono debole di difese immunitarie?
Sono una persona tendente ad ammalarmi (soprattutto forme virali stagionali), ma non ho mai avuto ripetute infezioni batteriche alle vie respiratorie.
-Avete avuto pazienti con questi problemi e come li hanno risolti?

In attesa di una risposta Vi ringrazio in anticipo.

Cordialmente
[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Quello che posso dirle è che difficilmente si puo considerare il colon come responsabile degli episodi infettivi della sfera urologica. Il passaggio di batteri dal colon alle vie urinarie maschile è controverso mentre è condiviso (per l'anatomia favorevole) nella donna.


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Quindi mi potrebbe spiegare come mai persiste la presenza di questo batterio nelle vie urinarie?
Anche se il colon non ha problemi, può passare lo stesso alle vie urinarie?
Forse è il sistema immunitario che non funziona molto bene?
Si tratta forse il caso che gli antibiotici non hanno funzionato?

Capisco che in medicina non tutti hanno la stessa opinione, forse appunto il mio sistema immunitario non riesce a tenere sotto controllo questo batterio.

Grazie
[#3]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
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