Lo stesso medico dicui sopra ha detto
Buongiorno,
ho 35 anni, e soffro dall'età di 15 anni di disturbi gastro-intestinali.
Ho sintomi sia intestinali che gastrici.
I sintomi intestinali sono: dolore tipo spasmi nell'addome inferiore, basso e sinistro; frequenti evacuazioni con feci non liquide ma neanche dure. Quando non vado in bagno un giorno, ho meteorismo e flatulenza e subito dopo un episiodio colico.
I sintomi gastrici sono: sensazione frequente di nausea (senza mai vomito) con frequenti eruttazioni e signhiozzi, difficoltà digestive, mal di gola la mattina talvolta, nodo in gola.
Evidenze diagnostiche, poche: reflusso gastroesofageo e, una volta, risultato positivo al breath test al lattulosio.
Ho cambiato moltissimi medici senza trovare alcuna soluzione al problema, anzi, èaumentata la confusione.
I farmaci che assumo sono per lo più sintomatici (per l'intestino, antispastici e fermenti lattici; per lo stomaco, gaviscon e riopan).
Questo consulto è motivato dal fatto che recentemente sono stato da un professore che, senza darmi alcuna risposta, mi ha detto semplicemente che ho una sindrome funzionale (motilità gastro intestinale scombinata,accelerata nell'intestino, rallentata nello stomaco) causata da una depressione latente. Mi ha dato alcune indicazioni di farmaci da prendere: Gastroloc, Levobren e Duspatal. Il primo per un paio di mesi, gli altri comesintomatici.
Sono rimasto molto deluso. Mi chiedo, possibile che non si riesca a trovare un equilibrio? Possibile che sia tutto rimesso a me? Possibile che i medici quando non trovano risposte debbano imputare tutto allo stress e alla depressione (premetto che sono psicologo e psicoterapeuta, come formazione...per quello che conta). Ammetto di essere un po' ansioso, ma non può ridursi tutto a questo, perchè non lo sono sufficientemente da giustificare uno stato di malessere così duraturo e debilitante rispetto alla qualità della vita.
Cosa devo fare secondo voi? Ho trovato un equilibrio alimentare (non mangio latticini, mangio poche fibre), ma vivo male. Ultimamente, negli ultimi 3/4 anni si sono aggiunti disturbi urinari....diagnosi prostatite cronica e sclerosi del collo vescicale. Lo stesso medico dicui sopra ha detto di non fare nessun esame per i disturbi urinari (mi è stata prescritta dall'urologo una cistouretrografia), facendo capire che è un disturbo funzionale anche quello.
Vi prego aiutatemi a fare chiarezza.
ho 35 anni, e soffro dall'età di 15 anni di disturbi gastro-intestinali.
Ho sintomi sia intestinali che gastrici.
I sintomi intestinali sono: dolore tipo spasmi nell'addome inferiore, basso e sinistro; frequenti evacuazioni con feci non liquide ma neanche dure. Quando non vado in bagno un giorno, ho meteorismo e flatulenza e subito dopo un episiodio colico.
I sintomi gastrici sono: sensazione frequente di nausea (senza mai vomito) con frequenti eruttazioni e signhiozzi, difficoltà digestive, mal di gola la mattina talvolta, nodo in gola.
Evidenze diagnostiche, poche: reflusso gastroesofageo e, una volta, risultato positivo al breath test al lattulosio.
Ho cambiato moltissimi medici senza trovare alcuna soluzione al problema, anzi, èaumentata la confusione.
I farmaci che assumo sono per lo più sintomatici (per l'intestino, antispastici e fermenti lattici; per lo stomaco, gaviscon e riopan).
Questo consulto è motivato dal fatto che recentemente sono stato da un professore che, senza darmi alcuna risposta, mi ha detto semplicemente che ho una sindrome funzionale (motilità gastro intestinale scombinata,accelerata nell'intestino, rallentata nello stomaco) causata da una depressione latente. Mi ha dato alcune indicazioni di farmaci da prendere: Gastroloc, Levobren e Duspatal. Il primo per un paio di mesi, gli altri comesintomatici.
Sono rimasto molto deluso. Mi chiedo, possibile che non si riesca a trovare un equilibrio? Possibile che sia tutto rimesso a me? Possibile che i medici quando non trovano risposte debbano imputare tutto allo stress e alla depressione (premetto che sono psicologo e psicoterapeuta, come formazione...per quello che conta). Ammetto di essere un po' ansioso, ma non può ridursi tutto a questo, perchè non lo sono sufficientemente da giustificare uno stato di malessere così duraturo e debilitante rispetto alla qualità della vita.
Cosa devo fare secondo voi? Ho trovato un equilibrio alimentare (non mangio latticini, mangio poche fibre), ma vivo male. Ultimamente, negli ultimi 3/4 anni si sono aggiunti disturbi urinari....diagnosi prostatite cronica e sclerosi del collo vescicale. Lo stesso medico dicui sopra ha detto di non fare nessun esame per i disturbi urinari (mi è stata prescritta dall'urologo una cistouretrografia), facendo capire che è un disturbo funzionale anche quello.
Vi prego aiutatemi a fare chiarezza.
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La IBS ovvero la sindrome del colon irritabile pur essendo una patologia funzionale del tutto benigna è una patologia multi fattoriale ed in molto casi di difficile cura. Affrontare tale situazione richiede un atteggiamento olistico nel senso che è necessario ricorrere a trattamenti non univoci. Pertanto dovra cercare un medico al quale affidarsi con fiducia e non scoraggiarsi se le terapie non daranno subito i risultati sperati.
Dr. Roberto Rossi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 23/11/2012.
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