Ulcera perforante
[#1]
cara Utente, il tipo di intervento dipende dalla localizzazione dell'ulcera, in genere si tende a conservare una parte dello stomaco. Si tratta comunque di un esame invasivo come richiede un intervento chirurgico. ci faccia pure sapere
Dott M. Di Camillo
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dottorato di ricerca in fisiopatologia chirurgica e gastroenterologica
[#2]
Cara signora,
le perforazione di ulcera è un evento acuto, ovvero una urgenza chirurgica, che richiede un intervento chirurgico immediato,
dal suo intervento sembra di capire che suo padre non sia stato operato:
è così?
Se si, come mai?
le perforazione di ulcera è un evento acuto, ovvero una urgenza chirurgica, che richiede un intervento chirurgico immediato,
dal suo intervento sembra di capire che suo padre non sia stato operato:
è così?
Se si, come mai?
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#3]
Ex utente
Rispondo al Dr Quatraro:
Non so perchè non siano intervenuti tempestivamente, ma quando abbiamo portato mio padre al pronto soccorso per la sincope, i medici si sono accorti dopo un'ora circa di ricerche e indagini che aveva un emorragia che poi hanno localizzato nello stomaco. Hanno drenato il sangue con un tubicino che andava dal naso allo stomaco, hanno tolto circa 3 sacche di sangue. Il medico ci ha detto che comunque il sangue andava drenato, e poi sarebbe stata fatta la gastroscopia eseguita 2 giorni dopo da cui risulta evidente questa ulcera di circa 3 cm. MIo padre sono 4 giorni che non mangia e non beve, viene alimentato solo con flebo. Inoltre è affetto da morbo di parkinson, il che non so se puo portare qualche complicazione. Devo dire che negli ospedali per noi parenti dei pazienti è difficile capire cosa sta succedendo e il medico che lo dovrebbe operare non ci si riesce a parlare o da degli acccenni sulla situazione per noi poco comprensibili. Quindi chiedo a lei, se non è stato operato d'urgenza, allora ora quale sarebbe la prassi da seguire di norma? Ovviamente mi rendo conto che questo è un consulto virtuale che va preso in considerazione con le dovute cautele. La ringrazio in anticipo
Non so perchè non siano intervenuti tempestivamente, ma quando abbiamo portato mio padre al pronto soccorso per la sincope, i medici si sono accorti dopo un'ora circa di ricerche e indagini che aveva un emorragia che poi hanno localizzato nello stomaco. Hanno drenato il sangue con un tubicino che andava dal naso allo stomaco, hanno tolto circa 3 sacche di sangue. Il medico ci ha detto che comunque il sangue andava drenato, e poi sarebbe stata fatta la gastroscopia eseguita 2 giorni dopo da cui risulta evidente questa ulcera di circa 3 cm. MIo padre sono 4 giorni che non mangia e non beve, viene alimentato solo con flebo. Inoltre è affetto da morbo di parkinson, il che non so se puo portare qualche complicazione. Devo dire che negli ospedali per noi parenti dei pazienti è difficile capire cosa sta succedendo e il medico che lo dovrebbe operare non ci si riesce a parlare o da degli acccenni sulla situazione per noi poco comprensibili. Quindi chiedo a lei, se non è stato operato d'urgenza, allora ora quale sarebbe la prassi da seguire di norma? Ovviamente mi rendo conto che questo è un consulto virtuale che va preso in considerazione con le dovute cautele. La ringrazio in anticipo
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Gentile utente,
come ha già detto il collega Quatraro non è facile giudicare a distanza. Dalla sua descrizione però si può dedurre che non si sia trattato di un'ulcera perforante o perforata, ma di una "lesione ulcerata sanguinante". In questo caso usualmente non si interviene immediatamente con la chirurgia, ma si attende la stabilizzazione del paziente per poi intervenire endoscopicamente (sia per la diagnosi che per la terapia). Si interviene invece con la chirurgia in presenza di un sanguianmento massimo che non si arresta con i mezzi oggi a disposizione (Endoscopia, Radiologia, ecc.). L'emorraggia, da quanto riferisce la gastroscopia, si è arrestata per cui bisognerà adesso capire la natura di tale ulcera e decidere come deve esser guarita (terapia medica o chirurgica).
Le risulta che siano state fatte delle biopsie sull'ulcera o che sia in programma un prossimo controllo endoscopico ?
Cordialmente
come ha già detto il collega Quatraro non è facile giudicare a distanza. Dalla sua descrizione però si può dedurre che non si sia trattato di un'ulcera perforante o perforata, ma di una "lesione ulcerata sanguinante". In questo caso usualmente non si interviene immediatamente con la chirurgia, ma si attende la stabilizzazione del paziente per poi intervenire endoscopicamente (sia per la diagnosi che per la terapia). Si interviene invece con la chirurgia in presenza di un sanguianmento massimo che non si arresta con i mezzi oggi a disposizione (Endoscopia, Radiologia, ecc.). L'emorraggia, da quanto riferisce la gastroscopia, si è arrestata per cui bisognerà adesso capire la natura di tale ulcera e decidere come deve esser guarita (terapia medica o chirurgica).
Le risulta che siano state fatte delle biopsie sull'ulcera o che sia in programma un prossimo controllo endoscopico ?
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#6]
Ex utente
Proprio ieri hanno fatto una tac, e stiamo aspettando l'esito della biopsia. Come dicevo il medico non ci da spiegazione, purtroppo essendo l'unico chirurgo in tutto l'ospedale non riesce a fermarsi per parlarci e non vorrei metterlo di cattivo umore, però vorrei capire perchè partire con l'idea di una riduzione dello stomaco quando si puo intervenire diversamente, ho molta paura del "bisturi facile". Riporto qui uno stralcio della frase del chirurgo alla mia domada se l'asportazione dello stomaco era parziale o totale "...dobbiamo prima aprire per vedere la situazione e poi da lì deciderò cosa fare , se parziale o totale", ma chiedo le indagini, ricerche, analisi, tac eccnon servono proprio a capire cosa fare?
[#7]
Cara signora,
il paziente ha il diritto di sapere,
sicuramente ci saranno degli orari prestabiliti nei quali colloquiare con chi segue suo padre,
non è possibile dire
<<non riesce a fermarsi per parlarci>>,
<<non vorrei metterlo di cattivo umore>>.
Siamo nel 2012.
il paziente ha il diritto di sapere,
sicuramente ci saranno degli orari prestabiliti nei quali colloquiare con chi segue suo padre,
non è possibile dire
<<non riesce a fermarsi per parlarci>>,
<<non vorrei metterlo di cattivo umore>>.
Siamo nel 2012.
[#8]
Credo che bisogna attendere l'esito della TAC e della biopsia e su questi dati, è certo, il chirurgo avrà in mano gli elementi per poter parlare con voi sulla soluzione terapeutica con potrà essere presa. Ovviamente è un vostro diritto poter parlare, in momenti prestabiliti, con il chirurgo che segue suo padre.
Auguroni e ci aggiorni.
Auguroni e ci aggiorni.
[#9]
Cara Utente, mi associo a quello che già le hanno riferito i miei colleghi, da una parte ha il diritto di essere informata, dall'altra è possibile però che per spiegarle bene il percorso terapeutico da intraprendere, il chirurgo attenda l'esito della biopsia.
ci aggiorni pure
ci aggiorni pure
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 12.2k visite dal 19/09/2012.
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