Sospetta colica biliare ma esami nella norma
Salve,
in seguito a diversi episodi di dolore epigastrico molto forte sotto lo sterno, alla bocca dello stomaco, ho effettuato alcuni esami diagnostici consigliati dal mio gastroenterologo. Da questi esami si è evinto che ho delle formazioni lisiatiche nella cistifellea e fanghiglia biliare (oltre che la cistifellea "a uncino").
Da anni soffro di dolori alla zona destra del colon, a partire da sotto le costole fino all'appendice. Al tatto tutta la zona destra è dolente ma ho imparato a "convivere" con questo dolore additato come "sindrome del colon irritabile" (quando ho iniziato a indagare il dolore non c'erano ancora i calcoli alla cistifellea).
Siccome soffro anche di reflusso, il gastroenterologo è convinto che le coliche non siano causate dai calcoli. Mi ha fatto effettuare esami del sangue a distanza di 48 ore da una delle coliche e tutti i valori erano nella norma. La conseguenza è stata:non tocchiamo la cistifellea, poiché è inutile toglierla se i dolori non provengono da quest'ultima. Inoltre sostiene che una colica biliare non può regredire in breve con un paio di spasmex compresse.
Mi devo fidare? Il dolore che mi viene dura generalmente fino a un paio d'ore e regredisce talvolta rapidamente grazie all'assunzione - per l'appunto - di un paio di spasmex, talvolta meno rapidamente, costringendomi ad auto-procurarmi il vomito per alleggerire lo stomaco.
Ho avuto un ultimo episodio proprio ieri. Il dolore è simile a una strizza, una sensazione di costrizione alla bocca dello stomaco che rende difficile stare in qualsiasi posizione senza sentire questo continuo, incessante, dolore costrittivo.
Se lui si rifiuta di operare la cistifellea finché i valori ematici "non si muovono" in seguito a uno di questi episodi dolorosi, cosa mi tocca fare? Assecondarlo o recarmi da un altro medico?
E' possibile che in presenza di coliche biliari i valori ematici non si muovano? Può essere che le mie siano coliche da gastrite acuta o ernia iatale (mi è stata trovata una piccola ernia iatale durante la gastroscopia)?
Grazie a chi vorrà aiutarmi. Ho paura che temporeggiando metterò a rischio il pancreas. Inoltre mi secca molto vivere con una sorta di bomba a orologeria che non ho ancora capito in base a cosa si inneschi un paio di volte al mese.
in seguito a diversi episodi di dolore epigastrico molto forte sotto lo sterno, alla bocca dello stomaco, ho effettuato alcuni esami diagnostici consigliati dal mio gastroenterologo. Da questi esami si è evinto che ho delle formazioni lisiatiche nella cistifellea e fanghiglia biliare (oltre che la cistifellea "a uncino").
Da anni soffro di dolori alla zona destra del colon, a partire da sotto le costole fino all'appendice. Al tatto tutta la zona destra è dolente ma ho imparato a "convivere" con questo dolore additato come "sindrome del colon irritabile" (quando ho iniziato a indagare il dolore non c'erano ancora i calcoli alla cistifellea).
Siccome soffro anche di reflusso, il gastroenterologo è convinto che le coliche non siano causate dai calcoli. Mi ha fatto effettuare esami del sangue a distanza di 48 ore da una delle coliche e tutti i valori erano nella norma. La conseguenza è stata:non tocchiamo la cistifellea, poiché è inutile toglierla se i dolori non provengono da quest'ultima. Inoltre sostiene che una colica biliare non può regredire in breve con un paio di spasmex compresse.
Mi devo fidare? Il dolore che mi viene dura generalmente fino a un paio d'ore e regredisce talvolta rapidamente grazie all'assunzione - per l'appunto - di un paio di spasmex, talvolta meno rapidamente, costringendomi ad auto-procurarmi il vomito per alleggerire lo stomaco.
Ho avuto un ultimo episodio proprio ieri. Il dolore è simile a una strizza, una sensazione di costrizione alla bocca dello stomaco che rende difficile stare in qualsiasi posizione senza sentire questo continuo, incessante, dolore costrittivo.
Se lui si rifiuta di operare la cistifellea finché i valori ematici "non si muovono" in seguito a uno di questi episodi dolorosi, cosa mi tocca fare? Assecondarlo o recarmi da un altro medico?
E' possibile che in presenza di coliche biliari i valori ematici non si muovano? Può essere che le mie siano coliche da gastrite acuta o ernia iatale (mi è stata trovata una piccola ernia iatale durante la gastroscopia)?
Grazie a chi vorrà aiutarmi. Ho paura che temporeggiando metterò a rischio il pancreas. Inoltre mi secca molto vivere con una sorta di bomba a orologeria che non ho ancora capito in base a cosa si inneschi un paio di volte al mese.
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Coliche biliari e reflusso hanno sintomatologia diversa e quella che lei descrive pare piu' riconducibile alle coliche. Io sentirei un secondo parere e considererei una colecistectomia.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.5k visite dal 28/08/2012.
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