Scoperto di avere un'ernia jatale che mi crea sempre più disturbi nonostante la cura

buongiorno, di recente (1 mese fà) ho scoperto di avere un'ernia jatale che mi crea sempre più disturbi nonostante la cura.
Ho eseguito una esofagogastroduodenoscopia con la motivazione di epigastralgie il seguente referto: esofago regolare, cardias con ernia jatale, stomaco e duedeno non lesioni, biopsie antro (1).
L'esito dell'esame istologico :reperto macroscopico o microscopico, tre lesioni superficiali di mucosa gastrica. diagnosi istologica, mucosa gastrica nei limiti del normale variabilità morfologica. negativa la ricerca per Helicobacter Pylori (ib).
Dopo questi esiti mi hanno prescritto una cura giornaliera e una al bisogno, purtroppo con esiti poco soddisfscenti, anzi devo dier che non miglioro per niente ma sono stabile nonostante i dolori.
Vorrei un vostro parere su cosa fare, se altri esami oppure farmi prescrivere un'altra cura o tenere duro. un vostro consiglio mi conforterebbe molto.
Grazie mille e cordiali saluti
Antonia Carro
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Gentile utente,
procinetici e PPI sono la terapia per la Malattia da Reflusso gastroesofageo,
oltre a consigli igienico-comportamentali ed alimentari.

Per lei è andata così?

Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente
buogiorno, la cura giornaliera che mi è stata prescritta è: lansox 30, motilex 0,5 e al bisogno galviscon. Mi hanno consigliato alimenti adatti e meno adatti al mio problema e di mangiare il necessario, anche più volte al giorno, ma di non abbuffarsi durante i pasti.
L'unico dubbio che mi viene è, quello che Voi dite, riguardo al consiglio igenico-comportamentale, cosa significa?
Grazie ancora e cordiali saluti,
Antonia Carro
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
... è presto detto.

Le norme antireflusso da seguire,

ALIMENTARI
riduzione/eliminazione di alcuni cibi che aumentano l’acidità gastrica o che rilassano le muscolatura liscia ( cioccolato, agrumi, pomodoro, latte, caffè [la caffeina (trimetilxantina) è un irritante gastrico ed un potente stimolante della secrezione gastrica],
ed altri: menta, prezzemolo, basilico, origano, cipolla, aglio e in generale i cibi grassi, alcune bevande (alcool, caffè, tè, bibite gasate).

COMPORTAMENTALI
-evitare i pasti abbondanti;
-mangiare poco e spesso. Mangiare lentamente;
-aspettare almeno tre o quattro ore prima di coricarsi dopo aver mangiato. Consumare cene leggere.
-evitare di indossare vestiti scomodi o troppo stretti in vita. I vestiti stretti, specie sulla vita, aumentano la pressione sull'addome. Questo facilita il reflusso.
-evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti. Dopo aver mangiato bisogna aspettare almeno tre o quattro ore prima di andare a dormire.
-evitare di compiere sforzi fisici a stomaco pieno. È meglio aspettare due o tre ore dopo aver mangiato prima di compiere attività fisica. Subito dopo mangiato è bene anche evitare movimenti bruschi e improvvisi (per esempio piegarsi per raccogliere qualcosa);
-elevare la spalliera del letto di circa 10 cm: aiuta a mantenere l'esofago in posizione verticale anche quando si è sdraiati e impedisce la risalita di materiale acido dallo stomaco. È meglio non usare pile di cuscini perché potrebbero avere l'effetto opposto e aumentare la pressione sull'addome;
-evitare l'uso di farmaci che possono favorire il reflusso. Esistono alcuni farmaci che possono causare il reflusso (per esempio: nitrati, teofillina, calciontagonisti, banzodiazepine, dopamina, FANS, tetracicline);
-smettere di fumare. Il fumo fa male alla salute in generale. In più, la nicotina delle sigarette fa rilasciare la valvola che si trova tra stomaco ed esofago e causa il reflusso;
-tenere sotto controllo il peso o ridurre il sovrappeso. I chili di troppo aumentano la pressione nell'addome e possono favorire il reflusso.

Cordialmente
Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto