Anelli esofagei?
Salve sono un ragazzo di 20 anni che da molti anni soffre di frequenti episodi di disfagia (sui cibi solidi) abbastanza gravi tanto che mi hanno portato a mangiare solo determinati tipi di cibi. anche se soffrivo di questi episodi da molti anni (probabilmente 7 anni) , complice scuola e piena gioventù non ho mai fatto esami invasivi se non la radiografia al bario che non indicava nulla se non una piccola incordinazione, in sintesi ho deciso solo qualche giorno fà di eseguire una gastroscopia che ha rilevato degli anelli esofagei ( supponeva che molto probabilmente sono trattabili con un palloncino per allargare l'esofago) , mi hanno anche prelevato un campione di tessuto ( riceverò l'esito fra 10 giorni più il responso finale ) il gastroenterologo mi ha detto che ha preferito non andare oltre gli anelli perchè rischiava di danneggiare.
la domanda che mi tortura è : è possibile che probabilmente sia nato con questo problema ( il gastroenterologo che mi ha effettuato l'esame avvaleva questa tesi ma non ne sembrava certo) o che sia qualcosa di natura tumorale? grazie per la risposta in anticipo
la domanda che mi tortura è : è possibile che probabilmente sia nato con questo problema ( il gastroenterologo che mi ha effettuato l'esame avvaleva questa tesi ma non ne sembrava certo) o che sia qualcosa di natura tumorale? grazie per la risposta in anticipo
[#1]
Credo sia corretto attendere l'esito istologico,
ma non penserei a patologie neoplastiche.
Cordiali Saluti
ma non penserei a patologie neoplastiche.
Cordiali Saluti
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
È stato corretto da parte dell'endoscopista non superare tali anelli in quanto potrebbe trattarsi di un' esofagite eosinofila, ed in tal caso la mucosa esofagea sarebbe molto fragile. Ovviamente c'è da attendere l'esito istologico. Sta effettuando una terapia antireflusso ?
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#4]
La neoplasia è stata già esclusa endoscopicamente ed il prelievo è stato eseguito per valutare lo stato della mucosa (infiammazione, infiltratto eosinofilo, ecc.). Con il risultato della biopsia, e se si conferma la presenza di infiltratto eosinofino, si procederà con il trattamento specifico. Altrimenti si dovrà eseguire un diverso trattamento (dilatazioni, ecc.) che sarà indicato dagli specialisti che la stanno seguendo.
Cordialmente
Cordialmente
[#5]
Fermo restando che quanto riferisce non depone per neoplasie,
sarebbe stato opportuno riportare la descrizione (referto) dell'esame endoscopico per poter meglio orientare una risposta,
direi che deve inevitabilmente attendere l'esito istologico.
Cordiali Saluti
sarebbe stato opportuno riportare la descrizione (referto) dell'esame endoscopico per poter meglio orientare una risposta,
direi che deve inevitabilmente attendere l'esito istologico.
Cordiali Saluti
[#6]
Ex utente
grazie per le risposte e il tempo dedicato, purtroppo il referto dell'esame endoscopico non mi è stato ancora consegnato perchè se ne sta occupando il day hospital, io ho trascritto quello che mi ha spiegato un pò il gastroenterologo, appena disponibile pubblicherò il referto e tutto.
[#9]
Ex utente
Salve e buone feste a tutti, oggi sono riuscito a ritirare il referto istologico e dice così:
Materiale:
esofago,nas,rapido biopsia
Informazioni cliniche:
stenosi esofagea non transitabile in paziente disfagico
Referto
Mucosa esofagea con acantosi,spongiosi e marcato infiltrato infiammatorio eosinofilo intraepiteliale (>30/hpf,40x), con formazioni di microascessi eosinofili.
Quadro compatibile con esofagite eosinofila.
Materiale:
esofago,nas,rapido biopsia
Informazioni cliniche:
stenosi esofagea non transitabile in paziente disfagico
Referto
Mucosa esofagea con acantosi,spongiosi e marcato infiltrato infiammatorio eosinofilo intraepiteliale (>30/hpf,40x), con formazioni di microascessi eosinofili.
Quadro compatibile con esofagite eosinofila.
[#10]
Lei dice
<<è possibile che probabilmente sia nato con questo problema ( il gastroenterologo che mi ha effettuato l'esame avvaleva questa tesi ma non ne sembrava certo>>,
la biopsia ha fatto chiarezza,
nel senso che non si tratta di una patologia congenita ma di un quadro patologico chiamato, per l'appunto,
"Esofagite Eosinofila".
Le consiglio di affidarsi ad un buon gastroenterologo per questa malattia piuttosto controversa e non ancora ben definita.
Sarà utile eseguire tests cutanei di valutazione allergica, al fine di identificare eventuali allergeni nella dieta o nell'ambiente che potrebbero aver innescato la malattia.
La terapia può essere farmacologica, dietetica, oltre che, eventualmente, endoscopica (dilatazioni).
Cordiali Saluti
<<è possibile che probabilmente sia nato con questo problema ( il gastroenterologo che mi ha effettuato l'esame avvaleva questa tesi ma non ne sembrava certo>>,
la biopsia ha fatto chiarezza,
nel senso che non si tratta di una patologia congenita ma di un quadro patologico chiamato, per l'appunto,
"Esofagite Eosinofila".
Le consiglio di affidarsi ad un buon gastroenterologo per questa malattia piuttosto controversa e non ancora ben definita.
Sarà utile eseguire tests cutanei di valutazione allergica, al fine di identificare eventuali allergeni nella dieta o nell'ambiente che potrebbero aver innescato la malattia.
La terapia può essere farmacologica, dietetica, oltre che, eventualmente, endoscopica (dilatazioni).
Cordiali Saluti
[#11]
Come sospettavo si tratta di un'esofagite eosinofila e ciô è confermato dall'importante infiltrato eosinofilo esofageo.
Il protocollo prevede terapia con dose doppia di IPP, cortisonici per via locale, eventuale pH-manoimpedenzometria, oltre all'eventuale dilatazione. Bisogna andare cauti con la dilatazione esofagea, che può essere necessaria a causa della disfagia, in quanto nell'esofagite eosinofila la mucosa è sottile per cui il rischio di perforazione è maggiore che non in altre condizioni di stenosi esofagea. Bisogna, quindi, affidarsi ad un centro ( ma a Bologna non avrà problemi) di gastroenterologia per il trattamento di tale affezione che, anche dopo terapia, può recidivare. Potrebbe essere necessario rinviare la dilatazione a dopo il ciclo di terapia medica.
Mi tenga a sua disposizione.
Cordiali saluti ed Auguroni.
Il protocollo prevede terapia con dose doppia di IPP, cortisonici per via locale, eventuale pH-manoimpedenzometria, oltre all'eventuale dilatazione. Bisogna andare cauti con la dilatazione esofagea, che può essere necessaria a causa della disfagia, in quanto nell'esofagite eosinofila la mucosa è sottile per cui il rischio di perforazione è maggiore che non in altre condizioni di stenosi esofagea. Bisogna, quindi, affidarsi ad un centro ( ma a Bologna non avrà problemi) di gastroenterologia per il trattamento di tale affezione che, anche dopo terapia, può recidivare. Potrebbe essere necessario rinviare la dilatazione a dopo il ciclo di terapia medica.
Mi tenga a sua disposizione.
Cordiali saluti ed Auguroni.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2.7k visite dal 19/12/2012.
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