Dolore e oppressione retrosternale
Buongiorno,
scrivo per disperazione e per cercare una risposta dopo le mille visite che ho fatto da aprile a ieri pomeriggio senza riuscire a trovare una soluzione definitiva.
Cerco di spiegare in sintesi il mio problema principale senza dilungarmi nei problemi di salute che ho avuto di contorno.
A giugno ho avuto due episodi non contigui di dolore acuto retrosternale. Entrambi gli episodi sono durati moltissimo tempo. Successivamente, a seguito di dolori acuti allo stomaco (post assunzione oki e dolori addominali associati a diarrea) mi hanno curata con esomeprazolo, gastogel e debrum. Sono stata abbastanza bene ma non BENE. Ho pertanto eseguito colon e gastroscopia con 18 prelievi di tessuti. I risultati degli esami non rivelano nulla di grave se non la presenza di infiammazioni sparse nell'intestino.
Mi hanno tolto completamente la cura dopo gli esami endoscopici e dopo qualche giorno ho riaccusato il dolore retrosternale forte. Sono 20 giorni che sento questo dolore, si acutizza soprattutto quando sono in piedi. è associato a difficoltà respiratoria ed è VERAMENTE INVALIDANTE. Ci vuole tutta la mia calma per sopportare il dolore. Si ipotizzava fossero reflussi gastroesofagei, ma dopo la gastroscopia sono stati esclusi. A questo punto chiedo: cosa può essere? A giugno avevo anche eseguito tutti gli esami possibili al cuore: tutto negativo. Io convivo anche tutto il giorno con questo dolore ALLUCINANTE. Non ce la faccio più. Sono disperata.
Sto cercando banalmente una soluzione in rete e pertanto, vi chiedo perdono per l'ignoranza, ma può essere la candida? (io soffro di candida vaginale) può essere reflusso biliare? I sintomi che descrivo: oppressione, dolore, mancanza di respiro, gola chiusa, affaticamento prolungato per ORE con picchi di dolore più acuto tutti i giorni possono essere un reflusso? Sono stata anche da uno psicologo e mi ha escluso l'ipotesi attacco di panico...
grazie per qualunque consiglio o supposizione vogliate darmi
scrivo per disperazione e per cercare una risposta dopo le mille visite che ho fatto da aprile a ieri pomeriggio senza riuscire a trovare una soluzione definitiva.
Cerco di spiegare in sintesi il mio problema principale senza dilungarmi nei problemi di salute che ho avuto di contorno.
A giugno ho avuto due episodi non contigui di dolore acuto retrosternale. Entrambi gli episodi sono durati moltissimo tempo. Successivamente, a seguito di dolori acuti allo stomaco (post assunzione oki e dolori addominali associati a diarrea) mi hanno curata con esomeprazolo, gastogel e debrum. Sono stata abbastanza bene ma non BENE. Ho pertanto eseguito colon e gastroscopia con 18 prelievi di tessuti. I risultati degli esami non rivelano nulla di grave se non la presenza di infiammazioni sparse nell'intestino.
Mi hanno tolto completamente la cura dopo gli esami endoscopici e dopo qualche giorno ho riaccusato il dolore retrosternale forte. Sono 20 giorni che sento questo dolore, si acutizza soprattutto quando sono in piedi. è associato a difficoltà respiratoria ed è VERAMENTE INVALIDANTE. Ci vuole tutta la mia calma per sopportare il dolore. Si ipotizzava fossero reflussi gastroesofagei, ma dopo la gastroscopia sono stati esclusi. A questo punto chiedo: cosa può essere? A giugno avevo anche eseguito tutti gli esami possibili al cuore: tutto negativo. Io convivo anche tutto il giorno con questo dolore ALLUCINANTE. Non ce la faccio più. Sono disperata.
Sto cercando banalmente una soluzione in rete e pertanto, vi chiedo perdono per l'ignoranza, ma può essere la candida? (io soffro di candida vaginale) può essere reflusso biliare? I sintomi che descrivo: oppressione, dolore, mancanza di respiro, gola chiusa, affaticamento prolungato per ORE con picchi di dolore più acuto tutti i giorni possono essere un reflusso? Sono stata anche da uno psicologo e mi ha escluso l'ipotesi attacco di panico...
grazie per qualunque consiglio o supposizione vogliate darmi
[#1]
Anche se la gastroscopia è stata negativa il dolore può essere di origine esofageo, come uno spasmo ossia una forma di tipo funzionale. Ne parli con un gastroenterologo, potrebbe essere utile una manometria dell'esofago.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Gent.mo Dr. Cosentino,
la ringrazio.
Il mio gastroenterologo mi aveva accennato della manometria.
Le chiedo solamente un chiarimento.
La definizione di "Forma funzionale" non mi è chiara. Anche il mio medico ha utilizzato questo termine all'inizio per spiegare una problematica che fondamentalmente-per quel che ho potuto capire- è di tipo psicologico.
In sostanza e detto con parole povere se io "curo la testa" curo lo stomaco?
Cordiali saluti
la ringrazio.
Il mio gastroenterologo mi aveva accennato della manometria.
Le chiedo solamente un chiarimento.
La definizione di "Forma funzionale" non mi è chiara. Anche il mio medico ha utilizzato questo termine all'inizio per spiegare una problematica che fondamentalmente-per quel che ho potuto capire- è di tipo psicologico.
In sostanza e detto con parole povere se io "curo la testa" curo lo stomaco?
Cordiali saluti
[#3]
Per funzionale intendo un'alterazione della motilità (funzionalità) esofagea. Si tratta di patologie ben definite e non legate alla nostra "testa". Prima di parlare di problematiche psicologiche è bene escludere reali malattie.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.8k visite dal 23/10/2012.
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