Diarrea e colite

Salve a tutti,
scrivo per conto di mio suocero, un uomo sessantenne che dalla giovane età soffre di fastidiosi episodi diarroici. Aveva imparato a conviverci, ma ultimamente si presentano con frequenza maggiore.
Negli anni è stato visitato da diversi medici e si è sottoposto più volte a diversi esami(radiografia dell'addome,clisma opaco, colonscopia,TAC,prove allergometriche cutanee, esame parassitoscopico colturale delle feci) a partire dai quali sono stati diagnosticati e curati nel tempo diverticolosi(Normix, Enterasin e fermenti lattici, ed in seguito Ranibloc), colonpatia spastica, allergia ad avena, riso, cipolle ed altro(Nalcrom 500 ed eliminazione degli alimenti in questione dalla dieta), tutto senza significativi miglioramenti dei sintomi (solo miglioramenti temporanei).
Gli ultimi medici che lo hanno visitato sono stati concordi nell'imputare la causa dei suoi fastidi a una sindrome del colon irritabile; io so che questo tipo di malattia è strettamente legata a stati ansiosi: io stessa ne soffro, sebbene in altra forma, e sono una persona ansiosa. Tuttavia non posso dire che mio suocero sia una persona ansiosa (non come me almeno!), e i suoi attacchi (che si presentano a distanza di tempo e durano diversi giorni; a volte sono alternati a periodi di stipsi) non sembrano legati a stati ansiosi.
Il problema è che non sa più che fare, e gli attacchi spesso gli impediscono di muoversi da casa, anche per andare al lavoro!
Sottolineo che mangia in modo sano (niente fritture e pochi grassi nella dieta), non mangia più i legumi ed evita le verdure, non beve alcolici nè caffè.

Volevo un vostro parere, e magari un consiglio su qualche centro specializzato nella nostra zona.
Vi ringrazio in anticipo e mi scuso per la terminologia non propriamente tecnica.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
Purtroppo la sindrome dell' intestino irritabile in effetti spesso e' difficile da trattare e la terpia si avvale di dieta, farmaci e modifiche comportamentali che nel caso specifico mi sembra siano stata correttamente messe in atto. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
Grazie per le sue conferme, Dottore.
Volevo comunque chiederle se c'è qualche tipo di alimento in particolare che bisogna evitare nel caso della colite di mio suocero (quali verdure sono più "dannose" di altre? Quali legumi?) e se invece può riprendere a consumarne alcuni (mezzo bicchiere di vino a pasto può nuocere?).

Cordiali Saluti.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
Non esiste in genere in questa patologia una dieta universale ma eventuali restrizioni dietetiche vanno fatte sul singolo caso.
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Utente
Utente
Ancora qualche chiarimento, Dottore.

Le restrizioni dietetiche possono essere stabilite dal medico o in modo "fai da te"? Lo chiedo perché mio suocero ha eliminato i legumi (come anche il bicchiere di vino a pasto) solo di recente, in quanto SEMBRAVANO aver causato qualche "episodio", ma prima non gli facevano questo effetto...e se quegli "episodi" fossero legati alla sfera emotiva (senza che lui se ne rendesse conto)? A questo punto è abbastanza difficile capire da soli quali cibi evitare, anche perché capita che mangi semplice pasta e pomodoro (non soffritto) e abbia i soliti problemi!

In secondo luogo, nella descrizione dei farmaci assunti da lui nel tempo sono stata abbastanza generica. Alcuni hanno avuto effetto solo a breve termine, e li ha sospesi. Quali sono, a suo parere, i più indicati al suo caso?

La ringrazio ancora per la disponibilità.
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