Indolenzimento addominale e vari altri sintomi

Gentili Dottori, ho 45 anni, non fumo, non bevo alcolici.

Sono sempre stato in salute finora e praticavo sport aerobico 3-4 volte alla settimana.

Il mio regime alimentare privilegia frutta e verdure di stagione, bevo molta acqua liscia fuori dai pasti.

Da tre mesi a questa parte soffro di disturbi all’addome, in particolare:
- indolenzimento dei muscoli addominali (da tre mesi) non associabile ad alcuno sforzo fisico
- sensazione di “peso degli organi” in posizione supina (primo mese)
- tensioni addominali che sembrano originarsi nell’addome alto sx ma che talvolta si irradiano in altre parti dell’addome (da tre mesi)
- eccessivo gonfiore addominale in momenti casuali, non necessariamente dopo i pasti (sporadicamente)
- cefalee (una decina di episodi in tre mesi, in passato molto rari)
- lievissimo bruciore di stomaco dopo che ingerisco cibi liquidi, es. minestroni, vellutate etc (da tre mesi)
- capogiri/vertigini (sporadici episodi)

Di corpo regolare, feci normali, sintomi che non variano al variare della dieta (ho provato a ridurre e poi eliminare le fibre, successivamente il latte e derivati etc).

Consultato il medico di base, eseguiti esami del sangue di routine, sangue occulto nelle feci ed eco addome: tutto nella norma.

Consultato il gastroenterologo, prescritti altri esami del sangue di cui non ho ancora esito (celiachia, tiroide, amilasi, lipasi, PSA, TSH tiroide etc), feci con ricerca parassitologica e calprotectina, gastroscopia e colonscopia. Il tutto senza prescrizione di un ordine di esecuzione (gastro e colon in unica seduta senza attendere l’esito degli esami del sangue e delle feci).
I
l mio dubbio rispetto a quest’ultimo consulto è il seguente:
- quali sono i “segnali” che suggeriscono l’esame endoscopico, in particolare la colonscopia?
- non dovrebbe esser presente un ordine nell’esecuzione degli esami che tenga conto dell’invasività dell’esame stesso? Ad esempio sangue e feci, gastro, quindi colon se dagli esami precedenti non si trovano chiari indicazioni per la diagnosi?
- non pretendendo certo una diagnosi, quali sono le patologie più comuni associabili ai sintomi sopra elencati?

Grazie anticipatamente.
[#1]
Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Lei ha assolutamente ragione per quanto riguarda l'opportunità di eseguire gli esami secondo una scaletta che inizia da esami meni invasivi per finire a quelli più importanti. Per quanto riguarda i sintomi che descrivere potrebbero appartenere ad una sindrome delcolon irritabile,ma ovviamente solo la visita permetterà di capire qualcosa di più.

Dr. Roberto Rossi

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la pronta risposta Dr. Rossi.

Rispetto all'ipotesi di colon irritabile, fermo restando la necessità di approfondimenti,ho dei dubbi.
In particolare Le chiedo se il fatto di

- non avere né stipsi né diarrea ma essendo invece regolare
- non riscontrare alcuna variazione nei sintomi, passando da una dieta ricca in latte e fibre ad una dieta povera in latte e fibre

sia una invariante rispetto alla patologia o se renda meno probabile questa ipotesi.

Grazie ancora

[#3]
Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Isintomiche della IBS sono oltremodo variegati pertanto ciò che afferma non allontana l'ipotesi. Ovviamente solo una visita potrà dare qualche conferma.
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