Gastrite e colite
Gentile Dottore,
in questi anni ho effettuato diversi controlli ( e mi sono avvalso anche della vostra consulenza on-line) per disturbi all’apparato digerente.
Dapprima i disturbi erano soprattutto a carico dello stomaco con dispepsia , rigurgiti e a volte nausea. Dagli accertamenti fatti (ecografia, gastroscopia, ricerca HP) è emersa una piccola ernia iatale da scivolamento e una leggera gastrite cronica (ultima gastroscopia –febbraio 2012) .
Successivamente ho cominciato a soffrire anche all’intestino con alvo irregolare, meteorismo, diarrea saltuaria, feci brucianti. Ho effettuato la colonscopia con biopsia a fine luglio di quest’anno che è risultata normale, cosi’ come i test per la celiachia.
Ormai da anni alterno periodi di benessere (in cui mi concedo 2 caffè al giorno e vino con moderazione) a periodi di crisi in cui sono costretto ad assumere molti farmaci (omeoprazolo, levosulpiride, mesalazina, alprazolan, diosmectal) e in cui, apparentemente, non c’è un cibo che risulti più digeribile o comunque meno fastidioso. L’unica soluzione è attendere a volte un mese o due prima che i sintomi migliorino.
Volevo gentilmente chiederle se devo “rassegnarmi” a questa situazione o se esiste la possibilità di qualche percorso terapeutico alternativo tipo omeopatia, dieta personalizzata o anche supporto psicologico per cercare di ridurre i periodi di crisi e soprattutto l’uso di farmaci.
Cordiali saluti
in questi anni ho effettuato diversi controlli ( e mi sono avvalso anche della vostra consulenza on-line) per disturbi all’apparato digerente.
Dapprima i disturbi erano soprattutto a carico dello stomaco con dispepsia , rigurgiti e a volte nausea. Dagli accertamenti fatti (ecografia, gastroscopia, ricerca HP) è emersa una piccola ernia iatale da scivolamento e una leggera gastrite cronica (ultima gastroscopia –febbraio 2012) .
Successivamente ho cominciato a soffrire anche all’intestino con alvo irregolare, meteorismo, diarrea saltuaria, feci brucianti. Ho effettuato la colonscopia con biopsia a fine luglio di quest’anno che è risultata normale, cosi’ come i test per la celiachia.
Ormai da anni alterno periodi di benessere (in cui mi concedo 2 caffè al giorno e vino con moderazione) a periodi di crisi in cui sono costretto ad assumere molti farmaci (omeoprazolo, levosulpiride, mesalazina, alprazolan, diosmectal) e in cui, apparentemente, non c’è un cibo che risulti più digeribile o comunque meno fastidioso. L’unica soluzione è attendere a volte un mese o due prima che i sintomi migliorino.
Volevo gentilmente chiederle se devo “rassegnarmi” a questa situazione o se esiste la possibilità di qualche percorso terapeutico alternativo tipo omeopatia, dieta personalizzata o anche supporto psicologico per cercare di ridurre i periodi di crisi e soprattutto l’uso di farmaci.
Cordiali saluti
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Se la diagnosi ultima è sindrome dell' intestino irritabile, oltre alla terapie classiche farmacologiche elencate, tutte le soluzioni terapeutiche 'alternative' che suggerisce possono essere efficaci, almeno per un certo tempo, ma la verifica deve essere personalizzata. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 13/08/2012.
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