Emicolectomia
Circa un anno e mezzo fa, ho avuto un attacco di diverticolite sin e da una TAC eseguita in regime di ricovero mi fù riscontrata una micro perforazione di un diverticolo. Il tutto fù trattato con una cura antibiotica e digiuno completo per circa 10 giorni. Purtroppo da allora ho avuto altre ricadute che mi hanno portato a decidere, insieme al mio GE di ricorrere all'intervento chirurgico.
Due settimane fa sono stato, quindi, sottoposto ad intervento chirurgico di emicolectomia sin robotica. Il problema è che da quando sono stato dimesso, circa 4 giorni fà, ho continui stimoli ad evacuare (circa 15 volte nell'arco della giornata). Sebbene, nella maggior parte delle volte, la quantità delle feci è veramente scarsa (e comunque liquide).
Tutto questo mi crea enorme disagio perchè ogni volta che ho lo stimolo per emettere aria devo correre in bagno.
Vi chiedo, fa parte del normale decorso post operatorio o tutto ciò è da considerarsi anomalo?
Vi ringrazio in anticipo per le eventuali Vostre risposte.
Due settimane fa sono stato, quindi, sottoposto ad intervento chirurgico di emicolectomia sin robotica. Il problema è che da quando sono stato dimesso, circa 4 giorni fà, ho continui stimoli ad evacuare (circa 15 volte nell'arco della giornata). Sebbene, nella maggior parte delle volte, la quantità delle feci è veramente scarsa (e comunque liquide).
Tutto questo mi crea enorme disagio perchè ogni volta che ho lo stimolo per emettere aria devo correre in bagno.
Vi chiedo, fa parte del normale decorso post operatorio o tutto ciò è da considerarsi anomalo?
Vi ringrazio in anticipo per le eventuali Vostre risposte.
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Gentile utente,
un'alterazione dell' evacuazione deve essere messa in conto dopo intervento di resezione colica. Dovrebbe, però, parlarne con il chirurgo o un gastroenterologo per gli opportuni correttivi. Potrebbe, comunque, assumere delle fibre tipo psyllium per dare più massa e consistenza alle feci.
Cordialmente
un'alterazione dell' evacuazione deve essere messa in conto dopo intervento di resezione colica. Dovrebbe, però, parlarne con il chirurgo o un gastroenterologo per gli opportuni correttivi. Potrebbe, comunque, assumere delle fibre tipo psyllium per dare più massa e consistenza alle feci.
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Dottore, la ringrazio vivamente per la sua cortese risposta.
Attualmente nella mia dieta le fibre sono pressochè assenti (eccetto carote e zucchine lesse) . Questo a seguito delle indicazioni, evitare fibre per le prime due settimane, datemi dai medici al momento delle dimissioni dall'ospedale.
Secondo Lei, è questo un sintomo di infiammazione in atto? dopo quanto dall'intervento si può ritenere riuscita l'emicolectomia?
Cordiali saluti
Attualmente nella mia dieta le fibre sono pressochè assenti (eccetto carote e zucchine lesse) . Questo a seguito delle indicazioni, evitare fibre per le prime due settimane, datemi dai medici al momento delle dimissioni dall'ospedale.
Secondo Lei, è questo un sintomo di infiammazione in atto? dopo quanto dall'intervento si può ritenere riuscita l'emicolectomia?
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.3k visite dal 16/06/2012.
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