Terapia steroidea ad oltranza o resezione intestinale
Buonasera,
sono un ragazzo di 32 anni affetto da Morbo di Crohn ileo-colico diagnosticato nel 2008 a seguito di un lungo periodo caratterizzato da stati febbrili e successiva sub-occlusione.
Il primo approccio del gastroenterologo è stato ovviamente quello di stabilire la tipologia e la gravità dell'ostruzione, iniziando immediatamente un regime di nutrizione parenterale e terapia steroidea con Prednisone a dosi elevate ed antibiotici.
Successivamente, seguendo una dieta a scarso residuo ho iniziato ad assumere la Mesalazina, ma dopo circa un anno è si è verificato un nuovo episodio sub-occlusivo analogo al precedente.
Il medico ha seguito lo stesso protocollo dell'anno precedente questa volta sostituendo gradualmente il Prednisone con la Budesonide, da 9 a 3mg.
Si evidenziavano in ogni esame endoscopico e radiologico le tipiche lesioni della valvola ileo-cecale ed un ispessimento delle pareti del cieco. Tuttavia da quel momento, seguendo una scrupolosa dieta priva di fibre grossolane, latticini, alcool, la qualità della vita è stata discreta; rari episodi febbrili e spasmi addominali, nessun calo ponderale, nessun sintomo extraintestinale.
Circa un mese fa però nell'ultimo day hospital, la situazione sembra essersi aggravata:
Entero RM
L'esame RM dell'addome, eseguito per lo studio intestinale, prima e dopo infusione endovenosa di mezzo di contrasto paramagnetico, previa assunzione di soluzione orale acquosa di polietietilenglicole ed ipotonia farmacologica, mostra la presenza, in fossa iliaca e fianco destro, di una pseudomassa infiammatoria, costituita da ispessimento parietale dell'ileo terminale, con substenosi del lume, estesi per circa 3.5 cm, deformazione e stenosi da ispessimento parietale del ceco, estesa longitudinalmente per circa 10cm e fistola entero-colica con un'ansa del piccolo intestino localizzata anteriormente al ceco. Tale pseudomassa presenta diffuso iperenhancement contrastografico. Si associano inoltre multiple linfoadenomegalie mesenteriche. Tali reperti appaiono riferibili a malattia infiammatoria cronica ileo-cecale fistolizzante in fase attiva. Non sono evidenziabili ulteriori alterazioni parietali a carico dei restanti segmenti del piccolo intestino. Non sono evidenti raccolte liquide libere o saccate endoperitoneali.
COLONSCOPIA
Esame condotto fino al ceco. Mucosa dello sfondato cecale con ulcera serpigginosa ed erosioni aftoidi. Vavola ileocecale, stenotica, non superabile dallo strumento.
Alla luce di quanto descritto vi chiedo gentilmente un parere dato che gastroenterologo e chirurgo sono indecisi, (data la mia età e l'elevata incidenza di recidiva) se intervenire chirurgicamente ed iniziare terapia biologica con Infliximab o mantenere la terapia attuale fino alla prossima occlusione, considerato che il quadro clinico era già abbastanza compromesso ed allo stato non presento malesseri e sintomi evidenti.
Ringrazio anticipatamente
sono un ragazzo di 32 anni affetto da Morbo di Crohn ileo-colico diagnosticato nel 2008 a seguito di un lungo periodo caratterizzato da stati febbrili e successiva sub-occlusione.
Il primo approccio del gastroenterologo è stato ovviamente quello di stabilire la tipologia e la gravità dell'ostruzione, iniziando immediatamente un regime di nutrizione parenterale e terapia steroidea con Prednisone a dosi elevate ed antibiotici.
Successivamente, seguendo una dieta a scarso residuo ho iniziato ad assumere la Mesalazina, ma dopo circa un anno è si è verificato un nuovo episodio sub-occlusivo analogo al precedente.
Il medico ha seguito lo stesso protocollo dell'anno precedente questa volta sostituendo gradualmente il Prednisone con la Budesonide, da 9 a 3mg.
Si evidenziavano in ogni esame endoscopico e radiologico le tipiche lesioni della valvola ileo-cecale ed un ispessimento delle pareti del cieco. Tuttavia da quel momento, seguendo una scrupolosa dieta priva di fibre grossolane, latticini, alcool, la qualità della vita è stata discreta; rari episodi febbrili e spasmi addominali, nessun calo ponderale, nessun sintomo extraintestinale.
Circa un mese fa però nell'ultimo day hospital, la situazione sembra essersi aggravata:
Entero RM
L'esame RM dell'addome, eseguito per lo studio intestinale, prima e dopo infusione endovenosa di mezzo di contrasto paramagnetico, previa assunzione di soluzione orale acquosa di polietietilenglicole ed ipotonia farmacologica, mostra la presenza, in fossa iliaca e fianco destro, di una pseudomassa infiammatoria, costituita da ispessimento parietale dell'ileo terminale, con substenosi del lume, estesi per circa 3.5 cm, deformazione e stenosi da ispessimento parietale del ceco, estesa longitudinalmente per circa 10cm e fistola entero-colica con un'ansa del piccolo intestino localizzata anteriormente al ceco. Tale pseudomassa presenta diffuso iperenhancement contrastografico. Si associano inoltre multiple linfoadenomegalie mesenteriche. Tali reperti appaiono riferibili a malattia infiammatoria cronica ileo-cecale fistolizzante in fase attiva. Non sono evidenziabili ulteriori alterazioni parietali a carico dei restanti segmenti del piccolo intestino. Non sono evidenti raccolte liquide libere o saccate endoperitoneali.
COLONSCOPIA
Esame condotto fino al ceco. Mucosa dello sfondato cecale con ulcera serpigginosa ed erosioni aftoidi. Vavola ileocecale, stenotica, non superabile dallo strumento.
Alla luce di quanto descritto vi chiedo gentilmente un parere dato che gastroenterologo e chirurgo sono indecisi, (data la mia età e l'elevata incidenza di recidiva) se intervenire chirurgicamente ed iniziare terapia biologica con Infliximab o mantenere la terapia attuale fino alla prossima occlusione, considerato che il quadro clinico era già abbastanza compromesso ed allo stato non presento malesseri e sintomi evidenti.
Ringrazio anticipatamente
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Molto difficile dare un parere on line. I ripetuti fatti suboccusivi e la descrizione della colonscopia e della RM depongono per una forma severa di Crohn e pertanto la opzione chirurgica parrebbe praticabile,fermo restando la possibilità di recidiva. Probabilmente se non ancora eseguito il trattamento con immunodepressori e/o con Infliximab potrebbe dare risultati. Credo che prima di un intervento se non vi è una occlusione franca,convenga ancora tentare la strategia conservetiva.
Dr. Roberto Rossi
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.5k visite dal 19/12/2012.
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