Rapporto utero-colon

Salve,
sono un ragazzo di 22 anni, studente di ingegneria. Sò che il mio quesito forse si basa su una consistente ignoranza in materia, ma mi piacerebbe avere un parere esperto per giudicare le mie teorie ai limiti della fantascienza. La mia ragazza, 21 anni, da sempre soffre di colon irritabile o almeno le ultime diagnosi sono state queste, dopo che in età adolescenziale gli era stato diagnosticato un morbo di chron, diagnosi smentita dall'ultimo gastroenterologo che l'ha visitata. I sintomi più significativi sono sempre stati dolori associati a stipsi. Ultimamente, a seguito di una visita ginecologica ha scoperto di avere la "anomalia anatomica" dell'utero retroverso. Spesso durante e dopo i rapporti, sopratutto se particolarmente intensi, ha forti fitte allo stomaco, spesso simmetriche all'altezza delle ovaie, associate sempre a sconvolgimenti dell'attivita intestinale, in particolare stipsi e pancia gonfia. Lei è una ragazza abbastanza piccola di costituzione, bacino piccolo e leggermente sottopeso, un paio di kg circa. Ora, avendo riassunto la situazione, mi chiedevo, avendo valutato i sintomi che potrebbe comportare un utero retroverso (tra i quali anche stipsi, in casi molto soggettivi), potrebbe la sua conformazione anatomica, con un utero retroverso e una costituzione minuta, portare ad un intralcio da parte dell'utero della corretta funzionalità intestinale? sostanzialmente, può un utero retroverso essere la causa di un colon irritabile o comunque andare a peggiorare una situazione già patologica del colon, probabilmente comprimendo parte del tratto intestinale, causando quindi irritazioni, anche aggravate dalla stipsi quasi cronica? O difficilmente questi due organi si possono ostacolare l'un l'altro in tal modo, anatomicamente parlando? Sò che il tutto può sembrare assurdo, ma mi piacerebbe sapere se teoricamente potrebbe essere plausibile o se esistono casi clinici di situazioni similari.
Vi ringrazio per la disponibilità
Cordiali Saluti