Farmaco sostitutivo lucen

Mia zia di 65 anni circa 10 anni fa è stata operata a seguito di GIST con resezione gastro - esofagea e asportazione del cardias. Da allora, l'acidità a livello esofageo è diventata tale da renderle la vita impossibile impedendogli persino di dormire. Si sono formate delle lesioni sull'esofago così evidenti da impedire il passaggio del cibo. Circa 6 anni fa, il problema si è risolto con uso massiccio di lucen. Le lesioni nell'esofago sono sparite e la vità è diventata accettabile. Adesso, nei risultati dell'analisi, si è trovata la gastrina a valori altissimi, circa 2800. E' stata fatta subito una pet che ha dato esito negativo in quanto si temeva un tumore a livello endocrino. Il gastroenterologo a questo punto ha detto di togliere il lucen e utilizzare il gaviscon. Tuttavia nel giro di un paio di giorni è tornato tutto come una volta e anche con dosi ridotte di lucen, l'acidità è intollerabile.
Cosa può succedere con valori così alti di gastrina? Esiste un farmaco sostitutivo del lucen in grado di non innalzare così tanto la gastrina ma nello stesso tempo di evitare danni all'esofago e permettere di condurre una vita accettabile.
Ringraziando per la cortese attenzione, saluto cordialmente.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
I farmaci antisecretivi hanno tale effetto sulla gastrinemia. Ovviamente se il trattamento è indispensabile l'antisecretivo dovrá essere preso. Si potrebbe comunque provare con farmaci meno potenti degli IPP come la ranitidina. Lei parla anche di restringimento dell'esofago. È così ?


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Mi sono espresso male: più che un restringimento, si formavano delle vere e proprie abrasioni tanto che alcuni pezzi di cibo come le briciole del pane si fermavano incastrandosi sulle cavità delle abrasioni.
La ringrazio per la disponibilità.
Buona serata.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
Gentile utente,
fermo restando che gli antisecretori possono dare ipergastrinemia,
vorrei precisarle che gli inibitori di pompa protonica (PPI), infatti, vanno sospesi almeno 7 giorni prima, mentre gli H2-agonisti almeno 48 ore prima del dosaggio della gastrina.

Inoltre valori di gastrina maggiori di 500 pg/ml in un paziente con pH gastrico inferiore a 2, sono altamente suggestivi per gastrinoma.

Distinti saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Si tratta quindi di un'esofagite che può comportare una difficoltà al passaggio dei cibi solidi. Quali sono gli altri (eventuali) sintomi ?

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Utente
Utente
L'esofagite risale a prima dell'utilizzo dei PPI. Da quando viene preso l'esomeprazolo il problema dell'esofagite è scomparso.
Attualmente non vi sono altri sintomi.
L'unico problema irrisolto è questa gastrina che va oltre ai 2800.
E senza esomeprazolo non si riesce ad arginare l'acidità.
In merito alla possibilità di gastrinoma, speravo fortemente che la pet con esito negativo potesse scongiurare questa ipotesi.
Ma ponendo il caso che la causa di tutto sia l'uso dell'esomeprazolo, che problemi può dare a lungo andare questa gastrina a valori altissimi?
Ringrazio per la cortese attenzione.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
Gentile utente,
l'obiettivo importante è porre la diagnosi etiologica della ipergastrinemia, che, improbabilmente raggiunge tali alti valori a causa dei PPI (esomeprazolo nel suo caso), che in genere danno origine ad ipergastrinemie lievi.

Ad ogni modo i livelli ematici di gastrina (qualora legati ai PPI) si normalizzano nel corso delle prime due settimane successive all'interruzione della terapia con PPI.

I gastrinomi (sindrome di Zollinger-Ellison) determinano un'ipersecrezione acida condizionante la comparsa di ulcere peptiche (soprattutto duodenali) ricorrenti e/o resistenti al trattamento farmacologico, con diarrea responsiva agli inibitori di pompa protonica e con malattia da reflusso esofageo.

Cordialmente
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Gentilissima,

come ho detto precedentemente può assumere, al posto dell'esomeprazolo, una diversa molecola come la ranitidina. Nel frattempo sarebbe utile conoscere quale sia il valore base della gastrinemia una volta sospeso l'esomeprazolo (almeno 2 settimane). Questo è importante per capire quanto "patologico" sia l'attuale valore della gastrinemia.

cordialmente