Virus epatite c
Buongiorno, sono in gravidanza alla 29esima sett. Mio padre ha da molti anni l'epatite C. Ho sempre avuto paura di prenderla ma negli ultimi anni, dopo la nascita del mio primo figlio, sono notevolmente peggiorata! Quando vado a trovarli ho paura per tante cose e ora ho 2 dubbi che voglio porvi: 1-l'altro giorno ero da loro e mio padre ha raccolto delle pesche per donarcele; una volta a casa le ho sciacquate con acqua e poca amuchina e le abbiamo mangiate. Siccome mio padre ha spesso taglietti qua e la' che si tocca e difficili da rimarginarsi, ed io ho dei taglietti in bocca e sulle gengive e' per caso possibile un'infezione? L'esame dell'hcv in gravidanza penso mi verra' prescritto a breve ma comunque dentro il periodo finestra. Come posso fare?ho paura per il mio bimbo nella pancia! 2-sempre lo stesso giorno, il mio primo figlio di 4anni, che ha su una natica diverse crosticine tipo puntini di circa 2mm, alcune sanguinanti, penso dovute ad un'irritazione..e' andato in bagno dai miei verso le ore15, in un bagno utilizzato da loro solo la notte e al mattino, se ci fosse per qualsivoglia motivo la presenza del virus sull'asse del wc, il mio bimbo potrebbe essere a rischio di infezione?dovrei fargli fare gli esami di controllo?tengo a prescisare che il bagno non era utilizzato da mio padre da circa 24/30 ore in quanto assente per una notte.scusate ma sono molto in ansia! Saluti
[#1]
Gentile utente,
le offro alcuni spunti di riflessione.
Affinchè il virus venga trasmesso è necessario un contatto diretto tra materiale infetto (cioè contenente il virus) e il sangue del soggetto ricevente.
Per quanto sia poco probabile, comunque occorre sempre attenzione, specie quando si hanno lesioni cutanee o mucose, e si entra a contatto con sostanze ematiche o liquidi biologici di persone infette.
Il virus dell' HCV può essere potenzialmente essere trasmesso solo in presenza di sangue infetto, perciò deve essere presente una "porta" di uscita del sangue, lesione, ferita, ed una "porta" eventuale di entrata,
sempre sotto forma di lesione o comunque cutanea o mucosale.
Cioè il virus per essere tramesso deve entrare a contatto con il flusso sanguigno della persona sana, perciò che tutto questo possa avvenire con un contatto fisico semplice per esempio un bacio o la saliva che normalmente espettoriamo nel parlare o tossire, è una eventualità molto remota.
Infine le dico che l'HCV può sopravvivere su superfici dell’ambiente esterno a temperatura ambiente almeno 16 ore, ma non più di 4 giorni.
Cordialità
le offro alcuni spunti di riflessione.
Affinchè il virus venga trasmesso è necessario un contatto diretto tra materiale infetto (cioè contenente il virus) e il sangue del soggetto ricevente.
Per quanto sia poco probabile, comunque occorre sempre attenzione, specie quando si hanno lesioni cutanee o mucose, e si entra a contatto con sostanze ematiche o liquidi biologici di persone infette.
Il virus dell' HCV può essere potenzialmente essere trasmesso solo in presenza di sangue infetto, perciò deve essere presente una "porta" di uscita del sangue, lesione, ferita, ed una "porta" eventuale di entrata,
sempre sotto forma di lesione o comunque cutanea o mucosale.
Cioè il virus per essere tramesso deve entrare a contatto con il flusso sanguigno della persona sana, perciò che tutto questo possa avvenire con un contatto fisico semplice per esempio un bacio o la saliva che normalmente espettoriamo nel parlare o tossire, è una eventualità molto remota.
Infine le dico che l'HCV può sopravvivere su superfici dell’ambiente esterno a temperatura ambiente almeno 16 ore, ma non più di 4 giorni.
Cordialità
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la velocità con cui mi ha risposto! Ma per capire meglio come mi devo comportare adesso, lei mi consiglia un' esame di controllo anti hcv dopo il periodo finestra sia per me che per il mio bimbo di 4 anni o posso ritenere il fatto improbabile per cio' che riguarda un'infezione?
Di nuovo, saluti.
Di nuovo, saluti.
[#5]
Ho fatto questa domanda perchè immagino altre situazioni future,
con possibili minime lesioni cutanee di chiunque (del tipo <<crosticine tipo puntini di circa 2mm>>),
e pertanto immagino altri conteggi di nuovi periodi finestra e l'instaurarsi di un circuito di inutile e pericolosa ansia.
Pertanto le direi che per evitare il contagio dell'epatite C (se vi è un malato in famiglia) è opportuno seguire le raccomandate norme quali:
evitare lo scambio di oggetti personali quali rasoi, spazzolini da denti, pettini, forbicine, pinzette.
Se invece si sospetta un’infezione da HCV:
1) Si esegue un test anticorpale (anti-HCV) .Tuttavia devono passare mediamente 80 giorni (33-129 giorni) dal contagio perché si possano rilevare gli anticorpi contro il virus dell’epatite C (anti-HCV). Questo test anticorpale conferma l’esposizione del soggetto al virus dell’epatite C, ma non specifica se la malattia è attiva né la carica virale.
2) Se il risultato è positivo, si può eseguire una determinazione dell’HCV RNA. L’RNA del virus può essere rilevato nel sangue già dopo 1-2 settimane dal momento del contagio, prima che si verifichi l’aumento delle transaminasi.
Spero di essere stato completo ed esaustivo.
Ovviamente si faccia sempre guidare dal suo curante
Saluti
con possibili minime lesioni cutanee di chiunque (del tipo <<crosticine tipo puntini di circa 2mm>>),
e pertanto immagino altri conteggi di nuovi periodi finestra e l'instaurarsi di un circuito di inutile e pericolosa ansia.
Pertanto le direi che per evitare il contagio dell'epatite C (se vi è un malato in famiglia) è opportuno seguire le raccomandate norme quali:
evitare lo scambio di oggetti personali quali rasoi, spazzolini da denti, pettini, forbicine, pinzette.
Se invece si sospetta un’infezione da HCV:
1) Si esegue un test anticorpale (anti-HCV) .Tuttavia devono passare mediamente 80 giorni (33-129 giorni) dal contagio perché si possano rilevare gli anticorpi contro il virus dell’epatite C (anti-HCV). Questo test anticorpale conferma l’esposizione del soggetto al virus dell’epatite C, ma non specifica se la malattia è attiva né la carica virale.
2) Se il risultato è positivo, si può eseguire una determinazione dell’HCV RNA. L’RNA del virus può essere rilevato nel sangue già dopo 1-2 settimane dal momento del contagio, prima che si verifichi l’aumento delle transaminasi.
Spero di essere stato completo ed esaustivo.
Ovviamente si faccia sempre guidare dal suo curante
Saluti
[#6]
Ex utente
La ringrazio. Le norme di cui mi parla mi sono state raccomandate da mio padre molti anni fa ma purtroppo situazioni di potenziale rischio penso si possano creare anche stando molto attenti.
Ora ne parlero' anche con la mia ginecologa e con la pediatra di mio figlio, per metterli a conoscenza perlomeno della situazione di salute di mio padre.
Non so se prescriveranno o meno questo esame terminato il periodo finestra per questa situazione specifica pero' mi sembra importante sempre parlarne con un medico anche a costo di sembrare esagerati.
L'esame io lo faro' comunque tra circa 9 settimane, verso fine gravidanza.
Per questo, secondo lei, sarebbe meglio eseguire direttamente questo hcv RNA per avere risposta certa in anticipo rispetto al test che rileva gli anticorpi?
Saluti.
Ora ne parlero' anche con la mia ginecologa e con la pediatra di mio figlio, per metterli a conoscenza perlomeno della situazione di salute di mio padre.
Non so se prescriveranno o meno questo esame terminato il periodo finestra per questa situazione specifica pero' mi sembra importante sempre parlarne con un medico anche a costo di sembrare esagerati.
L'esame io lo faro' comunque tra circa 9 settimane, verso fine gravidanza.
Per questo, secondo lei, sarebbe meglio eseguire direttamente questo hcv RNA per avere risposta certa in anticipo rispetto al test che rileva gli anticorpi?
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 14.7k visite dal 17/07/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.