Pesantezza, difficoltà a eruttare e secchezza palato
Gentili medici,
vi chiedo gentilmente aiuto per capire come intervenire nel mio caso specifico e a chi rivolgermi eventualmente.
Ho 25 anni,e premetto che da sempre considero lo stomaco come il mio tallone d'Achille, tendenzialmente ho avuto spesso difficoltà a digerire, episodi frequenti di eruttazione costante durante la giornata e in concomitanza dei pasti, sensazioni di appesantimento e crampi sporadici. Ma essendo una persona che tende a somatizzare, non ho mai dato a questi episodi un peso eccessivo.
Dal mese di agosto invece le cose sono peggiorate di molto.
A volte mi svegliavo la notte, è capitato alcune volte,a causa di rigurgiti che mi arrivavano sicuramente in gola e in bocca.Mi alzavo, bevevo un bicchier d'acqua e tornavo a letto. A parte il fastidio dell'immediato, nulla di che.
Due settimane fa invece iniziai ad avere difficoltà a prendere sonno, perchè una volta coricatomi, percepivo la sensazione di dover eruttare, anche se avevo cenato diverse ore prima, ma non ci riuscivo.Per il fastidio, quindi, mi alzavo, favorivo l'eruttazione meccanicamente, e nonostante questo non percepivo alcun senso di liberazione, come di solito mi capitava.
Dopo qualche giorno ho iniziato ad avvertire la medesima sintomatologia anche dopo i pranzi diurni. Sensazione di dover eruttare, ma difficoltà nel farlo naturalmente,senso di pesantezza e di staticità a livello dello stomaco.Percezione di rigidità dall'esofago fino allo stomaco, con l'ovvio disagio di non potere intervenire per alleviarlo.
Per questo motivo ne ho parlato col mio medico curante che mi ha prescritto un procinetico,da assumere 15/30 min prima dei pasti.
Il primo giorno in cui l'ho preso, è sembrato funzionare bene.I sintomi si erano attutiti di molto.Ora però, dopo quasi una settimana che assumo regolarmente le pastigliette prima dei pasti, inizio a notare che gli effetti stanno diminuendo.Mantengo una sensazione di dover espellere aria, ma non ci riesco naturalmente e devo forzare l'espulsione.Inoltre ho una sensazione di pesantezza a livello di stomaco e una sensazione di secchezza e rigidità a livello del palato e dell'esofago, che non riesco a spiegarmi.
Non ho problemi partuicolari di espuslione.
Premetto che il mese di agosto è stato molto provante per me, un mio genitore è stato operato, e l'ho seguito molto da vicino per quasi tutto il mese.Quindi non escludo di avere somatizzato anche, o soprattutto a livello gastrico, in quell'arco temporale.E' stato un periodo che mi ha provato molto, psicologicamente parlando.
Essendo solito a disturbi gastrici generici, tendo a non darci troppo rilievo, di solito, ma in questo caso, soprattutto la rigidità a livello del palato e dell'esofago, uniti a questa sensazione di chiusura della bocca dello stomaco, mi portano a chiedervi se e per quanto devo continuare ad assumere il domperidone, e se mi consigliate di fare un qualche esame specifico, per trovare una possibile soluzione.
Vi ringrazio anticipatamente per ogni cortese risposta
vi chiedo gentilmente aiuto per capire come intervenire nel mio caso specifico e a chi rivolgermi eventualmente.
Ho 25 anni,e premetto che da sempre considero lo stomaco come il mio tallone d'Achille, tendenzialmente ho avuto spesso difficoltà a digerire, episodi frequenti di eruttazione costante durante la giornata e in concomitanza dei pasti, sensazioni di appesantimento e crampi sporadici. Ma essendo una persona che tende a somatizzare, non ho mai dato a questi episodi un peso eccessivo.
Dal mese di agosto invece le cose sono peggiorate di molto.
A volte mi svegliavo la notte, è capitato alcune volte,a causa di rigurgiti che mi arrivavano sicuramente in gola e in bocca.Mi alzavo, bevevo un bicchier d'acqua e tornavo a letto. A parte il fastidio dell'immediato, nulla di che.
Due settimane fa invece iniziai ad avere difficoltà a prendere sonno, perchè una volta coricatomi, percepivo la sensazione di dover eruttare, anche se avevo cenato diverse ore prima, ma non ci riuscivo.Per il fastidio, quindi, mi alzavo, favorivo l'eruttazione meccanicamente, e nonostante questo non percepivo alcun senso di liberazione, come di solito mi capitava.
Dopo qualche giorno ho iniziato ad avvertire la medesima sintomatologia anche dopo i pranzi diurni. Sensazione di dover eruttare, ma difficoltà nel farlo naturalmente,senso di pesantezza e di staticità a livello dello stomaco.Percezione di rigidità dall'esofago fino allo stomaco, con l'ovvio disagio di non potere intervenire per alleviarlo.
Per questo motivo ne ho parlato col mio medico curante che mi ha prescritto un procinetico,da assumere 15/30 min prima dei pasti.
Il primo giorno in cui l'ho preso, è sembrato funzionare bene.I sintomi si erano attutiti di molto.Ora però, dopo quasi una settimana che assumo regolarmente le pastigliette prima dei pasti, inizio a notare che gli effetti stanno diminuendo.Mantengo una sensazione di dover espellere aria, ma non ci riesco naturalmente e devo forzare l'espulsione.Inoltre ho una sensazione di pesantezza a livello di stomaco e una sensazione di secchezza e rigidità a livello del palato e dell'esofago, che non riesco a spiegarmi.
Non ho problemi partuicolari di espuslione.
Premetto che il mese di agosto è stato molto provante per me, un mio genitore è stato operato, e l'ho seguito molto da vicino per quasi tutto il mese.Quindi non escludo di avere somatizzato anche, o soprattutto a livello gastrico, in quell'arco temporale.E' stato un periodo che mi ha provato molto, psicologicamente parlando.
Essendo solito a disturbi gastrici generici, tendo a non darci troppo rilievo, di solito, ma in questo caso, soprattutto la rigidità a livello del palato e dell'esofago, uniti a questa sensazione di chiusura della bocca dello stomaco, mi portano a chiedervi se e per quanto devo continuare ad assumere il domperidone, e se mi consigliate di fare un qualche esame specifico, per trovare una possibile soluzione.
Vi ringrazio anticipatamente per ogni cortese risposta
[#1]
Le consiglio di effettuare una gastroscopia per verificare la reale presenza e l'entità di un problema che, a me pare, debba essere la Malattia da Reflusso Gastroesofageo.
Nel suo trattamento, oltre ai procinetici, si utilizzano antiacidi, antisecretivi e norme igienico-alimentari.
Cordialmente
Nel suo trattamento, oltre ai procinetici, si utilizzano antiacidi, antisecretivi e norme igienico-alimentari.
Cordialmente
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 19.7k visite dal 25/09/2012.
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