Colecistectomia e sospetto adenoma
Buonasera gentili Dottori,
scrivo per mia madre che ha 60 anni e spero mi possiate aiutare a capire cosa è meglio fare a questo punto. Altri accertamenti e quali, aspettare o procedere con l'intervento alla testa del pancreas? Siamo molto preoccupate.
Cerco di riassumere. Calcolosi-colecisto-coledocica. In data 14/2/2012 eseguito intervento chirurgico di colecistectomia laparoscopica più ERCP rendez vous con sfinterotomia endoscopica, biopsia a livello della papilla di Vater (Istologico: lembo di mucosa duodenale con lieve flogosi cronica).
Al passaggio del Dormia non si rilevano formazioni calcolose per cui si posiziona protesi da 10 F lunga 5 cm.
Dimissioni il 17 in buone condizioni generali.
Il 22/3/2012 nuovo ricovero ospedaliero per rialzo degli enzimi di colestasi (gamma GT 1477) per ostruzione dello stent biliare.
In data 22/3/2012 eseguito ERCP. Papilla in sede, prediverticolare, da cui fuoriesce stent precedentemente posizionato. Con pinza da presa si rimuove lo stent. Si incannula la papilla con il cateterino e filo guida e si inietta contrasto iodato che visualizza un coledoco dilatato per tutta la sua lunghezza ad eccezione del tratto distale che rimane costantemente non iniettato.
Al passaggio del Dormia non inclusi coledociti. Si pratica brushing del tratto stenotico coledocico e biopsie multiple sul bordo della papilla precedentemente sfinterotomizzata. Al termine della procedura si posiziona protesi da 6 cm 10 F.
Istologico:
1. biopsia papilla: frustoli di proliferazione adenomatosa di tipo intestinale ad architettura villosa con displasia epiteliale di alto grado.
2. brushing via biliare principale in sub stenosi della via biliare distale: frustoli di proliferazione adenomatosa di tipo intestinale.
In data 18/6/2012 si eseguono:
1. video-duodenoscopia con biopsie papillari: modeste proliferazioni papillari duodenali, su bordo di diverticolo paravateriano. Esiti di STE con protesi biliare di plasica in sede, quasi completamente ostruita.
Eseguite biopsie con pinza dell’area papillare.
2. video-ecoendoscopia biliopancreatica con EUS-FNA: modeste proliferazioni papillari duodenali, su bordo di diverticolo paravateriano. Esiti di STE con protesi biliare in sede. La proliferazione endoduodenale e endobiliare non è ecoendoscopicamente valutabile per la presenza della protesi in sede. Area di circa 1,5 x 2 cm, ipoecogena, disomogenea, ovale a margini sfumati, in parte mascherata dal cono d’ombra della protesi, più verosimilmente di origine flogistica, in cui si esegue EUS-FNA (3 passaggi). Alcuni piccoli linfonodi peri-lesionali ed 1 linfonodo di quasi 2 cm all’ilo del fegato, di aspetto EUS più verosimilmente reattivo.
Eseguita EUS-FNA sull’area pre-papillare.
In data 19/6/2012 eseguito ago aspirato in sede peripapillare pancreatica: multipli frammenti di lesione ad architettura villosa con displasia di basso grado dell’epitelio.
In data 26/6 sostituzione protesi.
Vi ringrazio molto,
cordiali saluti.
scrivo per mia madre che ha 60 anni e spero mi possiate aiutare a capire cosa è meglio fare a questo punto. Altri accertamenti e quali, aspettare o procedere con l'intervento alla testa del pancreas? Siamo molto preoccupate.
Cerco di riassumere. Calcolosi-colecisto-coledocica. In data 14/2/2012 eseguito intervento chirurgico di colecistectomia laparoscopica più ERCP rendez vous con sfinterotomia endoscopica, biopsia a livello della papilla di Vater (Istologico: lembo di mucosa duodenale con lieve flogosi cronica).
Al passaggio del Dormia non si rilevano formazioni calcolose per cui si posiziona protesi da 10 F lunga 5 cm.
Dimissioni il 17 in buone condizioni generali.
Il 22/3/2012 nuovo ricovero ospedaliero per rialzo degli enzimi di colestasi (gamma GT 1477) per ostruzione dello stent biliare.
In data 22/3/2012 eseguito ERCP. Papilla in sede, prediverticolare, da cui fuoriesce stent precedentemente posizionato. Con pinza da presa si rimuove lo stent. Si incannula la papilla con il cateterino e filo guida e si inietta contrasto iodato che visualizza un coledoco dilatato per tutta la sua lunghezza ad eccezione del tratto distale che rimane costantemente non iniettato.
Al passaggio del Dormia non inclusi coledociti. Si pratica brushing del tratto stenotico coledocico e biopsie multiple sul bordo della papilla precedentemente sfinterotomizzata. Al termine della procedura si posiziona protesi da 6 cm 10 F.
Istologico:
1. biopsia papilla: frustoli di proliferazione adenomatosa di tipo intestinale ad architettura villosa con displasia epiteliale di alto grado.
2. brushing via biliare principale in sub stenosi della via biliare distale: frustoli di proliferazione adenomatosa di tipo intestinale.
In data 18/6/2012 si eseguono:
1. video-duodenoscopia con biopsie papillari: modeste proliferazioni papillari duodenali, su bordo di diverticolo paravateriano. Esiti di STE con protesi biliare di plasica in sede, quasi completamente ostruita.
Eseguite biopsie con pinza dell’area papillare.
2. video-ecoendoscopia biliopancreatica con EUS-FNA: modeste proliferazioni papillari duodenali, su bordo di diverticolo paravateriano. Esiti di STE con protesi biliare in sede. La proliferazione endoduodenale e endobiliare non è ecoendoscopicamente valutabile per la presenza della protesi in sede. Area di circa 1,5 x 2 cm, ipoecogena, disomogenea, ovale a margini sfumati, in parte mascherata dal cono d’ombra della protesi, più verosimilmente di origine flogistica, in cui si esegue EUS-FNA (3 passaggi). Alcuni piccoli linfonodi peri-lesionali ed 1 linfonodo di quasi 2 cm all’ilo del fegato, di aspetto EUS più verosimilmente reattivo.
Eseguita EUS-FNA sull’area pre-papillare.
In data 19/6/2012 eseguito ago aspirato in sede peripapillare pancreatica: multipli frammenti di lesione ad architettura villosa con displasia di basso grado dell’epitelio.
In data 26/6 sostituzione protesi.
Vi ringrazio molto,
cordiali saluti.
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Non è assolutamente possibile dare un consiglio come quello richiesto. Deve fidarsi degli specialisti che hanno il quadro chiaro del problema. Se comunque come sembra si tratta di un adenoma villoso a basso grado di displasia è corretta una condotta conservativa come quella attuata dai medici.
Dr. Roberto Rossi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.2k visite dal 28/07/2012.
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