Bruciore e dolore sternale.
Gent. Dottore,
Le scrivo perché nel mese di febbraio ho iniziato ad accusare alcuni sintomi quali bruciore e dolore localizzato tra il petto e l'inizio dello stomaco. La cosa che mi ha fatto più preoccupare è stata che questi sintomi sono stati legati anche a delle extrasistole e tachicardia. Il mio medico curante, che è inoltre specializzato in cardiologia, mi ha detto che secondo lui si trattava di gastrite e possibile reflusso, prescrivendomi un RX con mezzo di contrasto e una ecografia completa di addome e stomaco.
Dagli esami è emerso uno stomaco "molto pigro" e una leggera gastrite. Così ho iniziato una cura a base di Nexium 40, Peridon 20 e Riopan, oltre ad una dieta adeguata. Effettivamente dopo qualche tempo ho iniziato a notare dei miglioramenti, anche se nei periodi di stress e con il cambiamento di temperatura le medicine aiutano poco... .
Ciò che oggi mi preoccupa è il seguente problema: durante l'attività fisica in palestra con intenso affaticamento ( es dopo 40 min di tappeto o cyclette) ho avvertito a volte delle extrasistostele seguite da un dolore-bruciore tra lo sterno e la bocca dello stomaco. Questi dolori mi si irradiano anche alla parte sinistra del petto. Il bruciore dopo lo sforzo continua, a volte si attenua mangiando ( non so se è solo una coincidenza...). Questi disturbi li ho accusati anche in assenza di sforzo, dopo una cena un pò pesante soprattutto.
La mia domanda è : questi sintomi sono dovuti ai fastidi di stomaco o possono essere di natura cardiaca? Io ho fatto sempre molto movimento e non ho mai avuto problemi fino ad ora, tra l'altro sono sintomi occasionali associati allo sport.
Il mio medico mi ha un pò lasciato perdere, perché dice che mi faccio prendere dall'ansia e che sono un pò "ipocondriaca". Mi riconosco obiettivamente questi difetti, sono una persona molto ansiosa e che somatizza molto, ma ciò non toglie che io abbia i fastidi.Cosa devo fare?
Ringraziandola anticipatamente, la saluto cordialmente.
Le scrivo perché nel mese di febbraio ho iniziato ad accusare alcuni sintomi quali bruciore e dolore localizzato tra il petto e l'inizio dello stomaco. La cosa che mi ha fatto più preoccupare è stata che questi sintomi sono stati legati anche a delle extrasistole e tachicardia. Il mio medico curante, che è inoltre specializzato in cardiologia, mi ha detto che secondo lui si trattava di gastrite e possibile reflusso, prescrivendomi un RX con mezzo di contrasto e una ecografia completa di addome e stomaco.
Dagli esami è emerso uno stomaco "molto pigro" e una leggera gastrite. Così ho iniziato una cura a base di Nexium 40, Peridon 20 e Riopan, oltre ad una dieta adeguata. Effettivamente dopo qualche tempo ho iniziato a notare dei miglioramenti, anche se nei periodi di stress e con il cambiamento di temperatura le medicine aiutano poco... .
Ciò che oggi mi preoccupa è il seguente problema: durante l'attività fisica in palestra con intenso affaticamento ( es dopo 40 min di tappeto o cyclette) ho avvertito a volte delle extrasistostele seguite da un dolore-bruciore tra lo sterno e la bocca dello stomaco. Questi dolori mi si irradiano anche alla parte sinistra del petto. Il bruciore dopo lo sforzo continua, a volte si attenua mangiando ( non so se è solo una coincidenza...). Questi disturbi li ho accusati anche in assenza di sforzo, dopo una cena un pò pesante soprattutto.
La mia domanda è : questi sintomi sono dovuti ai fastidi di stomaco o possono essere di natura cardiaca? Io ho fatto sempre molto movimento e non ho mai avuto problemi fino ad ora, tra l'altro sono sintomi occasionali associati allo sport.
Il mio medico mi ha un pò lasciato perdere, perché dice che mi faccio prendere dall'ansia e che sono un pò "ipocondriaca". Mi riconosco obiettivamente questi difetti, sono una persona molto ansiosa e che somatizza molto, ma ciò non toglie che io abbia i fastidi.Cosa devo fare?
Ringraziandola anticipatamente, la saluto cordialmente.
[#1]
Gentile utente,
si tratta sempre di disturbi legati al reflusso gastroesofageo. Tenga conta che l'attività fisica intensa o in palestra può favorire il reflusso. Soprattutto gli sport che aumentano la pressione addominale con glottide chiusa (sollevamento pesi, ecc) sono più a rischio. Ugualmente i pasti "pesanti" possono favorire il reflusso. Non pensi, quindi, a problematiche cardiache.
Cordialmente
si tratta sempre di disturbi legati al reflusso gastroesofageo. Tenga conta che l'attività fisica intensa o in palestra può favorire il reflusso. Soprattutto gli sport che aumentano la pressione addominale con glottide chiusa (sollevamento pesi, ecc) sono più a rischio. Ugualmente i pasti "pesanti" possono favorire il reflusso. Non pensi, quindi, a problematiche cardiache.
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Ex utente
Gent. Dott. Cosentino,
come le ho scritto in un consulto richiesto nel mese di ottobre, soffro di un possibile reflusso gastroesofageo. Dopo aver seguito per mesi la cura del mio medico di famiglia mi sono rivolta qualche settimana fa ad un gastroenterologo, il quale ha modificato leggermente la cura, consigliandomi di seguirla per 2 settimane al termine delle quali fare eventualmente una gastroscopia ( di cui ho una paura pazzesca!!!), non eseguita subito data la mia giovane età (23 anni) e i risultati di ecografia e RX. Ciò che mi ha reso perplessa è il fatto che non mi ha lasciato spiegare i miei sintomi. Ha solo effettuato la palpazione addominale e letto gli esami.
La mia attuale terapia è a base di Nexium 40 mg una al dì, Digerent 2 volte al dì e Gaviscon Advance un cucchiaio un'ora dopo i pasti principali.
Sono passati 10 giorni e purtroppo non vedo miglioramenti... avverto sempre un forte bruciore allo stomaco, senso di ripienezza, eruttazioni e a volte senso di nausea.
Desideravo chiederLe cosa mi consiglia di fare e il motivo a suo avviso di questi persistenti fastidi.
Volevo chiederLe in particolare la possibile responsabilità di un fattore ansiogeno...Noto che quando sono nervosa e stressata i disturbi si ripresentano e si intensificano. Questo non a caso è per me un difficilissimo periodo a causa di una gravissima malattia che ha colpito mio padre. Avverto quello che si dice comunemente " il nervoso attaccato allo stomaco".
Desidererei essere guidata.
La ringrazio anticipatamente della sua cortesia.
Cordiali saluti.
come le ho scritto in un consulto richiesto nel mese di ottobre, soffro di un possibile reflusso gastroesofageo. Dopo aver seguito per mesi la cura del mio medico di famiglia mi sono rivolta qualche settimana fa ad un gastroenterologo, il quale ha modificato leggermente la cura, consigliandomi di seguirla per 2 settimane al termine delle quali fare eventualmente una gastroscopia ( di cui ho una paura pazzesca!!!), non eseguita subito data la mia giovane età (23 anni) e i risultati di ecografia e RX. Ciò che mi ha reso perplessa è il fatto che non mi ha lasciato spiegare i miei sintomi. Ha solo effettuato la palpazione addominale e letto gli esami.
La mia attuale terapia è a base di Nexium 40 mg una al dì, Digerent 2 volte al dì e Gaviscon Advance un cucchiaio un'ora dopo i pasti principali.
Sono passati 10 giorni e purtroppo non vedo miglioramenti... avverto sempre un forte bruciore allo stomaco, senso di ripienezza, eruttazioni e a volte senso di nausea.
Desideravo chiederLe cosa mi consiglia di fare e il motivo a suo avviso di questi persistenti fastidi.
Volevo chiederLe in particolare la possibile responsabilità di un fattore ansiogeno...Noto che quando sono nervosa e stressata i disturbi si ripresentano e si intensificano. Questo non a caso è per me un difficilissimo periodo a causa di una gravissima malattia che ha colpito mio padre. Avverto quello che si dice comunemente " il nervoso attaccato allo stomaco".
Desidererei essere guidata.
La ringrazio anticipatamente della sua cortesia.
Cordiali saluti.
[#3]
Gentilissima,
credo che il fattore ansiogeno in lei si preponderante. Ovviamente la terapia deve essere continuata ed i 10 giorni possono non essere sufficienti a controllare i disturbi.
Auguroni.
credo che il fattore ansiogeno in lei si preponderante. Ovviamente la terapia deve essere continuata ed i 10 giorni possono non essere sufficienti a controllare i disturbi.
Auguroni.
[#4]
Ex utente
Capisco... Il problema è che io prendo questi farmaci (seppure adesso in modo più ordinato) da sei mesi e a parte un periodo di circa 2 mesi di quasi totale assenza di disturbi, il malessere si è ripresentato. In questi giorni addirittura è come se non prendessi nulla, anzi ho pure la nausea in alcuni momenti della giornata. Sinceramente non so più che pensare... Lei ritiene che sarebbe il caso di indagare su un'eventuale presenza di Helicobacter pylori?
La ringrazio della cortesia e della professionalità fino ad ora dimostratemi, mi scuso per l'insistente disturbo arrecatoLe.
La saluto cordialmente e Le porgo i miei migliori auguri di un felice 2013.
La ringrazio della cortesia e della professionalità fino ad ora dimostratemi, mi scuso per l'insistente disturbo arrecatoLe.
La saluto cordialmente e Le porgo i miei migliori auguri di un felice 2013.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.4k visite dal 01/10/2012.
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