Vomito improvviso e perdita di peso in cirrotico grave

Egregi dottori,
vorrei un cortese parere riguardo la situazione di mio padre, un 74enne affetto da diverse patologie, tra cui la cirrosi, e attualmente in cura farmacologica. Premetto che viene regolarmente seguito in ospedale per effettuare paracentesi e controlli vari, e che una settimana fa è stato dimesso dall'ospedale con valori nella norma (tranne creatinina che risultava alta, ma non conosciamo i valori), senza ascite e TAC addome negativa per un sospetto tumore al fegato. Chiedo consulto perchè in questi giorni ha stranamente presentato saltuario vomito improvviso (senza caratteristiche particolari e preceduto da una nausea improvvisa di pochissimi secondi), senza apparente motivo imputabile alla digestione o ad altro come il freddo, e senza relazione con i pasti; non presenta altri sintomi come crampi a parte la perdita di peso repentina (forse dovuta ai diuretici) e perdita di appetito.
Inoltre ha avuto degli "attacchi" di disorientamento, soprattutto mattutino, con letargia e problemi motori di coordinazione. Poichè oltre la cirrosi ci sono anche altri disturbi, mi chiedo se questi episodi di vomito possano considerarsi preoccupanti tanto da anticipare d'urgenza la visita con l'epatologo prevista per il 15 gennaio.
Elenco qui di seguito la sua condizione clinica:
cirrosi in fase di scompenso (attualmente compensata dopo il ricovero), pregressa infezione epatite B, cavernomatosi portale, varici esofagee F2 blu con esiti di legatura elastica e sclerosi, ernia ombelicale e ernia inguinale (attualmente riassorbite), gastropatia portale con aspetto water melon dell'antro, reflussi biliari duodeno gastrici, pregresso infarto miocardico, pregresso ictus con recidiva due anni dopo (stessa area cerebrale), cardiopatia ischemica clinicamente stabile, ipertensione arteriosa, diabete mellito 2 in terapia dietetica e sottoposto a seguente terapia:
Lansoprazolo 30mg 1 cp al dì
Inderal 40 mg 1/2 cp per 2 volte al dì
Lasix 25mg 4 cp al dì
Kanrenol 100mg 2 cp al dì
Triatec 2,5 mg 1/2 cp al dì

Vi ringrazio cortesemente in anticipo per la disponibilità e vi porgo cordiali saluti.



[#1]
Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Ovviamente non è possibile dire con certezza da cosa è dipeso il vomito improvviso,data la patologia di cui soffre il suo congiunto. Quello che potrebbe essere ipotizzato è che,dato il manifestarsi di fatti neurologici concomitanti, possa trattarsi di un vomito cerebrale. Nel caso la cosa dovesse ripetersi sarà opportuna una visita medica.

Dr. Roberto Rossi

[#2]
Utente
Utente
Egregio Dottor Rossi,
la ringrazio innanzitutto per la celere risposta.
Poichè è la terza volta che vomita in una settimana, e le festività in questo caso non aiutano, secondo il suo parere è necessario recarsi al pronto soccorso o è possibile attendere un paio di giorni?
[#3]
Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Come può ben immaginare senza una visita non è possibile indicare quale sia il comportamento corretto. Comunque prima del PS è consigliabile che venga visitato al domicilio da un medico,onde evitare forse inutili traumi.
[#4]
Utente
Utente
Egregio Dottor Rossi,
la ringrazio nuovamente per la risposta. aggiungo comunque che mio padre ha lamentato da un paio di settimane un dolore al collo e alla nuca.
Purtroppo, conoscendo la sua situazione con pregressi infarto e ictus (ci dissero causati da problemi genetici), queste avvisaglie ci impauriscono perchè temiamo un'emorragia cerebrale o qualcosa di simile.
Provvederemo in qualche modo a richiedere una visita al più presto.

Cordiali Saluti
[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Gentile utente,
nel concordare con il collega Rossi sull'utilità di una visita medica,

voglio sottolinearle che i sintomi da lei riferiti
<<"attacchi" di disorientamento, soprattutto mattutino, con letargia e problemi motori di coordinazione>>,
in un contesto di cirrosi severa, lasciano pensare ad una iperammoniemia che si associa ad encefalopatia metabolica,
pertanto, seppur con i limiti della distanza,
nel sospetto di tale evenienza e del suo carattere evolutivo, la inviterei ad una sollecita valutazione presso un presidio ospedaliero.

Cordiali Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#6]
Utente
Utente
Egregio Dottor Quatraro,
la ringrazio per la disponibilità e per la risposta.
Si, i medici ci hanno parlato dell'encefalopatia ma a dire il vero non so cosa si stia facendo a riguardo.
La cosa che ci sorprende è che è stato dimesso una settimana fa e sembrava in ottima forma, senza ascite. Ora ha difficoltà a camminare, a volte a coordinare i movimenti e ieri mattina c'è stato un episodio in cui non riusciva a legarsi le scarpe e fare altri movimenti ed era in stato decisamente confusionale.. il pomeriggio è comparso un episodio di vomito improvviso. Oggi un altro episodio di vomito senza motivo, preceduto da dolore al collo (così riferisce mio padre), e ora presenta molta sonnolenza.
è possibile che questo vomito probabilmente cerebrale, come suggerisce Dr. Rossi, sia causato dall'encefalopatia? O è da considerare un'avvisaglia di qualcos'altro?
Mi scuso per l'agitazione che posso trasmettere ma, ripeto, temo che si tratti di un altro ictus e non so come comportarmi ora.

[#7]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Come ho scritto,
l'iperammoniemia induce una sofferenza cerebrale (encefalopatia),
pertanto, è ovvio, che sono due fenomeni
non distinti e separati,
ma intimamente connessi.

Le opportune indagini (ad es. il dosaggio dell'ammonio plasmatico) insieme alle eventuali ed utili valutazioni specialistiche multidisciplinari non potrà certo farle a domicilio.
[#8]
Utente
Utente
Certo che no, era implicito.
Provvederemo a contattare al più presto i medici specialisti per un consulto.

Cordiali saluti

[#9]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Molto bene.

Se riterrà ci aggiorni pure.



Distinti Saluti
[#10]
Utente
Utente
Gentili Dottori,

vi aggiorno sulla situazione di mio padre: è stato ricoverato per encefalopatia (che causava il vomito cerebrale infatti) abbastanza stabile e ci hanno spiegato che si è passati a una nuova fase, cioè lo stadio ultimo della malattia in cui le cure non ci sono ma si possono usare dei palliativi come clisteri e flebo di aminoacidi. Il medico ci ha inoltre spiegato quanto sia importante ora il sostegno familiare nel gestire "a domicilio" l'encefalopatia in caso per esempio di coma epatico. Ma tutto dipende da come risponde il paziente (ovviamente).
A questo proposito vorrei fare una domanda che mi preme fare e che non ho avuto modo di porre ai medici attuali (tanto meno al medico di famiglia che purtroppo è stato a dir poco superficiale): poichè dall'ospedale in cui era in cura mio padre pecedentemente non abbiamo ricevuto sollecitazioni, è opportuno che io e mia madre ci sottoponiamo a degli esami per l'epatite? (mio padre ha avuto l'epatite B e conseguente cirrosi).
Non ho osato chiedere al medico sulle aspettative di vita di mio padre perchè già so che la situazione è grave e irrisolvibile (ma già si sapeva con una diagnosi di cirrosi e l'impossibilità di un trapianto..).
Data l'impersonalità di internet qui mi è più facile farvi una domanda forse stupida data la soggettività delle cose.. A mio padre resta ben poco, ma per "poco" si intende qualche mese o qualche anno?
Non voglio crearmi illusioni, ecco.


Vi ringrazio tantissimo per la disponibilità e vi auguro buona giornata





[#11]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Sono contento di averla consigliata per il giusto.

Non è possibile pronunciarsi sulle aspettative di vita non avendo conoscenza diretta del paziente
e quindi della funzionalità residua di organi come il rene ed il fegato
che sono fondamentali in queste situazioni.

Riguardo ai controlli familiari sono certamente opportuni.

Cordiali Saluti
[#12]
Utente
Utente
Egregio Dottor Quatraro,
stamane mio padre è stato dimesso dall'ospedale, pare meno disorientato ma almeno è felice di stare a casa.
Le riporto le informazioni contenute nel foglio di dimissioni:
"all'ingresso il soggetto presentava condizioni generali scadute, disorientamento S/T, cute e muciose disidratate; PA 90/60 mmHg, Fc 60 bpm, Peso di 64 kg e senza segni di ascite. Durante il ricovero il pz ha eseguito i seguenti esami ematochimici: Hb 14,6 g/dl, WBC 6800 mm/c, PLT 82000 mm/c, glicemia 154 mg/dl, creatinemia 2,49 mg/dl, azotemia 132 mg/dl, Bil TOT 4,79 mg/dl, Bil IND 4,19 mg/dl, PT INR 1,18.
Ha seguito l'esame strumentale: ECG RS fc 60 bpm, pregressa necrosi in sede anteriore. Il paziente viene dimesso con diagnosi di encefalopatia epatica, cirrosi epatica (Child C score 11)".


Credo che il punteggio dica da solo che la prognosi è infausta.. lei che dice, date queste informazioni, che si tratti di giorni o mesi?


[#13]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Con quanto ha riportato non è possibile quantificare in giorni/mesi le aspettative di vita,
le variabili possono essere diverse,
... le faccio un esempio,

aver fatto la diagnosi che le avevo ipotizzato con relativi provvedimenti ha fatto "guadagnare" in termini prognostici,
diversamente avrebbe fatto "perdere".

Pertanto occorre solo cercare di gestire al meglio una situazione clinica che ha comunque una prognosi infausta.

Cordialmente
[#14]
Utente
Utente
La ringrazio Dottor Quatraro! vedremo quanto mio padre reggerà.. nel frattempo faremo il possibile!

Grazie ancora e buon lavoro
[#15]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Certo!

Distinti Saluti
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