Esofagite da reflusso o tumore?

Gentili Dottori,

Mio padre 65 anni da diversi anni ha soffre di reflusso gastroesofageo,ha effettuato una egds 5 anni fa che evidenziava un'ernia iatale e segni di reflusso gastroesofageo

Mio padre non ha mai curato con nessun tipo di farmaco il problema,anzi in questi anni ha addirittura abusato di caffe' di cui prendeva anche 5-6 tazzine al giorno oppure cenava molto spesso con pasta con pomodoro anche la sera.

Da un anno sta assumendo esomeprazolo 20 mg,costretto dal reumatologo che gli sta curando una crioglobulinemia correlata ad HCV con deltacortene 5 mg e plaquenil.

Ora la sintomatologia si sta riacutizzando: pirosi,regurgito,bruciori retrostenali,continue eruttazioni,che non vengono tenute a bada neanche raddoppiando la dose di esomeprazolo.

Secondo il mio medico di famiglia e' una recrudescenza di un problema di reflusso esofageo mai curato o curato male

in attesa di nuova egds fra 10 giorni,ho letto su internet che quando i sintomi suddetti non vengono tenuti a bada dagli ipp questo e' segno tipico di tumore all'esofago o allo stomaco.

volevo chiedervi: nella vostra pratica clinica,capita che ci siano pazienti dove la terapia con ipp ha un effetto modesto ,oppure che ci siano persone che abbiano delle riacutizzazioni del problema del reflusso?quando un reflusso non viene controllato bene dai farmaci,vuol dire necessariamente che ci sia un tumore?non ci sono altre cause di pirosi e di reflusso?

per l'Hcv,mio padre esegue regolarmente annualmente ecografie e l'epatologo che lo segue afferma che la malattia e' tranquillamente sotto controllo