Intolleranze alimentari e prostatite

salve,
riassumo brevemente il mio quadro clinico in questi 2 anni:
è incominciato tutto da alcuni deficit erettivi che mi hanno spinto ad effettuare numerose visite andrologiche e cure.
dalle analisi di un anno e mezzo fa, si riscontrava una prostata infiammata e ingrossata, carenza di testosterone. tutte le altre analisi, anche quelle tiroidee, andavano bene. si è scoperta che a causa della prostatite era causata dalla clamidia, curata con antibiotici per più di 15 giorni.
5 mesi fa ho fatto dei controlli, e la prostata e i livello del testosterone, dopo cura di totrex gel, erano a livelli ottimali.
un mese fa, accusando febbre che non supera i 37,2 e fastidi allo stomaco e all'ano ho fatto le analisi per le intolleranze alimentari ed è risultata una grave intolleranza al lattosio, mentre tramite esame del sangue non risulta essere presente quella al glutine. ho eseguito anche il test per l'helicobacter piroli ma l'esito è stato incerto, il valore rimaneva sul 5 e non saliva o scendeva. mi hanno detto di ripeterlo tra un mese ma cmq di sottopormi ad una terapia perchè il battere era cmq presente. questo può essere vero?
l'altro giorno, dalla visita di controllo dall'andrologo è risultata di nuovo la prostata ingrossata e mi ha prescritto delle analisi dq2 e il dq8 per escludere la patologia celiaca e alcuni tamponi uretrali per verificare se sono presenti altri batteri.
le chiedo se le intolleranze alimentari possono creare disturbi anche alla prostata di questo genere.
il 10 ottobre ho una visita da un gastroenterologo per verificare meglio la situazione.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526 41
Ritengo debba escludere le intolleranze alimentari dal novero delle cause.

Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

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Utente
Utente
la ringrazio dottor Quatraro per la risposta, mi è stato detto dall'andrologo, che se dalle analisi del tampone uretrale non dovessero esserci batteri, la prostata infiammata potrebbe essere stata causata da un disordine dell'intestino. secondo le sue conoscenze ed esperienze questo può essere vero?
dal gastroenterologo lei mi consiglia di richiedere una colonscopia e gastroscopia?
la prostatite in che modo è collegata con problemi all'intestino o colon, oppure è solo causataa da batteri quali clamidia?
le chiedo un ultima cosa, la mia ragazza ha la candida vaginale e intestinale, ho letto alcuni articoli che quest'ultima può dare vita a prostatiti? quali esami posso richiedere per verificare se ci sono batteri all'intestino? oppure basta solo la gastroscopia?
la ringrazio per la pazienza
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526 41
Gentile utente,
tra i microrganismi più diffusi nelle prostatiti, più che la Candida, troviamo i germi anaerobi Gram-negativi, in particolar modo l'Escherichia coli seguiti da Enterococchi e Pseudomonas.

L'irregolarità nell’evacuazione e problemi all’intestino possono causare congestione pelvica e conseguente infiammazione della prostata.

Per un consulto specialistico ancor più appropriato può richiedere ulteriori spiegazioni in area andrologica e/o urologica.

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