Il medico ha prelevato una parte
Salve a tutti,
avrei bisogno di chiarimenti e di consigli riguardo le mie condizioni.
Tutto è iniziato a peggiorare quando 2 anni fa sono stata ricoverata per una gastrointerite che mi aveva completamente disitratata e costretta per dieci giorni a vomiti e diarrea. Dopo essermi rimessa ho iniziato a notare che i soliti dolori (crampi,fitte) sia allo stomaco che a livello intestinale, erano diventati da saltuari a quotidiani, accompagnati da gonfiore, eruttazione, flatulenza e soprattutto diarrea, con rari periodi di stitichezza, e cosa che più mi preoccupa è la perdita di peso, sn arrivata a 44kg per 1,63m di altezza. Essendo mia zia (sorella di mio padre) celiaca, il dottore mi ha fatto fare analisi del sangue (anti transglutaminasi, anti edomismo, antigliadina) che sono risultate negative, come anche nel caso di mia zia celiaca, così venerdì 18 mi sono sottoposta a EGDS, ma, nonostante il digiuno dalla mezzanotte come mi era stato indicato, vi era la presenza di liquidi e cibo, così il dottore mi ha invitata a presentarmi lunedì 21 con digiuno dal mezzogiorno del giorno precedente. Durante la gastroscopia, pur digiunando per più tempo, si è evidenziata la presenza di ristagno bilare e a livello antrale la mucosa dello stomaco si presentava discromica (giallo ocra/verde) così il medico ha prelevato una parte per la biopsia per un esame istologico decidendo di non prelevare più parte dei villi intestinali per effettuare la diagnosi di celiachia. La cosa che mi ha preoccupata è stato il fatto che lui mi abbia detto di non aver mai visto una cosa simile e che poteva trattarsi di qualsiasi cosa, è stato il mio medico curante, dal quale mi sono subito recata, a tranquillizzarmi, dicendomi che poteva dipendere da una gastrite cosa che però non risulta dalla gastroscopia che anzi l'ha esclusa. Tuttavia il medico che mi ha effettuato la gastroscopia mi ha invitata una volta ritirati i risultati istologici del prelievo della mucosa, a contattarlo e qualora fossero negativi di sottopormi nuovamente a gastroscopia per fare la biopsia del tratto intestinale per la celiachia. Ora io vorrei sapere da quanto detto se sto procedendo con gli esami giusti, visti i sintomi, e soprattutto se con lo specialista giusto. Vorrei anche sapere se questa discromia della mucosa si possa collegare a celiachia o ad altro, e soprattuto se è grave. Grazie in anticipo.
avrei bisogno di chiarimenti e di consigli riguardo le mie condizioni.
Tutto è iniziato a peggiorare quando 2 anni fa sono stata ricoverata per una gastrointerite che mi aveva completamente disitratata e costretta per dieci giorni a vomiti e diarrea. Dopo essermi rimessa ho iniziato a notare che i soliti dolori (crampi,fitte) sia allo stomaco che a livello intestinale, erano diventati da saltuari a quotidiani, accompagnati da gonfiore, eruttazione, flatulenza e soprattutto diarrea, con rari periodi di stitichezza, e cosa che più mi preoccupa è la perdita di peso, sn arrivata a 44kg per 1,63m di altezza. Essendo mia zia (sorella di mio padre) celiaca, il dottore mi ha fatto fare analisi del sangue (anti transglutaminasi, anti edomismo, antigliadina) che sono risultate negative, come anche nel caso di mia zia celiaca, così venerdì 18 mi sono sottoposta a EGDS, ma, nonostante il digiuno dalla mezzanotte come mi era stato indicato, vi era la presenza di liquidi e cibo, così il dottore mi ha invitata a presentarmi lunedì 21 con digiuno dal mezzogiorno del giorno precedente. Durante la gastroscopia, pur digiunando per più tempo, si è evidenziata la presenza di ristagno bilare e a livello antrale la mucosa dello stomaco si presentava discromica (giallo ocra/verde) così il medico ha prelevato una parte per la biopsia per un esame istologico decidendo di non prelevare più parte dei villi intestinali per effettuare la diagnosi di celiachia. La cosa che mi ha preoccupata è stato il fatto che lui mi abbia detto di non aver mai visto una cosa simile e che poteva trattarsi di qualsiasi cosa, è stato il mio medico curante, dal quale mi sono subito recata, a tranquillizzarmi, dicendomi che poteva dipendere da una gastrite cosa che però non risulta dalla gastroscopia che anzi l'ha esclusa. Tuttavia il medico che mi ha effettuato la gastroscopia mi ha invitata una volta ritirati i risultati istologici del prelievo della mucosa, a contattarlo e qualora fossero negativi di sottopormi nuovamente a gastroscopia per fare la biopsia del tratto intestinale per la celiachia. Ora io vorrei sapere da quanto detto se sto procedendo con gli esami giusti, visti i sintomi, e soprattutto se con lo specialista giusto. Vorrei anche sapere se questa discromia della mucosa si possa collegare a celiachia o ad altro, e soprattuto se è grave. Grazie in anticipo.
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Da quanto riferisce non si tratta di celiachia (anticorpi negativi), mentre la discromia in antro può essere data da una gastrite di tipo crnico e questo lo si potrà confermare con l'esito bioptico. Ad ogni modo non vedo motivi di allarme.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
La ringrazio per aver risposto, il mio continuo sospetto di celiachia era dovuto al fatto che anche mia zia dopo aver effettuato le analisi aveva avuto un risultato negativo, e solo con la gastroscopia è risultata celiaca. La ringrazio anche per avermi rassicurata riguardo alla discromia della mucosa. cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.9k visite dal 23/01/2013.
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