Fortissimi dolori al petto - scapole
Gentili medici,
in seguito a dei dolori molto forti al petto che mi venivano in modo del tutto inaspettati, siccome era coinvolto anche lo stomaco (avvertivo come una "strizza", una morsa alla bocca dello stomaco) mi sono rivolto al gastroenterologo.
Le indagini effettuate sotto consiglio dello specialista sono state queste:
esame cardiologico
ecografia addome completo
ecografia anse intestinali
gastroscopia
alla fine di tutto questo iter diagnostico, quello che è venuto fuori è che ho dei calcoli alla cistifellea. il medico non ritiene però che i miei dolori siano imputabili a questo. dalla gastroscopia non è risultato niente a parte una piccola ernia iatale da scivolamento.
pertanto il medico mi ha assegnato una cura a base di smasmomen psicosomatico, ritenendo che i miei dolori fossero dovuto all'ansia somatizzata.
oggi però ho avuto di nuovo questo problema, fastidiosissimo, nonostante la cura. non so davvero come gestire questa cosa perché è davvero fastidiosa e invalidante.
il dolore mi viene dal nulla, non riesco a capire se legato al cibo o meno (a volte mi è venuto MENTRE mangiavo, a volte subito dopo, a volte - come oggi - tre ore dopo).
descriverei la sensazione così: il dolore arriva al petto, sembra muscolare, si irradia lungo tutto il pettorale soprattutto destro. non riesco a farlo passare né stando piegato né stando in piedi. lo stomaco viene avvolto da una sorta di morsa, come se qualcuno lo tenesse in pugno stringendo. si irradia anche alle scapole. a volte mi passa prendendo dello spasmex, quando non mi passa con le pillole sono costretto a mettermi due dita in gola e vomitare. allora dopo un po' sto meglio.
avete idea di che tipo di controlli dovrei fare, in che direzione dovrei indagare per capire che cos'ho che non va? oggi avevo mangiato leggerissimo, pasta fredda in bianco con pomodoro e foglie di rucola. una ottantina di grammi di pasta praticamente scondita! cosa può essere?
grazie a chi vorrà aiutarmi.
in seguito a dei dolori molto forti al petto che mi venivano in modo del tutto inaspettati, siccome era coinvolto anche lo stomaco (avvertivo come una "strizza", una morsa alla bocca dello stomaco) mi sono rivolto al gastroenterologo.
Le indagini effettuate sotto consiglio dello specialista sono state queste:
esame cardiologico
ecografia addome completo
ecografia anse intestinali
gastroscopia
alla fine di tutto questo iter diagnostico, quello che è venuto fuori è che ho dei calcoli alla cistifellea. il medico non ritiene però che i miei dolori siano imputabili a questo. dalla gastroscopia non è risultato niente a parte una piccola ernia iatale da scivolamento.
pertanto il medico mi ha assegnato una cura a base di smasmomen psicosomatico, ritenendo che i miei dolori fossero dovuto all'ansia somatizzata.
oggi però ho avuto di nuovo questo problema, fastidiosissimo, nonostante la cura. non so davvero come gestire questa cosa perché è davvero fastidiosa e invalidante.
il dolore mi viene dal nulla, non riesco a capire se legato al cibo o meno (a volte mi è venuto MENTRE mangiavo, a volte subito dopo, a volte - come oggi - tre ore dopo).
descriverei la sensazione così: il dolore arriva al petto, sembra muscolare, si irradia lungo tutto il pettorale soprattutto destro. non riesco a farlo passare né stando piegato né stando in piedi. lo stomaco viene avvolto da una sorta di morsa, come se qualcuno lo tenesse in pugno stringendo. si irradia anche alle scapole. a volte mi passa prendendo dello spasmex, quando non mi passa con le pillole sono costretto a mettermi due dita in gola e vomitare. allora dopo un po' sto meglio.
avete idea di che tipo di controlli dovrei fare, in che direzione dovrei indagare per capire che cos'ho che non va? oggi avevo mangiato leggerissimo, pasta fredda in bianco con pomodoro e foglie di rucola. una ottantina di grammi di pasta praticamente scondita! cosa può essere?
grazie a chi vorrà aiutarmi.
[#1]
Gentile utente,
Le sconsiglio di autoprovocarsi il vomito, potrebbe essere dannoso per l'esofago.
Avendo un'ernia iatale deve curare il reflusso e le algie epigastriche legate all'ernia.
La terapia è fatta di procinetici, PPI, antispastici.
Saluti
Le sconsiglio di autoprovocarsi il vomito, potrebbe essere dannoso per l'esofago.
Avendo un'ernia iatale deve curare il reflusso e le algie epigastriche legate all'ernia.
La terapia è fatta di procinetici, PPI, antispastici.
Saluti
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 13/06/2012.
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