Infiammazione ano-rettale

Salve dottori, vi sottopongo in sintesi il mio caso.
Sintomi iniziali due mesi fa: prurito sui glutei, poi leggero bruciore nell'uretra.
Esame tampone uretrale con esito: enterococcus faecalis.
Terapia: 15 gg. di chinoplus, al termine della quale nuovo tampone: negativo. Ok. Cessato il bruciore nell'uretra.
Tuttavia è rimasto un bruciore nell'ano con frequenti fitte dolorose e stimolo a defecare.
Effettuato nuovo tampone anale con esito: Enterococcus faecalis + candida.
Inoltre sono presenti due emorroidi.
La mia teoria è che l'infezione sia nata per prima nell'ano, e poi sia sia diffusa nell'uretra. Non è chiaro come è possibile che nell'ano il batterio abbia resistito all'antibiotico.
Ora la domanda è: come comportarmi? Utilizzare creme antibiotiche e antimicotiche? (ho utilizzato gentalin beta, cui però ho scoperto poi che era resistente, e ora nadixa cui sembra sensibile, ma il dolore rimane). Antibiotici sistemici? E soprattutto a chi rivolgermi? Dermatologo, proctologo o altro? Esistono centri specializzati?
Non vorrei commettere errori e rendere l'enterococco resistente. Quindi vorrei indovinare la strategia più efficace.
Vi prego di farmi sapere, grazie
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Per l'uretrite ha effettuato una valutazione urologica?

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Lo specialista di riferimento è il proctologo. Il tampone rettale da chi è stato effettuato ?

Cordilamente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#3]
Utente
Utente
Salve, ringrazio tutti e due per la tempestività.
Il problema dell'uretrite per il momento è superato. Mi sono affidato a uno specialista andrologo.
Il problema che avverto è quello dell'infezione ano-rettale. Il tampone è stato effettuato a un normale centro medico. Numerose colonie di enterococco e alcune di candida.
Io ritengo che il problema sia l'enterococco. Come si può debellarlo in quella regione? Confesso di essere molto preoccupato. Qualche settimana fa pensavo di essere in convalescenza. Adesso il bruciore è costante e non molto sopportabile.
Domani dovrei vedermi con il dermatologo che mi ha prescritto la pomata, ma temo di andare inutilmente in giro. Vorrei avere un consiglio su come procedere, se c'è un centro dove affidarmi per tutto, emorroidi e infezioni.
Grazie ancora
[#4]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Come ho riferito precedentemente dovrà rivolgersi allo specialista di riferimento, che è il proctologo, per affrontare direttamente il problema con una visita non solo esterna,ma anche della regione anale e rettale mediante il proctoscopio. Da qui ne scaturirà la coretta diagnosi e la terapia mirata.


Cordialmente
[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
La risposta al suo caso è piuttosto articolata,
in quanto andrebbe compreso come,
l'Enterococcus faecalis, batterio che popola abitualmente il tratto gastrointestinale,
le abbia potuto dare infezione.

Tenga conto che in genere tali infezioni sono frequenti in ambito ospedaliero (infezioni nocosomiali).

Quanto alla terapia,
il germe spesso non risponde adeguatamente agli antibiotici, da lei citati, sviluppando per l'appunto resistenza.

Buone possibilità terapeutiche sono date dall'associazione Quinupristina-Dalfopristina.

Quanto allo specialista, trattandosi di un'infezione che coinvolge la sfera genito-urinaria come anche quella gastroenterologica, potrebbe occuparsene il suo andrologo, come anche il proctologo, il gastroenterologo, etc.

Saluti
[#6]
Utente
Utente
Salve, mi permetto qualche piccolo aggiornamento. Ho avuto un certo beneficio assumendo Sporanox, l'antimicotico. Risultava il più indicato a seguito di antimicogramma da tampone anale. Il dermatologo che mi ha visto giorni fa ha detto che l'infiammazione anale non c'era più, e anche le emorroidi erano ridotte, per cui mi ha considerato guarito. In realtà oggi sto nuovamente male. Ho terminato lo Sporanox l'altro ieri (dopo 8 giorni). E questa notte i pruriti sui glutei sono ricominciati, e questa mattina anche un leggero bruciore anale. E' possibile che un ciclo di soli 8 giorni non sia stato sufficiente?
Non mi va di tornare dallo stesso dermatologo. In settimana vedrò finalmente un proctologo che spero sappia indirizzarmi.
Sapete dirmi se una pomata all'estratto di semi di pompelmo possa avere un effetto positivo senza danneggiare alcuna terapia? Avevo visto i prodotti GSE, che dicono siano efficaci per emorroidi e per infezioni.
Vi ringrazio per l'eventuale risposta.
Saluti

[#7]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
L'enterococco non è un micete,
pertanto non v'è beneficio usando antimicotici.

Per quanto concerne il prodotto da lei citato
le dico che si tratta di un prodotto "alternativo",
non convenzionale
che,
secondo pubblicità,
farebbe di tutto

"Antibatterico, Antivirale, Antimicotico, Antiparassitario selettivo ed innocuo, anche riparatore e cito protettivo",

per quanto mi riguarda preferisco parlare di quello che conosco,

ovvero medicina e prodotti convenzionali,
scientificamente validati.

Cordiali Saluti
[#8]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Sinceramente mi fidereri più della visita del proctologo, e dei suoi suggerimenti, che dare affidamento ai prodotti menzionati.

Cordialmente

[#9]
Utente
Utente
Vi ringrazio nuovamente. Preciso solo che dal tampone anale risultava sia la candida che l'enterococco. Per quest'ultimo ho utilizzato la crema Nadixa. Per la candida lo sporanox per 8 gg. Ma appena terminata la cura i sintomi si sono rimanifestati.
Ora dovrò attendere circa 15 gg. per avere l'esito di un altro tampone. E mi sembra un'eternità. Per questo cercavo prodotti fitoterapici che potessero quantomeno contenere l'infezione. Vedrò cosa dice il proctologo. Saluti
[#10]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Aspettando l'esito del controllo proctologico
le suggerisco di non aspettarsi dalle creme i vantaggi che può assicurare una terapia sistemica (quando necessario).

Cordiali Saluti
[#11]
Utente
Utente
Salve, torno a scrivere per un breve aggiornamento.
Dall'esame del proctologo non sono risultate patologie particolari.
Tuttavia, continuando ad avvertire bruciore e prurito nel retto (e alcune volte anche dolore, con una certa ciclicità; i sintomi della "proctite"), ho fatto nuovi esami.
Dal tampone anale e dall'esame delle feci, è risultata ancora presente la candida. Una candida di tipo diverso dalla precedente (evidentemente c'è stata una sostituzione a causa dei farmaci).
Ora, l'andrologo mi ha consigliato di prendere un altro antimicotico sistemico.
Viceversa, il gastroenterologo mi ha sconsigliato caldamente questi farmaci, sostenendo che è normale che la candida si trovi nell'intestino, e che gli antimicotici possono fare più danno che beneficio. E mi ha prescritto diversi fermenti lattici.
Ora sto sicuramente meglio di un mese fa, però ho ancora fastidi (prurito, e anche dolori articolari nella zona dell'osso sacro), e non vorrei che la situazione si cronicizzasse.
Cosa è meglio fare, secondo voi? Avere un approccio più deciso con antimicotici o confidare in una remissione più naturale?
Vi ringrazio nuovamente.


[#12]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Difficile risponderle senza cognizione diretta,
metodologicamente affiderei l'apparato digerente al gastroenterologo.

Cordiali Saluti
[#13]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Condìvido il parere del gastroenterologo.
Saluti
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