Nausea, bruciore, problemi intestinali persistenti
Gentile Dottore,
ho bisogno dell’ennesimo parere per quanto riguarda il mio caso ancora irrisolto, perchè sta diventando un problema a me molto pesante in quanto, oltre a stare male fisicamente, mi condiziona fortemente anche la vita.
Breve presentazione: Sono una ragazza di 20 anni, lavoro da poco più di un anno e pratico lo sport della pallavolo da circa 16 anni a livello agonistico, perciò il mio fisico è atletico e nella norma con il peso (170 cm altezza per 60 kg ca).
Circa tre anni fa, subito dopo un’influenza intestinale, ho iniziato ad avere sintomi persistenti di nausea, dolori e bruciori forti allo stomaco con dissenteria, un mix di cose che presentandosi tutte assieme mi impedivano di vivere normalmente perché riuscivo a stare in piedi a fatica. Questi sintomi mi perseguitavano quasi tutta la giornata, e le coliche si facevano più forti soprattutto dopo i pasti. Insomma, erano poche le ore che trascorrevo tranquilla.
Il male persisteva sempre più tanto che riuscendo a mangiare pochissimo ho perso quasi 10 kg nel giro di un paio di mesi. Nel frattempo ho fatto visite su visite e analisi, ma niente di rilevante. Mi è stata data qualche pastiglia per curare la nausea e la dissenteria ma sono servite a poco. Ho fatto anche delle ecografie, e dall’esito ne è risultato che la colecisti si presentava con le pareti ispessite. Dopo molti pareri insicuri e durante una forte colica mi sono presentata al pronto soccorso dove mi hanno sottoposto ad ulteriori analisi, ecografie e gastroscopia. Da quest’ultima ne è risultata una lieve gastrite con reflusso biliare. Da qui sono partite tutte le ipotesi dei medici: c’era chi, come il chirurgo, voleva operare per esportare la colecisti, e c’era invece chi, come il primario di gastroenterologia, era del parere di non agire, in quanto diceva che se la colecisti esiste vuol dire che a qualcosa serve e poi era vero anche che nessuno aveva mai analizzato la mia cistifellea prima che succedesse tutto questo, quindi non c’era da escludere il fatto che potevo anche essere nata così, con le pareti ispessite del tanto discusso “organo”. Il problema era quindi da capo. Mi hanno liquidata con pastiglie antinausea e pastiglie per fluidificare la bile, raccomandandomi un’alimentazione corretta senza grassi, insalata, latticini e fritti.
Il fatto è questo: ho passato un anno a farmi visitare inutilmente e ho speso parecchi soldi per non avere nessuna diagnosi definita e nessuna cura specifica. Dopo 2 anni di sofferenza la “malattia” si è gradualmente attenuata, presentandosi però saltuariamente con qualche colica. Sono sicura che ad un certo momento sia subentrato anche il fattore ansioso, in quanto tante volte mi sentivo bene e tutto ad un tratto (soprattutto se dovevo percorrere distanze più rilevanti da casa), mi veniva la paura di stare male, e a quel punto diventava così perché poco dopo si presentava la colica. Comunque gradualmente mi sentivo meglio anche se non sono mai tornata quella che ero infatti sono diventata molto delicata di stomaco e di intestino in quanto minimo una volta alla settimana mi capita un episodio di dissenteria. Devo stare attenta al cibo e al freddo, perché pur coprendomi rischio sempre il mal di pancia. Poi ancora mi ammalo molto più spesso di una volta e sempre spesso mi capitano dei malesseri fastidiosi (per esempio è capitato per un lungo periodo che sistematicamente ogni fine settimana mi si presentava qualche linea di febbre). Era diventata comunque una condizione vivibile rispetto ai due anni precedenti, fino a quando pochi giorni fa ha ricominciato il forte mal di stomaco con bruciore e il senso di nausea. Non è ai livelli di un tempo, ma ho paura che presto lo diventi. In particolare dopo pranzo mi fa molto male lo stomaco e sento che i succhi gastrici continuano a lavorare perché si percepisce un rumore persistente di liquidi che “scoppiettano”. A volte, soprattutto se sono a cena fuori, mi capita di avere molta fame, ma dopo aver ingerito qualche boccone inizio a sudare freddo e mi viene la nausea al punto che mi passa la voglia di mangiare e non riesco più a mandar giù nulla, anzi devo allontanarmi dal piatto per non stare peggio.
Ho iniziato una cura di pasta in bianco e fermenti lattici prendendo una capsula al giorno. Sento qualche lieve miglioramento, ma comunque non sto affatto bene.
Da notare che ho da poco fatto le analisi del sangue e delle urine, ed è tutto nella norma tranne la streptolisina che si presenta con valore a 2000 e oltre (quando il massimo dovrebbe essere a 200), ma mi hanno tranquillizzata dicendomi che probabilmente è stata colpa di una normale influenza che ha alzato gli anticorpi (e comunque per questo ho preso l’antibiotico).
Chiedo gentilmente un consiglio, un aiuto per risolvere questo mio problema. Non riesco ad essere serena e sinceramente non ho più tutto questo ottimismo che avevo un tempo.
Grazie.
ho bisogno dell’ennesimo parere per quanto riguarda il mio caso ancora irrisolto, perchè sta diventando un problema a me molto pesante in quanto, oltre a stare male fisicamente, mi condiziona fortemente anche la vita.
Breve presentazione: Sono una ragazza di 20 anni, lavoro da poco più di un anno e pratico lo sport della pallavolo da circa 16 anni a livello agonistico, perciò il mio fisico è atletico e nella norma con il peso (170 cm altezza per 60 kg ca).
Circa tre anni fa, subito dopo un’influenza intestinale, ho iniziato ad avere sintomi persistenti di nausea, dolori e bruciori forti allo stomaco con dissenteria, un mix di cose che presentandosi tutte assieme mi impedivano di vivere normalmente perché riuscivo a stare in piedi a fatica. Questi sintomi mi perseguitavano quasi tutta la giornata, e le coliche si facevano più forti soprattutto dopo i pasti. Insomma, erano poche le ore che trascorrevo tranquilla.
Il male persisteva sempre più tanto che riuscendo a mangiare pochissimo ho perso quasi 10 kg nel giro di un paio di mesi. Nel frattempo ho fatto visite su visite e analisi, ma niente di rilevante. Mi è stata data qualche pastiglia per curare la nausea e la dissenteria ma sono servite a poco. Ho fatto anche delle ecografie, e dall’esito ne è risultato che la colecisti si presentava con le pareti ispessite. Dopo molti pareri insicuri e durante una forte colica mi sono presentata al pronto soccorso dove mi hanno sottoposto ad ulteriori analisi, ecografie e gastroscopia. Da quest’ultima ne è risultata una lieve gastrite con reflusso biliare. Da qui sono partite tutte le ipotesi dei medici: c’era chi, come il chirurgo, voleva operare per esportare la colecisti, e c’era invece chi, come il primario di gastroenterologia, era del parere di non agire, in quanto diceva che se la colecisti esiste vuol dire che a qualcosa serve e poi era vero anche che nessuno aveva mai analizzato la mia cistifellea prima che succedesse tutto questo, quindi non c’era da escludere il fatto che potevo anche essere nata così, con le pareti ispessite del tanto discusso “organo”. Il problema era quindi da capo. Mi hanno liquidata con pastiglie antinausea e pastiglie per fluidificare la bile, raccomandandomi un’alimentazione corretta senza grassi, insalata, latticini e fritti.
Il fatto è questo: ho passato un anno a farmi visitare inutilmente e ho speso parecchi soldi per non avere nessuna diagnosi definita e nessuna cura specifica. Dopo 2 anni di sofferenza la “malattia” si è gradualmente attenuata, presentandosi però saltuariamente con qualche colica. Sono sicura che ad un certo momento sia subentrato anche il fattore ansioso, in quanto tante volte mi sentivo bene e tutto ad un tratto (soprattutto se dovevo percorrere distanze più rilevanti da casa), mi veniva la paura di stare male, e a quel punto diventava così perché poco dopo si presentava la colica. Comunque gradualmente mi sentivo meglio anche se non sono mai tornata quella che ero infatti sono diventata molto delicata di stomaco e di intestino in quanto minimo una volta alla settimana mi capita un episodio di dissenteria. Devo stare attenta al cibo e al freddo, perché pur coprendomi rischio sempre il mal di pancia. Poi ancora mi ammalo molto più spesso di una volta e sempre spesso mi capitano dei malesseri fastidiosi (per esempio è capitato per un lungo periodo che sistematicamente ogni fine settimana mi si presentava qualche linea di febbre). Era diventata comunque una condizione vivibile rispetto ai due anni precedenti, fino a quando pochi giorni fa ha ricominciato il forte mal di stomaco con bruciore e il senso di nausea. Non è ai livelli di un tempo, ma ho paura che presto lo diventi. In particolare dopo pranzo mi fa molto male lo stomaco e sento che i succhi gastrici continuano a lavorare perché si percepisce un rumore persistente di liquidi che “scoppiettano”. A volte, soprattutto se sono a cena fuori, mi capita di avere molta fame, ma dopo aver ingerito qualche boccone inizio a sudare freddo e mi viene la nausea al punto che mi passa la voglia di mangiare e non riesco più a mandar giù nulla, anzi devo allontanarmi dal piatto per non stare peggio.
Ho iniziato una cura di pasta in bianco e fermenti lattici prendendo una capsula al giorno. Sento qualche lieve miglioramento, ma comunque non sto affatto bene.
Da notare che ho da poco fatto le analisi del sangue e delle urine, ed è tutto nella norma tranne la streptolisina che si presenta con valore a 2000 e oltre (quando il massimo dovrebbe essere a 200), ma mi hanno tranquillizzata dicendomi che probabilmente è stata colpa di una normale influenza che ha alzato gli anticorpi (e comunque per questo ho preso l’antibiotico).
Chiedo gentilmente un consiglio, un aiuto per risolvere questo mio problema. Non riesco ad essere serena e sinceramente non ho più tutto questo ottimismo che avevo un tempo.
Grazie.
[#1]
Gentile utente,
tra i tanti esmi che ha eseguito, ha fatto anche un esame delle feci sia colturale sia di ricerca parassiti? Ha notato se qualche alimento in particolare scatena la "colica"?
Cordiali saluti
Dott. G. Fera
tra i tanti esmi che ha eseguito, ha fatto anche un esame delle feci sia colturale sia di ricerca parassiti? Ha notato se qualche alimento in particolare scatena la "colica"?
Cordiali saluti
Dott. G. Fera
Dott. Giuseppina Fera
[#2]
Utente
Gentilissima Dr. Fera,
si, tra i tanti esami ho fatto anche quello delle feci, compreso il test per l'helicobacter (se si scrive così), ma tutto è risultato nella norma. Ho provato a stare attenta per quanto riguarda l'alimentazione, ma non mi sono mai accorta che un cibo in particolare potesse scatenare la colica. mi è capitato con la pizza, come anche con altri primi, o meglio anche lontano dai pasti, da un momento all'altro. Poi probabilmente, quando ho iniziato ed evitare o almeno ridurre i cibi che provocano acidità ho iniziato a sentirmi leggermente meglio a livello di stomaco, ma le coliche si presentavano ugualmente. Dopo due anni ho ricominciato a mangiare normalmente, ma ora sono stata costretta a ritornare alla pasta in bianco e a ridurre le quantità.
Da specificare è anche che ormai è da più di due settimane che tutte le mattine prendo una capsula di fermenti lattici, e questo mi regolarizza l'intestino, però ieri ho scordato di prenderlo alla mattina, e al primo pomeriggio ho scaricato feci molli. se non prendo i fermenti mi succede questo.
Volevo chiederle se è possibile che tutto questo sia scatenato dall'ansia e dallo stress. Sono una persona che se la prende un pò a cuore (anche se non ne faccio assolutamente una malattia) e non vorrei fosse per questo. Oltretutto, ogni tanto mi salta il ciclo mestruale anche di due mesi, e, pur non essendo mai stata regolare, bene o male solitamente si posticipa di una settimana massimo. Può essere sintomo di stress? Anche se si è presentato da un momento all'altro?
Intanto La ringrazio per il suo interessamento.
Cordiali saluti.
L.
si, tra i tanti esami ho fatto anche quello delle feci, compreso il test per l'helicobacter (se si scrive così), ma tutto è risultato nella norma. Ho provato a stare attenta per quanto riguarda l'alimentazione, ma non mi sono mai accorta che un cibo in particolare potesse scatenare la colica. mi è capitato con la pizza, come anche con altri primi, o meglio anche lontano dai pasti, da un momento all'altro. Poi probabilmente, quando ho iniziato ed evitare o almeno ridurre i cibi che provocano acidità ho iniziato a sentirmi leggermente meglio a livello di stomaco, ma le coliche si presentavano ugualmente. Dopo due anni ho ricominciato a mangiare normalmente, ma ora sono stata costretta a ritornare alla pasta in bianco e a ridurre le quantità.
Da specificare è anche che ormai è da più di due settimane che tutte le mattine prendo una capsula di fermenti lattici, e questo mi regolarizza l'intestino, però ieri ho scordato di prenderlo alla mattina, e al primo pomeriggio ho scaricato feci molli. se non prendo i fermenti mi succede questo.
Volevo chiederle se è possibile che tutto questo sia scatenato dall'ansia e dallo stress. Sono una persona che se la prende un pò a cuore (anche se non ne faccio assolutamente una malattia) e non vorrei fosse per questo. Oltretutto, ogni tanto mi salta il ciclo mestruale anche di due mesi, e, pur non essendo mai stata regolare, bene o male solitamente si posticipa di una settimana massimo. Può essere sintomo di stress? Anche se si è presentato da un momento all'altro?
Intanto La ringrazio per il suo interessamento.
Cordiali saluti.
L.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 18.8k visite dal 26/03/2008.
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