Tachicardia post prandiale, pesantezza
Buonasera.
Il mio problema è una tachicardia dopo i pasti con pesantezza di stomaco.
Da 3 anni a questa parte soffro anche di disturbi DAP, ipocondria e ansia... Sono stato in cura con diversi tipi di medicinali (Daparox, Effexor), senza però riuscire a eliminare del tutto il problema. Adesso sto seguendo un percorso psicoterapeutico differente, che mi ha portato ad eliminare gradualmente i medicinali. Premetto che il disturbo legato alla tachicardia dopo pasto è nato da quando ho iniziato le cure con l'Effexor e ,ad oggi, (circa 1 mese dopo la totale sospensione del farmaco) è sempre presente. Molto spesso subito dopo i pasti (sia un pasto leggero che più consistente) avverto una pesantezza di stomaco (come si avessi mangiato un pranzo di natale) che mi porta automaticamente ad un'innalzamento dei battiti cardiaci, con conseguente affaticamento. Ho notato che la tachicardia aumenta con il cambio di posizione. Mi spiego meglio: se mi metto sdraiato i battiti si riducono (75-80 bpm) seduto si alzano e rimangono costanti (80-90 bpm) e se mi alzo in piedi volano oltre i 100-110bpm con conseguente aumento dell'ansia e di altri sintomi che mi fanno subito correre a sdraiarmi sul letto. A quel punto i battiti si riabbassano, e rimane solo il senso di pesantezza. Tutto questo si risolve nel giro di 1, massimo 2 ore dopo aver mangiato. Normalmente ho una pressione che si aggira intorno ai 120/65 e la frequenza cardiaca varia dai 65/70. Gli ultimi esami del sangue sono risultati nella norma ( solo un leggero innalzamento del colesterolo a 200 ) per il quale ho cambiato anche tipo di dieta, adesso assumo solo carni bianche, pesce, poco uso di sale, poco zucchero, eliminato pane, eliminate bevande gassate e cibi grassi, e speravo che mangiando più sano i sintomi scomparissero, ma non è andata cosi. Ovviamente essendo una persona ansiosa, ogni volta che mi metto a tavola ho l'agitazione per le conseguenze del "dopo pasto" che dovrò affrontare. Il mio medico di famiglia mi ha prescritto un test per la celiachia, che devo ancora fare, poichè avendo evitato di mangiare pane e pasta, le analisi non avrebbero dato risultati veritieri.
Avrei bisogno di un consiglio su eventuali esami da poter fare, o comunque un parere medico su questi sintomi.
Pensavo ad una gastrite dovuta all'ansia, o un ernia iatale ma, per quest'ultima, non ho ne rigurgiti acidi, ne dolori o bruciori allo stomaco..
Vorrei riuscire a ridurre questi sintomi poichè avendo già ansia e attacchi di panico, questo disturbo mi agita ancora di più aggravando la mia situazione.
Vi ringrazio in anticipo
Distinti saluti
Il mio problema è una tachicardia dopo i pasti con pesantezza di stomaco.
Da 3 anni a questa parte soffro anche di disturbi DAP, ipocondria e ansia... Sono stato in cura con diversi tipi di medicinali (Daparox, Effexor), senza però riuscire a eliminare del tutto il problema. Adesso sto seguendo un percorso psicoterapeutico differente, che mi ha portato ad eliminare gradualmente i medicinali. Premetto che il disturbo legato alla tachicardia dopo pasto è nato da quando ho iniziato le cure con l'Effexor e ,ad oggi, (circa 1 mese dopo la totale sospensione del farmaco) è sempre presente. Molto spesso subito dopo i pasti (sia un pasto leggero che più consistente) avverto una pesantezza di stomaco (come si avessi mangiato un pranzo di natale) che mi porta automaticamente ad un'innalzamento dei battiti cardiaci, con conseguente affaticamento. Ho notato che la tachicardia aumenta con il cambio di posizione. Mi spiego meglio: se mi metto sdraiato i battiti si riducono (75-80 bpm) seduto si alzano e rimangono costanti (80-90 bpm) e se mi alzo in piedi volano oltre i 100-110bpm con conseguente aumento dell'ansia e di altri sintomi che mi fanno subito correre a sdraiarmi sul letto. A quel punto i battiti si riabbassano, e rimane solo il senso di pesantezza. Tutto questo si risolve nel giro di 1, massimo 2 ore dopo aver mangiato. Normalmente ho una pressione che si aggira intorno ai 120/65 e la frequenza cardiaca varia dai 65/70. Gli ultimi esami del sangue sono risultati nella norma ( solo un leggero innalzamento del colesterolo a 200 ) per il quale ho cambiato anche tipo di dieta, adesso assumo solo carni bianche, pesce, poco uso di sale, poco zucchero, eliminato pane, eliminate bevande gassate e cibi grassi, e speravo che mangiando più sano i sintomi scomparissero, ma non è andata cosi. Ovviamente essendo una persona ansiosa, ogni volta che mi metto a tavola ho l'agitazione per le conseguenze del "dopo pasto" che dovrò affrontare. Il mio medico di famiglia mi ha prescritto un test per la celiachia, che devo ancora fare, poichè avendo evitato di mangiare pane e pasta, le analisi non avrebbero dato risultati veritieri.
Avrei bisogno di un consiglio su eventuali esami da poter fare, o comunque un parere medico su questi sintomi.
Pensavo ad una gastrite dovuta all'ansia, o un ernia iatale ma, per quest'ultima, non ho ne rigurgiti acidi, ne dolori o bruciori allo stomaco..
Vorrei riuscire a ridurre questi sintomi poichè avendo già ansia e attacchi di panico, questo disturbo mi agita ancora di più aggravando la mia situazione.
Vi ringrazio in anticipo
Distinti saluti
[#1]
Gent.mo Signore,
una sensazione di cardiopalmo post-prandiale può essere attribuibile alla presenza di un'ernia hiatale, anche in assenza di chiare manifestazioni da reflusso gastro-esofageo. Inoltre i farmaci antidepressivi sono non infrequentemente responsabili di turbe dispeptiche. L'esecuzione di una gastroscopia potrebbe essere utile per verificare l'eventuale presenza di ernia hiatale e di segni riferibili ad una malattia da reflusso gastro-esofageo. In questo caso potrebbe rivelarsi utile un trattamento mirato. In alternativa, e comunque sempre indicato, potrebbe verificare un miglioramento della sintomatologia ricorrendo ad una dieta ipocalorica per la riduzione del sovrappeso.
Cordiali saluti
Ettore Vallarino
una sensazione di cardiopalmo post-prandiale può essere attribuibile alla presenza di un'ernia hiatale, anche in assenza di chiare manifestazioni da reflusso gastro-esofageo. Inoltre i farmaci antidepressivi sono non infrequentemente responsabili di turbe dispeptiche. L'esecuzione di una gastroscopia potrebbe essere utile per verificare l'eventuale presenza di ernia hiatale e di segni riferibili ad una malattia da reflusso gastro-esofageo. In questo caso potrebbe rivelarsi utile un trattamento mirato. In alternativa, e comunque sempre indicato, potrebbe verificare un miglioramento della sintomatologia ricorrendo ad una dieta ipocalorica per la riduzione del sovrappeso.
Cordiali saluti
Ettore Vallarino
https://www.medicitalia.it/ettorevallarino
[#2]
Utente
Grazie mille per la celere risposta.
In effetti avevo messo in considerazione che l'assunzione degli antidepressivi poteva essere una delle possibili causi di questi miei sintomi, anche perché, prima di iniziare a stare male, e quindi prima dell'assunzione dei farmaci, non ho mai avuto problemi di questo tipo.. anzi, avevo un lavoro che mi permetteva una pausa pranzo di circa 40 minuti, quindi mangiavo qualcosa al volo e tornavo subito al lavoro.. mentre adesso appena mangio qualcosa, per un paio d'ore, sono completamente fuori uso.
Speravo che con la sospensione dei farmaci tutto tornasse nella norma, ma non è stato cosi, o forse è ancora presto, dato che è circa 1 mese che ho sospeso il farmaco..
In settimana prossima ho la prova per la celiachia che il mio medico mi aveva prescritto, anche se sono un'po' scettico poichè mi è capitato di mangiare una pizza e non avvertire nessun sintomo.. Nel caso i risultati dessero esito negativo provvederò a prenotare una gastroscopia come da suo consiglio.
La ringrazio nuovamente, la terrò aggiornata
Distinti saluti
In effetti avevo messo in considerazione che l'assunzione degli antidepressivi poteva essere una delle possibili causi di questi miei sintomi, anche perché, prima di iniziare a stare male, e quindi prima dell'assunzione dei farmaci, non ho mai avuto problemi di questo tipo.. anzi, avevo un lavoro che mi permetteva una pausa pranzo di circa 40 minuti, quindi mangiavo qualcosa al volo e tornavo subito al lavoro.. mentre adesso appena mangio qualcosa, per un paio d'ore, sono completamente fuori uso.
Speravo che con la sospensione dei farmaci tutto tornasse nella norma, ma non è stato cosi, o forse è ancora presto, dato che è circa 1 mese che ho sospeso il farmaco..
In settimana prossima ho la prova per la celiachia che il mio medico mi aveva prescritto, anche se sono un'po' scettico poichè mi è capitato di mangiare una pizza e non avvertire nessun sintomo.. Nel caso i risultati dessero esito negativo provvederò a prenotare una gastroscopia come da suo consiglio.
La ringrazio nuovamente, la terrò aggiornata
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 20.7k visite dal 09/12/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Aritmie
Cos'è un'aritmia cardiaca? Fibrillazione atriale, extrasistoli, tachicardia: scopri quali sono le alterazioni del ritmo cardiaco e come trattare le aritmie.