Gastrite che non passa mai
Salve. Sono un ragazzo di 26 anni, tra l'altro studente di medicina. Tutto inizia un paio di mesi fa, con una sensazione di fame d'aria sotto sforzo (strano visto che pratico molto sport). Dopo spirometria, RX torace e eco addome superiore, esami tutti negativi, inizio esomeprazolo da 40mg per un mese ed i sintomi regrediscono. Una-due settimane dopo la sospensione avverto una gastrite molto forte, reflusso, bruciore, ecc...Il medico mi fa ricominciare l'esomeprazolo ma visto ne i sintomi nn regrediscono dopo 15 giorni inizo il peridon, e inizio ad aver un po di sollievo,ma poco dopo tutto torna come prima:nausea,terribile costante sensazione di amaro in bocca. Finito il secondo ciclo di eeomeprazolo dopo aver fatto funzionalità epatica e pancreatica esame delle feci ecc il pericolo mi dice di iniziare la ranitidina e rifare il peridon...dopo qualche giorno stavo molto meglio ma dopo una ventina di giorni ricominciano i sintomi....adesso ho finito la ranitidna da due giorni ed è tornato il bruciore di stomaco e il reflusso che cmq durante le cure nn c'era...in più mi capita spesso di svegliarmi la notte sudato freddo e di avere la temperatura un grado sotto la mia temperatura normale, anche se non so se c'entri qualcosa. Cosa mi consigliate di fare?
[#1]
Gentile utente,
credo che ci siano due problemi in gioco,
un disturbo d'ansia (fame d'aria e riscontri pneumologici e cardiologici normali),
ed una malattia da reflusso gastroesofageo sia di tipo acido che alcalino (l'amaro in bocca).
Le consiglio di valutare l'entità del problema (annessa esofagite?) con un esame gastroscopico.
Successivamente eviti il fai-da-te e si faccia valutare da un gastroenterologo.
Saluti
credo che ci siano due problemi in gioco,
un disturbo d'ansia (fame d'aria e riscontri pneumologici e cardiologici normali),
ed una malattia da reflusso gastroesofageo sia di tipo acido che alcalino (l'amaro in bocca).
Le consiglio di valutare l'entità del problema (annessa esofagite?) con un esame gastroscopico.
Successivamente eviti il fai-da-te e si faccia valutare da un gastroenterologo.
Saluti
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
Egregio dottore,innanzitutto grazie per la celere risposta. Io non ho specificato ma le variazioni nelle terapie di questi mesi non sono mai state frutto del fai-da-te, ma prescritte dal mio medico curante e poi, la ranitidina,dal gastroeneterologo che mi farà la gastroscopia quando saranno passati 15 giorni dalla sospensione dei farmaci per non falsare la ricerca dell'helicobacter. Le chiedo, i sintomi di una malattia da reflusso non sarebbero dovuti andar via con queste terapie? Io già dall'indomani della sospensione della ranitidina ho ricominciato a sentire i sintomi. Da cosa può essere causato? E soprattutto che si fa in questi casi? Esistono altre terapie?
[#3]
Gentile utente,
Il fatto che i sintomi si ripresentino alla sospensione della terapia è un fatto normale, oltre che possibile.
Oltretutto va considerato che le condizioni anatomiche favorenti il reflusso non sono reversibili.
È possibile che la terapia porti relativi benefici,
ed in tal caso il suo perfezionamento potrebbe passare attraverso l'esecuzione (ovviamente avendo già fatto la gastroscopia) di una pH-mano-impedenzometria.
Il ruolo dell'helicobacter nel reflusso non è assolutamente dimostrato.
Cordialmente
Il fatto che i sintomi si ripresentino alla sospensione della terapia è un fatto normale, oltre che possibile.
Oltretutto va considerato che le condizioni anatomiche favorenti il reflusso non sono reversibili.
È possibile che la terapia porti relativi benefici,
ed in tal caso il suo perfezionamento potrebbe passare attraverso l'esecuzione (ovviamente avendo già fatto la gastroscopia) di una pH-mano-impedenzometria.
Il ruolo dell'helicobacter nel reflusso non è assolutamente dimostrato.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.3k visite dal 11/08/2012.
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