Eruttazioni nodo gola helycobacter pylori bulimia

Buongiorno,
chiedo aiuto a questo sito per sapere quali siano le cause del mio disturbo a cui i medici non riescono a dare una risposta univoca.
Da Gennaio 2012 ho iniziato ad accusare forti dolori allo stomaco come se si contorcesse difficile digestione eruttazioni un dolore insopportabile.Sembrava la classica gastroenterite virale ma non cessava mai.Dalle analisi del sangue è risultato tutto regolare.
Dopo tre settiamane ho fatto una visita con il gastroenterologo e ha diagnosticato che la mia era una forma di esofagite dovuta al fatto che ho sofferto di bulimia molto frequente dal 2010 e ho abusato di alcool come ho ammesso alla visita e ho iniziato a fumare da agosto 2011 circa 10 sigarette al giorno.
La diagnosi era del tutto errata in quanto dopo un mesetto senza alcun risultato ho effettuato la gastroscopia da cui è emersa lieve gastrite antrale infezione da Helycobacter Pylori e cardias beante.
Ho effettuato l'eradicazione tre mesi fa e i sintomi si sono notevolmente attenuati.
Nonostante ciò continuo ad avere nausea sensazione di nodo in gola ed eruttazioni a prescindere che io abbia lo stomaco pieno o vuoto.
Domani effettuerò gli esami del sangue per la ricerca dell'anticorpo specifico per l'HP.
Questa situazione sta influendo in modo molto negativo sul mio benessere psichico in quanto non ho voglia di fare più nulla dalle attività lavorative a quelle ludiche,ho iniziato a soffrire di ipocondria e ormai passo tutta la mia giornata a pensare a quello che ho.Ho avuto una specie di attacco di panico ma non so se si tratti di quello.Ribadisco che prima di questo disturbo la mia vita era regolare a parte il disturbo alimentare.
Vorrei capire quale sia il mio vero problema in modo da poterlo risolvere in qualche modo.Ricapitolando le variabili in gioco sono 2 anni di bulimia,fumo di sigaretta,infezione da HP,componente ansiosa indotta dalla malattia ma non riesco a capire quale sia la vera causa del malessere.Premetto che continua a fumare molto per il nervosismo dato da tale malessere.
Ringrazio di cuore chiunque si interessi a questo caso.
Grazie anticipatamente.
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
Gentile utente,
il suo problema si chiama Incontinenza Cardiale, responsabile del reflusso gastroesofageo, nonchè delle sue eruttazioni.
Si gioverebbe di procinetici ed antiacidi.
Il fumo è controindicato.

Riguardo poi al suo habitus psicologico, anch'esso ha la sua importanza,
pertanto deve valutare con il suo curante l'opportunità di un trattamento.

Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Buongiorno Dottore,
la ringrazio per l'interessamento.Alla fine per verificare la presenza dell' HP dopo l'eradicazione effettuata ho optato per la ricerca dell'anticorpo fecale.Il referto è stato negativo ma ho letto che c'è la possibilità di falsi negativi.I sintomi negli ultimi giorni si sono alleviati notevolmente rispetto al solito nonostante non stia assumendo alcun tipo di farmaco e abbia continuato con il vizio del fumo.L'unica cosa che ho riscontrato è un arrossamento non doloroso delle tonsille palatine e un dolore a livello del addome sinistro (nella regione splenica).Un sintomo del tutto nuovo.Le mie domande sono:
- Mi conviene provare con l'Urea Breath Test per avere maggiore certezza?

-E' possibile che nonostante l'eradicazione lo stomaco sia ancora "convalescente" e manifesti ancora qualche strascico della gastrite subita?

-E' possibile col tempo tornare come prima?Secondo la sua esperienza quanto tempo può volerci?

La ringrazio anticipatamente.
Saluti.
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
1 - Ricerca dell' antigene fecale dell' H. pylori: i falsi negativi (cioè la negatività del test quando invece l' Hp è presente) sono superiori a quelli dell' Urea Breath Test;

2 - L'Helicobacter non ha alcuna influenza sul reflusso;

3 - I tempi, quanto mai variabili, sono legati all'entità del problema, all'aderenza del paziente alla terapia ed ai necessari accorgimenti igienico-alimentari.

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