Colite aspecifica
Sono una donna di 45 anni e nel mese di giugno ho avuto una gastroenterite di probabile origine virale che mi provocava diarrea con muco e rare tracce di sangue. Esaurita la fase acuta, ho avuto diverse recidive che mi hanno spinto a sottopormi a indagini specifiche: ho fatto esami del sangue (emocromo, ves,etc.), esame fisico - chimico delle feci e ricerca di sangue occulto, ecografia addome. Tutto è risultato nella norma. Il mio gastroenterologo mi ha prescritto una alimentazione controllata e spasmomen somatico 40 2 volte al dì. I sintomi si sono attenuati e l'alvo si è completamente normalizzato, anche se persistevano dolori, meteorismo e sensazione di svuotamento incompleto. Ho fatto allora una colon di cui riporto l'esito: "Esame strumentale condotto sino all'ileo distale. la mucosa esplorata è regolare con normale pattern vascolare. si effettuano biopsie al colon ascendente su mucosa regolare. emorroidi di II ." BIOPSIA: il quadro microscopico mostra lembi di mucosa colonica caratterizzati da congestione e infiltrazione infiammatoria cronica di grado moderato a carico della tonaca propria; si osserva una lieve atrofia ghiandolare con focali aree di deplezione delle cellule caliciformi con fenomeni di criptite fino alla formazione di alcuni microascessi criptici. Tale quadro di colite con segni di attività va valutato anche alla luce dei dati clinici ed endoscopici, in accordo dei quali può essere compatibile con una malattia cronica intestinale con note di attività". Il mio GA ha parlato di colite aspecifica prospettandomi una prognosi positiva. La terapia è SPASMOMEN 40 2 volte al dì e PENTASA 500 2 compresse ogni 8 ore per due mesi. Io sono molto preoccupata perchè ho letto che spesso questo tipo di colite evolve in Morbo di C o Colite ulcerosa. vi chiedo quindi cortesemente un parere sulla diagnosi e sulla terapia. GRAZIE
[#1]
Mi sembra tutto corretto e condivisibile.
L' eventuale evoluzione è possibile ma imprevedibile e non prevenibile.
Prego.
L' eventuale evoluzione è possibile ma imprevedibile e non prevenibile.
Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Gentile utente,
più che "aspecifica" potrebbe trattarsi di un quadro di
Colite Indeterminata,
con caratteristiche istologiche che non permettono inizialmente una diagnosi differenziale tra colite ulcerosa e morbo di Crohn.
E' certamente un quadro clinico da seguire nel tempo.
Cordialmente
più che "aspecifica" potrebbe trattarsi di un quadro di
Colite Indeterminata,
con caratteristiche istologiche che non permettono inizialmente una diagnosi differenziale tra colite ulcerosa e morbo di Crohn.
E' certamente un quadro clinico da seguire nel tempo.
Cordialmente
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#3]
Utente
Ringrazio entrambi per la celere risposta.
Gentile dottor Quatraro, potrebbe chiarirmi la differenza tra "colite aspecifica" e "colite indeterminata"? Lei dice che il quadro istologico non permette al momento una diagnosi certa di Crohn o di Colite ulcerosa, ciò significa che è possibile che io sia affetta da una o da entrambe le patologie? Esclude quindi la possibilità di una remissione di tale infiammazione?
Scusi se la tedio con domande forse inopportune, ma sono una persona estremamente ansiosa e sto vivendo con grande preoccupazione la possibile evoluzione della mia patologia.
Con stima.
Gentile dottor Quatraro, potrebbe chiarirmi la differenza tra "colite aspecifica" e "colite indeterminata"? Lei dice che il quadro istologico non permette al momento una diagnosi certa di Crohn o di Colite ulcerosa, ciò significa che è possibile che io sia affetta da una o da entrambe le patologie? Esclude quindi la possibilità di una remissione di tale infiammazione?
Scusi se la tedio con domande forse inopportune, ma sono una persona estremamente ansiosa e sto vivendo con grande preoccupazione la possibile evoluzione della mia patologia.
Con stima.
[#4]
Gentile signora,
lo stesso istopatologo scrive
<<compatibile con una malattia cronica intestinale>>.
Il problema è, a mio avviso, che le immagini istologiche evidentemente non consentono all'istopatologo di definire con esattezza la forma morbosa in essere.
Il mio suggerimento, lungi dalla pretesa di verità, è quindi di considerare questa ipotesi diagnostica,
vista la storia clinica ed il referto istologico trascritto.
La Colite indeterminata è una acquisizione relativamente recente, le sue caratteristiche istologiche non consentono una diagnosi differenziale tra colite ulcerosa e morbo di Crohn.
Le Coliti indeterminate possono rimanere tali o evolvere nel tempo verso una delle 2 forme.
Le Coliti aspecifiche invece hanno caratteri istologici, per l'appunto, non specifici di quadri tipici di colite e non aspetto <<compatibile con una malattia cronica intestinale>>.
Cordialmente
lo stesso istopatologo scrive
<<compatibile con una malattia cronica intestinale>>.
Il problema è, a mio avviso, che le immagini istologiche evidentemente non consentono all'istopatologo di definire con esattezza la forma morbosa in essere.
Il mio suggerimento, lungi dalla pretesa di verità, è quindi di considerare questa ipotesi diagnostica,
vista la storia clinica ed il referto istologico trascritto.
La Colite indeterminata è una acquisizione relativamente recente, le sue caratteristiche istologiche non consentono una diagnosi differenziale tra colite ulcerosa e morbo di Crohn.
Le Coliti indeterminate possono rimanere tali o evolvere nel tempo verso una delle 2 forme.
Le Coliti aspecifiche invece hanno caratteri istologici, per l'appunto, non specifici di quadri tipici di colite e non aspetto <<compatibile con una malattia cronica intestinale>>.
Cordialmente
[#5]
Utente
Grazie dottore, la differenza mi è perfettamente chiara...
Vista la Sua competenza e la sua squisita disponibilità, mi permetta un'ultima domanda: ritiene quindi idonea la terapia prescritta dal mio Gastroenterologo? Al termine della cura (fra circa due mesi) oltre agli esami di routine (ematici, urine e ricerca sangue occulto nelle feci) sarà necessario ripetere la colonscopia e gli esami istologici?
Ancora mille grazie.
Vista la Sua competenza e la sua squisita disponibilità, mi permetta un'ultima domanda: ritiene quindi idonea la terapia prescritta dal mio Gastroenterologo? Al termine della cura (fra circa due mesi) oltre agli esami di routine (ematici, urine e ricerca sangue occulto nelle feci) sarà necessario ripetere la colonscopia e gli esami istologici?
Ancora mille grazie.
[#7]
Utente
Gentili dottor Favara e Quatraro,
trascorsi i due mesi di terapia, (PENTASA 500 3 VOLTE AL GIORNO E SPASMOMEN SOMATICO 40 DOPO PRANZO E CENA), ho fatto le seguenti analisi consigliate dal mio G.E.: ESAME DELLE URINE, AZOTEMIA, GLICEMIA, URICEMIA, TRANSAMINASI GOT, TRANSAMINASI GPT, CREATININEMIA, ELETTROFORESI DELLE SIEROPROTEINE, AMILASEMIA TOTALE, LIPASEMIA, EMOCROMOCITOMETRICO, PROTEINA C REATTIVA, TEMPO DI PROTROMBINA (INR), T. TROMBOPLASINA(PPT), SODIEMIA(ISE), POTASSEMIA(ISE), CALCEMIA, URINOCOLTURA, EMOCROMO, SANGUE OCCULTO NELLE FECI (eseguito su tre campioni in giorni diversi), tutto i valori sono nella norma.
Gli unici valori leggermente alterati sono risultati quelli della VES =18 e la BETA-LATTOGLOBULINA=0,38, mentre l'ALFA-LATTOGOBULINA e la CASEINA sono nella norma. Il mio G.A. dopo una visita accurata e dopo aver valutato gli esiti degli esami, mi ha detto che al momento non risultano infiammazioni in atto e che probabilmente la malattia infiammatoria da cui sono affetta è in remissione...mi ha diminuito quindi il PENTASA a due compresse due volte al giorno e mi ha confermato lo SPASMOMEN. Infine mi ha consigliato di iniziare gradualmente a tornare a una alimentazione più varia (escludendo comunque latte e derivati, fritti, cibi piccanti ed elaborati). Se tutto va bene, dovrò ripetere esami e colon a luglio. Vi confesso, tuttavia, che ho un certo timore a riprendere un'alimentazione "normale", visto che ancora mi capita di avere mal di pancia e dolori alle caviglie. Ci terrei ad avere la Vostra competente valutazione degli esami e il Vostro autorevole parere sul prosieguo della terapia. Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra cortese risposta e Vi saluto con stima.
trascorsi i due mesi di terapia, (PENTASA 500 3 VOLTE AL GIORNO E SPASMOMEN SOMATICO 40 DOPO PRANZO E CENA), ho fatto le seguenti analisi consigliate dal mio G.E.: ESAME DELLE URINE, AZOTEMIA, GLICEMIA, URICEMIA, TRANSAMINASI GOT, TRANSAMINASI GPT, CREATININEMIA, ELETTROFORESI DELLE SIEROPROTEINE, AMILASEMIA TOTALE, LIPASEMIA, EMOCROMOCITOMETRICO, PROTEINA C REATTIVA, TEMPO DI PROTROMBINA (INR), T. TROMBOPLASINA(PPT), SODIEMIA(ISE), POTASSEMIA(ISE), CALCEMIA, URINOCOLTURA, EMOCROMO, SANGUE OCCULTO NELLE FECI (eseguito su tre campioni in giorni diversi), tutto i valori sono nella norma.
Gli unici valori leggermente alterati sono risultati quelli della VES =18 e la BETA-LATTOGLOBULINA=0,38, mentre l'ALFA-LATTOGOBULINA e la CASEINA sono nella norma. Il mio G.A. dopo una visita accurata e dopo aver valutato gli esiti degli esami, mi ha detto che al momento non risultano infiammazioni in atto e che probabilmente la malattia infiammatoria da cui sono affetta è in remissione...mi ha diminuito quindi il PENTASA a due compresse due volte al giorno e mi ha confermato lo SPASMOMEN. Infine mi ha consigliato di iniziare gradualmente a tornare a una alimentazione più varia (escludendo comunque latte e derivati, fritti, cibi piccanti ed elaborati). Se tutto va bene, dovrò ripetere esami e colon a luglio. Vi confesso, tuttavia, che ho un certo timore a riprendere un'alimentazione "normale", visto che ancora mi capita di avere mal di pancia e dolori alle caviglie. Ci terrei ad avere la Vostra competente valutazione degli esami e il Vostro autorevole parere sul prosieguo della terapia. Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra cortese risposta e Vi saluto con stima.
[#11]
Utente
Egregio dottor Quatraro,
avevo immaginato che non avesse letto la richiesta...
Sono felice che anche Lei abbia voluto supportare le indicazioni dei Suoi due colleghi; Le assicuro che per me è importante sapere che tre autorevoli e competenti professionisti abbiano coincidenza di giudizio.
Ci tengo inoltre a darLe atto della Sua tempestiva e opportuna distinzione tra "colite aspecifica" e "colite indeterminata": infatti in occasione dell'ultimo controllo, anche il mio G.A. ha in qualche modo "corretto" la diagnosi iniziale in "colite indifferenziata".
Quanto da me affermato, nulla aggiunge alla Sua indiscussa competenza e professionalità, ma mi è sembrato corretto evidenziarlo.
Con stima.
avevo immaginato che non avesse letto la richiesta...
Sono felice che anche Lei abbia voluto supportare le indicazioni dei Suoi due colleghi; Le assicuro che per me è importante sapere che tre autorevoli e competenti professionisti abbiano coincidenza di giudizio.
Ci tengo inoltre a darLe atto della Sua tempestiva e opportuna distinzione tra "colite aspecifica" e "colite indeterminata": infatti in occasione dell'ultimo controllo, anche il mio G.A. ha in qualche modo "corretto" la diagnosi iniziale in "colite indifferenziata".
Quanto da me affermato, nulla aggiunge alla Sua indiscussa competenza e professionalità, ma mi è sembrato corretto evidenziarlo.
Con stima.
[#13]
Utente
Egregi dottor Favara e dottor Quatraro,
dopo sette mesi di terapia, ho ripetuto la colonscopia, gli esami del sangue, urine e feci (su tre campioni in tre giorni diversi).
Vi riporto di seguito gli esiti:
COLONSCOPIA:
ESAME STRUMENTALE CONDOTTO SINO ALL'ILEO DISTALE. LA MUCOSA ESPLORATA E' REGOLARE CON NORMALE PATTERN VASCOLARE. SI EFFETTUANO BIOPSIE AL COLON ASCENDENTE, DISCENDENTE E RETTO.
DIAGNOSI ISTOLOGICA:
IL QUADRO MICROSCOPICO MOSTRA LEMBI DI MUCOSA COLONICA CARATTERIZZATI DA REGOLARE ARCHITETTURA DELLE CRIPTE GHIANDOLARI, CONGESTIONE E LIEVE GRADO DI INFILTRAZIONE INFIAMMATORIA CRONICA NELLA LAMINA PROPRIA CON PREVALENTE QUOTA DI PLASMACELLULE ED EOSINOFILI; SI OSSERAVANO INOLTRE AREE CARATTERIZZATE DA UNA STRISCIA COLLAGENA SUBEPITELIALE PIù PROMINENTI NEL PRELIEVO DEL DISCENDENTE. TALE QUADRO, IN ACCORDO CON I DATI CLINICI ED ENDOSCOPICI, è COMPATIBILE CON LA DIAGNOSI DI COLITE MICROSCOPICA, VARIANTE COLLAGENA.
ESAMI DEL SANGUE:
EMOCROMO, PSEUDOCOLINESTERASI, AMILASEMIA, LIPASEMIA, EMOCROMOCITOMETRICO, VES, MUCOPROTEINE A-1GLP, PROTEINA C REATTIVA, REUMA TEST, WAALER ROSE, TEMPO DI PROTROMBINA, SIDEREMIA, FERRITINA, BILIRUBINEMIA, ELETTROFORESI DELLE SIEROPROTEINE, TRANSAMINASI. (Tutti i valori sono nella norma).
ESAMI URINE E URINOCOLTURA (TUTTI I VALORI RISULTANO NORMALI)
SANGUE OCCULTO FECI : ASSENTE IN TUTTI E TRE I CAMPIONI.
Poichè ho ritirato poche ore fa l'esito della biopsia, ancora non ho consultato il mio GE. Nonostante io sia del tutto incompetente per formulare diagnosi o trarre conclusioni, Vi confesso che sono piuttosto sorpresa dall'esito della biopsia: se ho ben capito, la diagnosi di COLITE INDETERMINATA si è trasformata in COLITE MICROSCOPICA? E' possibile che possa accadere o si può attribuire all'effetto antinfiammatorio (transitorio!) del PENTASA? Scuserete la mia apparente saccenza, ma è possibile che la diagnosi di COLITE MICROSCOPICA sia da ascrivere all'uso continuativo dell'omeprazolo degli ultimi mesi?
Non vi nascondo che sono piuttosto disorientata...cosa è cambiato nel mio quadro clinico? La terapia cambia o rimane la stessa?
Smetto di tediarVi con le mie domande forse inopportune e attendo, come sempre, con grande fiducia le vostre competenti risposte.
Con stima.
dopo sette mesi di terapia, ho ripetuto la colonscopia, gli esami del sangue, urine e feci (su tre campioni in tre giorni diversi).
Vi riporto di seguito gli esiti:
COLONSCOPIA:
ESAME STRUMENTALE CONDOTTO SINO ALL'ILEO DISTALE. LA MUCOSA ESPLORATA E' REGOLARE CON NORMALE PATTERN VASCOLARE. SI EFFETTUANO BIOPSIE AL COLON ASCENDENTE, DISCENDENTE E RETTO.
DIAGNOSI ISTOLOGICA:
IL QUADRO MICROSCOPICO MOSTRA LEMBI DI MUCOSA COLONICA CARATTERIZZATI DA REGOLARE ARCHITETTURA DELLE CRIPTE GHIANDOLARI, CONGESTIONE E LIEVE GRADO DI INFILTRAZIONE INFIAMMATORIA CRONICA NELLA LAMINA PROPRIA CON PREVALENTE QUOTA DI PLASMACELLULE ED EOSINOFILI; SI OSSERAVANO INOLTRE AREE CARATTERIZZATE DA UNA STRISCIA COLLAGENA SUBEPITELIALE PIù PROMINENTI NEL PRELIEVO DEL DISCENDENTE. TALE QUADRO, IN ACCORDO CON I DATI CLINICI ED ENDOSCOPICI, è COMPATIBILE CON LA DIAGNOSI DI COLITE MICROSCOPICA, VARIANTE COLLAGENA.
ESAMI DEL SANGUE:
EMOCROMO, PSEUDOCOLINESTERASI, AMILASEMIA, LIPASEMIA, EMOCROMOCITOMETRICO, VES, MUCOPROTEINE A-1GLP, PROTEINA C REATTIVA, REUMA TEST, WAALER ROSE, TEMPO DI PROTROMBINA, SIDEREMIA, FERRITINA, BILIRUBINEMIA, ELETTROFORESI DELLE SIEROPROTEINE, TRANSAMINASI. (Tutti i valori sono nella norma).
ESAMI URINE E URINOCOLTURA (TUTTI I VALORI RISULTANO NORMALI)
SANGUE OCCULTO FECI : ASSENTE IN TUTTI E TRE I CAMPIONI.
Poichè ho ritirato poche ore fa l'esito della biopsia, ancora non ho consultato il mio GE. Nonostante io sia del tutto incompetente per formulare diagnosi o trarre conclusioni, Vi confesso che sono piuttosto sorpresa dall'esito della biopsia: se ho ben capito, la diagnosi di COLITE INDETERMINATA si è trasformata in COLITE MICROSCOPICA? E' possibile che possa accadere o si può attribuire all'effetto antinfiammatorio (transitorio!) del PENTASA? Scuserete la mia apparente saccenza, ma è possibile che la diagnosi di COLITE MICROSCOPICA sia da ascrivere all'uso continuativo dell'omeprazolo degli ultimi mesi?
Non vi nascondo che sono piuttosto disorientata...cosa è cambiato nel mio quadro clinico? La terapia cambia o rimane la stessa?
Smetto di tediarVi con le mie domande forse inopportune e attendo, come sempre, con grande fiducia le vostre competenti risposte.
Con stima.
[#14]
Il quadro istologico è mutato, con la presenza dell'infiltrato (lieve) di eosinofili e plasmacellule.
Nelle patologie infiammatorie del colon, purtroppo, sono possibili quadri istologicamente sfumati che non consentono di convergere nettamente verso una forma definita di colopatia infiammatoria cronica e che pertanto vanno monitorate nel tempo.
L'omeprazolo non ha alcun ruolo, come anche la Mesalazina che, al contrario, può essere utilizzatta come presidio terapeutico.
Cordialmente
Nelle patologie infiammatorie del colon, purtroppo, sono possibili quadri istologicamente sfumati che non consentono di convergere nettamente verso una forma definita di colopatia infiammatoria cronica e che pertanto vanno monitorate nel tempo.
L'omeprazolo non ha alcun ruolo, come anche la Mesalazina che, al contrario, può essere utilizzatta come presidio terapeutico.
Cordialmente
[#15]
Utente
Gentile dottor Quatraro,
La ringrazio per la Sua cortese sollecitudine nel rispondermi.
Intanto ho consultato il mio GE, il quale alla luce delle analisi cliniche e dell'esito della colon ha giudicato la mia "malattia infiammatoria cronica intestinale in fase di remissione clinica", quindi mi ha sostituito le 4 compresse di PENTASA con 1 compressa di MESAVANCOL 1200.
Mi piacerebbe conoscere il Suo parere sulla nuova terapia propostami.
Grazie mille.
La ringrazio per la Sua cortese sollecitudine nel rispondermi.
Intanto ho consultato il mio GE, il quale alla luce delle analisi cliniche e dell'esito della colon ha giudicato la mia "malattia infiammatoria cronica intestinale in fase di remissione clinica", quindi mi ha sostituito le 4 compresse di PENTASA con 1 compressa di MESAVANCOL 1200.
Mi piacerebbe conoscere il Suo parere sulla nuova terapia propostami.
Grazie mille.
[#17]
Utente
Gentilissimo dottor Quatraro,
dopo qualche mese e dopo aver letto con estrema attenzione il Suo interessantissimo (ma per me un po' inquietante) articolo sulla Colite Indeterminata, approfitto ancora una volta della Sua apprezzabile competenza e della Sua disponibilità per aggiornarLa sugli sviluppi della mia patologia.
In occasione dell'ultimo consulto, Le avevo comunicato la sostituzione del Pentasa con il Mesavancol, ebbene Le dico che dopo pochi giorni sono dovuta tornare al Pentasa perchè le compresse di Mesavancol non venivano affatto assimilate dal mio colon, che le espelleva praticamente intatte.
Ho continuato poi a ripetere i controlli, che non si sono discostati molto da quelli precedenti.
Gli ultimissimi esami hanno evidenziato il seguente quadro clinico:
- emocromo, esame urine, azotemia, uricemia, transaminasi got e gpt, creatininemia, elettroforesi delle sieroproteine, amilasemia, tempo di protrombina (INR e PPT), sodiemia, potassemia, calcemia, sideremia, transferrina, ferritina: TUTTO NELLA NORMA;
- sangue occulto nelle feci: ASSENTE;
- VES: 24;
- CALPROTECTINA FECALE: 36.
Le chiedo:
1. quale indice infiammatorio è più attendibile? La ves o la calprotectina?
2. Alla luce di tali risultati, posso stare relativamente tranquilla sulla momentanea remissione della malattia?
3. E' normale che nelle feci si ripresenti sporadicamente il muco (non ematico)?
4. Ho letto pareri molto discordanti sull'incidenza dell'alimentazione su questo tipo di patologie, Lei cosa ne pensa?
5. E' opportuno che in luglio io ripeta la colonscopia?
Perdoni questo fuoco di fila di domande ma, come Sa, ho stima di Lei e tengo molto al Suo parere.
Certa della Sua consueta cortesia, La saluto cordialmente e Le auguro una serena Pasqua.
dopo qualche mese e dopo aver letto con estrema attenzione il Suo interessantissimo (ma per me un po' inquietante) articolo sulla Colite Indeterminata, approfitto ancora una volta della Sua apprezzabile competenza e della Sua disponibilità per aggiornarLa sugli sviluppi della mia patologia.
In occasione dell'ultimo consulto, Le avevo comunicato la sostituzione del Pentasa con il Mesavancol, ebbene Le dico che dopo pochi giorni sono dovuta tornare al Pentasa perchè le compresse di Mesavancol non venivano affatto assimilate dal mio colon, che le espelleva praticamente intatte.
Ho continuato poi a ripetere i controlli, che non si sono discostati molto da quelli precedenti.
Gli ultimissimi esami hanno evidenziato il seguente quadro clinico:
- emocromo, esame urine, azotemia, uricemia, transaminasi got e gpt, creatininemia, elettroforesi delle sieroproteine, amilasemia, tempo di protrombina (INR e PPT), sodiemia, potassemia, calcemia, sideremia, transferrina, ferritina: TUTTO NELLA NORMA;
- sangue occulto nelle feci: ASSENTE;
- VES: 24;
- CALPROTECTINA FECALE: 36.
Le chiedo:
1. quale indice infiammatorio è più attendibile? La ves o la calprotectina?
2. Alla luce di tali risultati, posso stare relativamente tranquilla sulla momentanea remissione della malattia?
3. E' normale che nelle feci si ripresenti sporadicamente il muco (non ematico)?
4. Ho letto pareri molto discordanti sull'incidenza dell'alimentazione su questo tipo di patologie, Lei cosa ne pensa?
5. E' opportuno che in luglio io ripeta la colonscopia?
Perdoni questo fuoco di fila di domande ma, come Sa, ho stima di Lei e tengo molto al Suo parere.
Certa della Sua consueta cortesia, La saluto cordialmente e Le auguro una serena Pasqua.
[#18]
1. fra i due preferisco la VES, seppure aspecifica, insieme al sangue occulto magari,
2. ritengo di si,
3. si,
4. non riveste alcuna importanza come elemento paro genetico,
5. se asintomatica non ne vedo la necessità.
Anch'io La saluto cordialmente e Le auguro una serena Pasqua.
2. ritengo di si,
3. si,
4. non riveste alcuna importanza come elemento paro genetico,
5. se asintomatica non ne vedo la necessità.
Anch'io La saluto cordialmente e Le auguro una serena Pasqua.
Questo consulto ha ricevuto 20 risposte e 22.6k visite dal 07/09/2012.
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