Una dieta personalizzata "sulla propria pelle"

Buongiorno, ho 38 anni, sono seguito da un gastroenterologo da cui però mi reco ogni 6 mesi, quindi avrei bisogno di un consulto online. nel 2010 sono stato operato di ernia jatale, successivamente ho sofferto di gastrite e dispepsia, che negli ultimi mesi si è risolta, in contemporanea alla ripresa della pratica sportiva (come riferivo al dr. usiamo molto addominali e diaframma).
da alcuni mesi si sono invece cronicizzati disturbi i disturbi intestinali di cui soffrivo anche in passato saltuariamente, ovvero forte meteorismo, feci molto molli (talvolta diarrea), muco nelle feci o sulla carta igienica (più abbondante quando le feci sono molto molli e in caso di diarrea). La mia terapia attuale è gaviscon-advance per stomaco-esofago, e probiotici + ecamannan per l'intestino, che però non riesco a sistemare: se seguo una dieta stretta (riso bianco con olio e limone, mela, banana, ecc.) tendo a feci scarse e dure (no stipsi comunque), se mangio nornalmente torno subito alle feci molto molli con muco.
In attesa della mia prossima visita volevo porre alcune domande:
1) l'idrocolonterapia può essere consigliabile o può peggiorare?
2) è possibile associare più probiotici contemporaneamente (es.vsl3 che mi risuce il gas e enterogermina che mi compatta le feci?)
3) per la dieta (celiachia e lattosio negativi) esistono indicazioni generali per l'intestino irritabile, o è necessario crearsi una dieta personalizzata "sulla propria pelle"?
4) prodotti da erboristeria quali "argilla verde ventilata" possono aiutare, e posso assumerli?
Sono molto cauto perchè ho visto che anche piccole modificazioni alimentari (es. assunzione e dosaggio del ecamannan) possono avere forti effetti sul mio intestino.
Ringrazio anticipatamente

[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
1 - non è consigliabile nè è validato;
2 - non mi risulta che il Bacillus Clausii compatti le feci;
3 - la dieta va costruita sul proprio intestino irritabile secondo linee guida generali, con l'aiuto del suo specialista;
4 - l'argilla verde ventilata ha funzione, più che altro, antimeteorica.

Cordiali Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio.
Cortesemente posso chiederle quanto segue?
1) il medico di base mi parla di "colite psicosomatica" o "sindrome dell'intestino irritabile" mentre non ho sentito questa diagnosi dal gastroenterologo. Colonscopia 2008 negativa (emorrodici II grado / diverticoli isolati del sigma). Circa un anno fa analisi feci per parassiti e sangue occulto tutto neg. Celiachia / Lattosio neg. E' corretta la diagnosi del medico di base, anche in assenza di alternanza stipsi / diarrea?
2) è normale che, oltre all'espulsione di muco assieme alle feci, talvolta dopo la defecazione devo tornare in bagno e espello solo muco?
3) per l'impostazione di una dieta, è corretto rivolgersi al gatroenterologo oppure è necessario rivolgersi ad un dietologo o altro specialista?
4) è comune l'associazione tra reflusso gastroesofageo e duodeno-gastrico e disturbi intestinali come nel mio caso? Posso considerarsi sintomi diversi di una stessa disfunzione di tutta la motilità gastro intestinale?
Grazie mille
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
1 - a distanza non è possibile disquisire su diagnosi fatte da medici che hanno potuto visitare il paziente;

2 - si;

3 - se il dietologo non è un medico avrei delle perplessità, per il resto qualunque medico accorto e preparato sull'argomento può darle dei consigli;

4 - no.

Saluti
[#4]
Utente
Utente
Buongiorno dottori, riprendo questo consulto per chiedere cortesemente un chiarimento.
Ho notato che i miei disturbi intestinali (gonfiore, meteorismo, feci a poltiglia, diarrea, muco) sono molto associati alla dieta, in particolare mi pare che il consumo di pane, pasta e latticini (ma anche fritti e cibi "pesanti" in genere) siano per me deleteri.
Sono risultato negativo per intolleranza al lattosio (test del respiro), mentre per la celiachia ho fatto l'esame del sangue "anti transgluttaminasi umana (iga) ELISA: valore 2.2 uml Negativo (negativo fino a 9)".
Io pensavo che questo test escludesse al 100% la celiachia, mentre il mio curante mi dice che esistono forme di celiachia che non sono individuate da questo esame, e che quindi va fatta la biopsia in occasione della prossima endoscopia programmata per il prossimo autunno (protocollo a 3 anni dalla fundoplicatio).
Vorrei sapere se è vero che il test del sangue negativo non esclude al 100% la diagnosi di celiachia.
Grazie
[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
La ricerca degli anticorpi anti-transglutaminasi tissutale umana o tTG
è un esame molto sensibile e specifico,
quindi la persona non soffre di celiachia se il test risulta "negativo" o "assente".

Cordialmente
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