Un medico che mi aveva seguito

Salve.

Premetto che diciassette giorni fa ho subito un intervento di miomectomia che, nel periodo immediatamente successivo, non mi ha dato particolari problemi. Ora, stranamente, da qualche giorno, accuso dei dolori addominali tipo coliche (insieme ad una accentuata sensazione di presenza di gas intestinale che non riesce ad uscire naturalmente), iniziati quattro giorni fa con presenza, dal giorno successivo, di un rialzo febbrile con temperatura corporea che arriva fino a 37° e con accentuazione dopo l'assunzione di cibo.

Già prima dell'inizio di questi sintomi avevo del gonfiore addominale senza febbre che però all'ospedale mi avevano preavvisato come normale conseguenza dell'operazione, ed anche senza particolari problemi di evacuazione. Ieri ho telefonato in ospedale ed un medico che mi aveva seguito per l'operazione, dopo aver ribadito che può essere una cosa abbastanza normale, mi ha consigliato di prendere della Tachipirina e, nel caso in cui questa non avesse calmato i dolori o questi fossero addirittura aumentati, di recarmi al pronto soccorso. Tutto questo fortunatamente non è accaduto, però sono abbastanza allarmata in quanto non appena cesso di assumere il farmaco la temperatura risale a 37° (misurata alle ore 3 di questa notte) e gli spasmi ricominciano insieme ad una sensazione di nausea che comunque non porta al vomito.

Non so capire se tutto ciò abbia una correlazione con l'intervento subito, o derivi da una causa alimentare, oppure da una influenza con sintomi intestinali.

E non so cosa fare, se cercare qualcosa che curi il problema oppure continuare con la Tachipirina che si limita a lenire il dolore e ad abbassare la temperatura. Come pure non so se devo assumere qualche lassativo (un altro medico dell'ospedale cui avevo telefonato un po' prima mi aveva consigliato del Laevolac per facilitare l'evacuazione, che non ho ancora assunto temendo che questo possa essere controproducente o accentuare i sintomi).

E' questa la sezione adatta per postare questo consulto oppure dovevo inserirlo in ginecologia o chirurgia generale?

Ringrazio anticipatamente per le vostre risposte.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Credo che per il momento possa assumere la tachipirina ma sarebbe utile se i sintomi dovessero continuare che venga vista dai medici che l'hanno operata.


cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Innanzitutto, Dr. Cosentino, la ringrazio tanto per la sua prontissima risposta.

Anche per oggi la situazione è rimasta immutata, con le solite difficoltà nell'evacuazione, tanto che sto pensando di assumere il Laevolac.

Purtroppo, visto anche il periodo natalizio, farmi visitare dal chirurgo che ha effettuato l'intervento è una cosa che dovrà eventualmente essere rimandata ai primi giorni di gennaio.

Mi sta venendo un dubbio: potrebbero i sintomi da me accusati essere causati dalla formazione di aderenze intestinali, complicazioni non infrequenti dopo interventi come quello che ho subito?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Assolutamente no. Le aderenze non si formano in così breve tempo.

Saluti