Reflusso gastro esofageo e terapia insoddisfacente?
Buonasera, vi disturbo per richiedere un gradito quanto necessario parere.
Dopo aver eseguito una gastroscopia in data 15/05/2012 mi è stata diagnosticata una esofagite e duodenite imputate a reflusso gastroesofageo per cardias ipotonico.
La terapia prevede Pantoprazolo 40mg al mattino mezzora prima di colazione
e noremifa dopo i pasti e prima di andare a letto per tre mesi. In più ovviamente è richiesta l'aderenza ad una serie di regole alimentari e comportamentali per minimizzare il reflusso.
Dopo il sollievo iniziale (avevo dolore retrosternale, pirosi, eruttazioni, sensazioni di gonfiore, fastidiosissime manifestazioni di tachicardia e qualità del sonno scadente visto che praticamente dormivo pochissimo ed in posizioni per me molto scomode) la situazione non solo si è stabilizzata ma mi sembra essere lievemente peggiorata. Dopo mangiato avverto una spiccata difficoltà a deglutire che persiste per molte ore (fino al pasto successivo) ed è solo appena mitigata dal bere un po' di acqua. Tale sensazione l'ho avvertita soltanto pochissime volte prima di effettuare la gastroscopia.
In soldoni, quello che volevo chiedervi è
Come faccio a capire se la terapia che sto seguendo è efficace oppure è il momento di scomodare il mio medico curante?
Le regole alimentari poi, sembrano così chiare, ma poi lasciano sempre qualche dubbio... la pasta si può mangiare? sì,ma... i legumi si possono mangiare? sì ma...
è possibile avere (non certo una dieta per carità), ma un esempio di pasto base per chi si trova in una condizione come la mia?
Un'ultima cosa da quando ho iniziato la terapia avverto un bruciore agli adduttori e doloretti articolari sparsi qua e là, lato dx e lato sx del corpo senza distinzione e con poca uniformità.
ho ricercato tra gli effetti collaterali degli IPP qualcosa che avesse attinenza con questi miei disturbi e alla fine qualcosa ho trovato. In tutta franchezza non riesco però a credere che si tratti di eventi avversi dovuti al farmaco. Voi che ne dite?
Vi anticipo, ma lo avrete sicuramente capito leggendo tra le righe, che sono persona ansiosa e non attraverso per nulla un momento sereno.
Confido in una vs risposta chiara e stimolante
Vi chiedo perdono per la verbosità
Buon lavoro
Dopo aver eseguito una gastroscopia in data 15/05/2012 mi è stata diagnosticata una esofagite e duodenite imputate a reflusso gastroesofageo per cardias ipotonico.
La terapia prevede Pantoprazolo 40mg al mattino mezzora prima di colazione
e noremifa dopo i pasti e prima di andare a letto per tre mesi. In più ovviamente è richiesta l'aderenza ad una serie di regole alimentari e comportamentali per minimizzare il reflusso.
Dopo il sollievo iniziale (avevo dolore retrosternale, pirosi, eruttazioni, sensazioni di gonfiore, fastidiosissime manifestazioni di tachicardia e qualità del sonno scadente visto che praticamente dormivo pochissimo ed in posizioni per me molto scomode) la situazione non solo si è stabilizzata ma mi sembra essere lievemente peggiorata. Dopo mangiato avverto una spiccata difficoltà a deglutire che persiste per molte ore (fino al pasto successivo) ed è solo appena mitigata dal bere un po' di acqua. Tale sensazione l'ho avvertita soltanto pochissime volte prima di effettuare la gastroscopia.
In soldoni, quello che volevo chiedervi è
Come faccio a capire se la terapia che sto seguendo è efficace oppure è il momento di scomodare il mio medico curante?
Le regole alimentari poi, sembrano così chiare, ma poi lasciano sempre qualche dubbio... la pasta si può mangiare? sì,ma... i legumi si possono mangiare? sì ma...
è possibile avere (non certo una dieta per carità), ma un esempio di pasto base per chi si trova in una condizione come la mia?
Un'ultima cosa da quando ho iniziato la terapia avverto un bruciore agli adduttori e doloretti articolari sparsi qua e là, lato dx e lato sx del corpo senza distinzione e con poca uniformità.
ho ricercato tra gli effetti collaterali degli IPP qualcosa che avesse attinenza con questi miei disturbi e alla fine qualcosa ho trovato. In tutta franchezza non riesco però a credere che si tratti di eventi avversi dovuti al farmaco. Voi che ne dite?
Vi anticipo, ma lo avrete sicuramente capito leggendo tra le righe, che sono persona ansiosa e non attraverso per nulla un momento sereno.
Confido in una vs risposta chiara e stimolante
Vi chiedo perdono per la verbosità
Buon lavoro
[#1]
Gentile utente,
La terapia è appropriata, e importante sapere però se sta assumendo anche dei procinetici ?
Le allego, per sua utilità, un articolo di riferimento sulla corretta alimentazione nel reflusso:
https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/787-il-reflusso-gastro-esofageo-a-tavola.html
A presto
La terapia è appropriata, e importante sapere però se sta assumendo anche dei procinetici ?
Le allego, per sua utilità, un articolo di riferimento sulla corretta alimentazione nel reflusso:
https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/787-il-reflusso-gastro-esofageo-a-tavola.html
A presto
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Mille Grazie Dott. Cosentino
per la sua celerità e per la lettura che mi ha consigliato e che mi ha davvero chiarito tanti tanti dubbi!
Non sto assumendo procinetici.
Ho massima fiducia nel medico che mi ha prescritto la terapia anche se ancora non riesco a giudicarla soddisfacente.
Mi permetto di supporre che lei mi consiglierà di avere ancora un po' di pazienza, al momento però mi sento piuttosto sconfortato, in particolare per quella difficoltà a deglutire della quale le parlavo nel consulto.
Pensi che al mattino ritrovo nella saliva (mi perdoni per il particolare poco piacevole) ancora residui di sciroppino! Ci sta questo intoppo nel mio percorso terapeutico?
E ancora i dolori/bruciori ai quali accennavo sono riferibili alla terapia o sono piuttosto attribuibili al mio stato ansioso oppure a vizi posturali assunti quando il reflusso si è fatto spazio prepotentemente nella mia vita?
Ancora mille grazie in anticipo per la sua disponibilità
per la sua celerità e per la lettura che mi ha consigliato e che mi ha davvero chiarito tanti tanti dubbi!
Non sto assumendo procinetici.
Ho massima fiducia nel medico che mi ha prescritto la terapia anche se ancora non riesco a giudicarla soddisfacente.
Mi permetto di supporre che lei mi consiglierà di avere ancora un po' di pazienza, al momento però mi sento piuttosto sconfortato, in particolare per quella difficoltà a deglutire della quale le parlavo nel consulto.
Pensi che al mattino ritrovo nella saliva (mi perdoni per il particolare poco piacevole) ancora residui di sciroppino! Ci sta questo intoppo nel mio percorso terapeutico?
E ancora i dolori/bruciori ai quali accennavo sono riferibili alla terapia o sono piuttosto attribuibili al mio stato ansioso oppure a vizi posturali assunti quando il reflusso si è fatto spazio prepotentemente nella mia vita?
Ancora mille grazie in anticipo per la sua disponibilità
[#6]
Il reflusso è una patologia ben determinata e legata a situazioni anatomiche e funzionali. Una eventuale duodenite può anche essere associata. Il domperidone può essere utile.
Cosa intende per "sintomi neuropatici" ?
Cordialmente
Cosa intende per "sintomi neuropatici" ?
Cordialmente
[#7]
Utente
Quelli a cui accennavo nel primo consulto e manifestatisi subito dopo l'inizio della terapia con IPP.
In particolare accuso bruciore agli adduttori delle cosce, più raramente alle braccia, dolori ossei o articolari alle dita delle mani o dei piedi. talvolta a dx talvolta a sx.
Ancora molte grazie per l'attenzione dedicatami.
In particolare accuso bruciore agli adduttori delle cosce, più raramente alle braccia, dolori ossei o articolari alle dita delle mani o dei piedi. talvolta a dx talvolta a sx.
Ancora molte grazie per l'attenzione dedicatami.
[#8]
Utente
Salve Dott.
su suo consiglio ho introdotto il Domperidone nella mia terapia da quasi un mese ormai.
i miglioramenti ci sono stati ma purtroppo sono lievi.
ho ancora quella sensazione di non riuscire a deglutire.
ciò mi succede solo con la saliva. non ho problemi effettivi con cibi o liquidi.
è possibile che l'IPP in uso (pantoprazolo) non controlli adeguatamente la mia secrezione acida?
Mille grazie per la risposta (eventuale).
su suo consiglio ho introdotto il Domperidone nella mia terapia da quasi un mese ormai.
i miglioramenti ci sono stati ma purtroppo sono lievi.
ho ancora quella sensazione di non riuscire a deglutire.
ciò mi succede solo con la saliva. non ho problemi effettivi con cibi o liquidi.
è possibile che l'IPP in uso (pantoprazolo) non controlli adeguatamente la mia secrezione acida?
Mille grazie per la risposta (eventuale).
[#11]
Penso più ad un bolo faringeo ( nodo alla gola).
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1459-il-nodo-alla-gola.html
Cordialmente
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1459-il-nodo-alla-gola.html
Cordialmente
[#12]
Utente
Salve dottore,
ho quasi completato il mio percorso terapeutico tra qualche difficoltà
e un po' di scoraggiamento.
Volevo ora chiederle due cose.
durante questo periodo non ho mai smesso di praticare calcio a 5
(amatoriale) 3 o 4 volte alla settimana e non penso di aver fatto bene al mio stomaco.
1) Però senza sport non so stare. come posso fare per curare il mio disagio senza rinunciare al mio sport preferito (se è possibile)?
2) Il periodo di tre mesi di terapia prescrittomi terminerà a ridosso di ferragosto,
il mio medico di riferimento è già in ferie, ed il mio medico di base già mi ha suggerito di sospendere tutti i farmaci alla scadenza. Io però non penso di essere pronto a ciò.
Secondo lei cosa dovrei fare una volta terminata la mia terapia (40mg di pantoprazolo e 2 bustine di Noremifa/die)?
Mille grazie in anticipo per la consueta attenzione dedicatami
ho quasi completato il mio percorso terapeutico tra qualche difficoltà
e un po' di scoraggiamento.
Volevo ora chiederle due cose.
durante questo periodo non ho mai smesso di praticare calcio a 5
(amatoriale) 3 o 4 volte alla settimana e non penso di aver fatto bene al mio stomaco.
1) Però senza sport non so stare. come posso fare per curare il mio disagio senza rinunciare al mio sport preferito (se è possibile)?
2) Il periodo di tre mesi di terapia prescrittomi terminerà a ridosso di ferragosto,
il mio medico di riferimento è già in ferie, ed il mio medico di base già mi ha suggerito di sospendere tutti i farmaci alla scadenza. Io però non penso di essere pronto a ciò.
Secondo lei cosa dovrei fare una volta terminata la mia terapia (40mg di pantoprazolo e 2 bustine di Noremifa/die)?
Mille grazie in anticipo per la consueta attenzione dedicatami
[#13]
Utente
Salve dottore,
ho quasi completato il mio percorso terapeutico tra qualche difficoltà
e un po' di scoraggiamento.
Volevo ora chiederle due cose.
durante questo periodo non ho mai smesso di praticare calcio a 5
(amatoriale) 3 o 4 volte alla settimana e non penso di aver fatto bene al mio stomaco.
1) Però senza sport non so stare. come posso fare per curare il mio disagio senza rinunciare al mio sport preferito (se è possibile)?
2) Il periodo di tre mesi di terapia prescrittomi terminerà a ridosso di ferragosto,
il mio medico di riferimento è già in ferie, ed il mio medico di base già mi ha suggerito di sospendere tutti i farmaci alla scadenza. Io però non penso di essere pronto a ciò.
Secondo lei cosa dovrei fare una volta terminata la mia terapia (40mg di pantoprazolo e 2 bustine di Noremifa/die)?
Mille grazie in anticipo per la consueta attenzione dedicatami
ho quasi completato il mio percorso terapeutico tra qualche difficoltà
e un po' di scoraggiamento.
Volevo ora chiederle due cose.
durante questo periodo non ho mai smesso di praticare calcio a 5
(amatoriale) 3 o 4 volte alla settimana e non penso di aver fatto bene al mio stomaco.
1) Però senza sport non so stare. come posso fare per curare il mio disagio senza rinunciare al mio sport preferito (se è possibile)?
2) Il periodo di tre mesi di terapia prescrittomi terminerà a ridosso di ferragosto,
il mio medico di riferimento è già in ferie, ed il mio medico di base già mi ha suggerito di sospendere tutti i farmaci alla scadenza. Io però non penso di essere pronto a ciò.
Secondo lei cosa dovrei fare una volta terminata la mia terapia (40mg di pantoprazolo e 2 bustine di Noremifa/die)?
Mille grazie in anticipo per la consueta attenzione dedicatami
[#22]
Utente
Buongiorno dottore,
dopo 3 mesi con Pantoprazolo 40mg e 3 settimane di Pantoprazolo 20 mg da due giorni ho cominciato a controllare il reflusso con il solo noremifa come da indicazione del gastroenterologo. Già oggi però subito dopo colazione ho iniziato ad avvertire fastidio al centro dell'addome in zona duodeno. La cosa mi ha subito tolto fiducia. Cosa devo fare? resistere ed insistere col noremifa? è necessario procedere ad un'altra gastroscopia per verificare lo stato delle cose? devo fare altro tipo di accertamenti? le premetto che la mia alimentazione in questi mesi ha previsto esclusivamente pasta in bianco, carne ai ferri, frutta e verdure in quantità. Mille grazie in anticipo per la consueta cortesia
dopo 3 mesi con Pantoprazolo 40mg e 3 settimane di Pantoprazolo 20 mg da due giorni ho cominciato a controllare il reflusso con il solo noremifa come da indicazione del gastroenterologo. Già oggi però subito dopo colazione ho iniziato ad avvertire fastidio al centro dell'addome in zona duodeno. La cosa mi ha subito tolto fiducia. Cosa devo fare? resistere ed insistere col noremifa? è necessario procedere ad un'altra gastroscopia per verificare lo stato delle cose? devo fare altro tipo di accertamenti? le premetto che la mia alimentazione in questi mesi ha previsto esclusivamente pasta in bianco, carne ai ferri, frutta e verdure in quantità. Mille grazie in anticipo per la consueta cortesia
[#25]
Utente
Mille grazie dottore.
solo due domande.
Mi suggerisce per cortesia un uso ottimale del Noremifa? Quando devo prenderlo e quanto posso prenderne ora che non c'è l'antisecretivo? prima ne prendevo una bustina dopo pranzo ed una prima di coricarmi.
Qualora dovessi far ricorso all'antisecretivo devo prenderne dose piena o dimezzata?
solo due domande.
Mi suggerisce per cortesia un uso ottimale del Noremifa? Quando devo prenderlo e quanto posso prenderne ora che non c'è l'antisecretivo? prima ne prendevo una bustina dopo pranzo ed una prima di coricarmi.
Qualora dovessi far ricorso all'antisecretivo devo prenderne dose piena o dimezzata?
[#27]
Utente
Salve dottore,
a parte qualche piccolo fastidio addominale comunque sopportabile pare che con il solo antiacido e un po' di attenzione stia riuscendo a gestire la situazione. Proprio in proposito di quel fastidio addominale, vorrei togliermi un ultimo cruccio del quale mi vergogno non poco.
Quando feci la gastroscopia nel mese di maggio mi venne asportato "un minuto polipo sessile" (così recita il referto senza specificare la posizione). Tale polipo mi venne consegnato dopo la gastroscopia e mi venne raccomandato di portarlo al laboratorio anatomo-patologico per la biopsia. Soltanto che io, solo e stordito dalla sedazione cosciente, andai in completo blackout per una decina di minuti, mi assopii su una sedia in astanteria e me ne ritornai a casa salvo ritrovarmi a casa nel borsello diversi giorni dopo il polipo.
Mi confortai col pensiero delle parole dell'endoscopista quelle poi le ricordai che aveva detto "è un polipetto tranquillo di natura infiammatoria" o cose del genere e lo gettai.
Ora però il pensiero di questa mia cattiva gestione della cosa mi dà un po' d'ansia. Secondo lei è il caso di ripetere la gastroscopia?
Mille grazie ancora e mi scusi
a parte qualche piccolo fastidio addominale comunque sopportabile pare che con il solo antiacido e un po' di attenzione stia riuscendo a gestire la situazione. Proprio in proposito di quel fastidio addominale, vorrei togliermi un ultimo cruccio del quale mi vergogno non poco.
Quando feci la gastroscopia nel mese di maggio mi venne asportato "un minuto polipo sessile" (così recita il referto senza specificare la posizione). Tale polipo mi venne consegnato dopo la gastroscopia e mi venne raccomandato di portarlo al laboratorio anatomo-patologico per la biopsia. Soltanto che io, solo e stordito dalla sedazione cosciente, andai in completo blackout per una decina di minuti, mi assopii su una sedia in astanteria e me ne ritornai a casa salvo ritrovarmi a casa nel borsello diversi giorni dopo il polipo.
Mi confortai col pensiero delle parole dell'endoscopista quelle poi le ricordai che aveva detto "è un polipetto tranquillo di natura infiammatoria" o cose del genere e lo gettai.
Ora però il pensiero di questa mia cattiva gestione della cosa mi dà un po' d'ansia. Secondo lei è il caso di ripetere la gastroscopia?
Mille grazie ancora e mi scusi
[#28]
Assolutamente niente gastroscopia.
Si tranquillizzi in quanto si trattava di un polipo infiammatorio che, spesso, non asportiamo neppure in quanto è ben chiara la natura di tali formazioni.
Saluti
Si tranquillizzi in quanto si trattava di un polipo infiammatorio che, spesso, non asportiamo neppure in quanto è ben chiara la natura di tali formazioni.
Saluti
[#31]
Utente
Bene questo mi tranquillizza un po' di più anche se tutto è affidato alla mia memoria degli attimi immediatamente successivi alla gastroscopia in cui non ero proprio presente a me stesso.
Il fastido addominale a cui faccio riferimento è un "doloretto" certamente sopportabile al centro dell'addome 10-15 cm al di sotto dello sterno.
Il fastido addominale a cui faccio riferimento è un "doloretto" certamente sopportabile al centro dell'addome 10-15 cm al di sotto dello sterno.
[#36]
Significa che lo stomaco si svuota lentamente e ciò provoca distensione delle pareti con conseguenti palpitazioni o tachicardia. Gli antiacidi, se sovra utilizzati, possono ovviamente determinare degli effetti collaterali tipici del prodotto utilizzato. Quelli, per esempio, a base di allumino possono determinare stipsi o ostruzione intestinale. E così via.
Saluti
Saluti
[#39]
Utente
Salve dottore,
non sto facendo più uso di IPP e sto utilizzando Noremifa alla bisogna (prevalentemente prima di coricarmi).
Non va molto male se si eccettua un po' di dolore al centro dell'addome di cui già le ho parlato, digesione notturna laboriosa e rumorosa, una sensazione di bolo faringeo e palpitazioni dopo aver assunto alcuni cibi (in particolare latte, biscotti secchi e pane).
Mi piacerebbe ritornare alle condizioni in cui ero prima che si scatenasse questa situazione. non riesco ancora a capire se sarà mai possibile o dovrò convivere sempre con qualche fastidio di fondo?
Come dovrei proseguire ora dottore?
Mille Grazie & Buona giornata
non sto facendo più uso di IPP e sto utilizzando Noremifa alla bisogna (prevalentemente prima di coricarmi).
Non va molto male se si eccettua un po' di dolore al centro dell'addome di cui già le ho parlato, digesione notturna laboriosa e rumorosa, una sensazione di bolo faringeo e palpitazioni dopo aver assunto alcuni cibi (in particolare latte, biscotti secchi e pane).
Mi piacerebbe ritornare alle condizioni in cui ero prima che si scatenasse questa situazione. non riesco ancora a capire se sarà mai possibile o dovrò convivere sempre con qualche fastidio di fondo?
Come dovrei proseguire ora dottore?
Mille Grazie & Buona giornata
[#43]
Utente
Buongiorno dottore,
sono passati ormai due mesi dall'ultima volta che l'ho contattata.
Purtroppo, sebbene abbia ormai imparato a gestire la situazione, non mi sento granchè meglio. Dopo un mese di sospensione ho ricominciato ad assumere levosulpiride 25mg x3 volte al dì prima dei pasti principali dalla scorsa settimana.
Il sintomo che mi inquieta di più è sempre quel dolore al centro dell'addome di cui le parlavo l'ultima volta. Sebbene non sia aumentato di intensità non è mai scomparso. è un compagno costante lungo l'arco della giornata. Non lo avverto mentre faccio sport e durante la notte non è tale da tenermi sveglio, però nel resto della giornata non manca mai.
Ora mi chiedevo, alla luce del mio cruccio circa il minuto polipo sessile che non ho mai fatto analizzare e di questo doloretto che non mi dà tregua, è opportuno pensare ad un'altra gastroscopia od altro esame opportuno? Le anticipo che ad inizio ottobre ho fatto visita gastroenterologica che non mi ha soddisfatto perchè solo anamnestica, senza una visita sensa una palpazione e con la costante sensazione che si stessero sottovalutando i sintomi che illustravo. Mille grazie in ogni caso per l'attenzione mostratami.
sono passati ormai due mesi dall'ultima volta che l'ho contattata.
Purtroppo, sebbene abbia ormai imparato a gestire la situazione, non mi sento granchè meglio. Dopo un mese di sospensione ho ricominciato ad assumere levosulpiride 25mg x3 volte al dì prima dei pasti principali dalla scorsa settimana.
Il sintomo che mi inquieta di più è sempre quel dolore al centro dell'addome di cui le parlavo l'ultima volta. Sebbene non sia aumentato di intensità non è mai scomparso. è un compagno costante lungo l'arco della giornata. Non lo avverto mentre faccio sport e durante la notte non è tale da tenermi sveglio, però nel resto della giornata non manca mai.
Ora mi chiedevo, alla luce del mio cruccio circa il minuto polipo sessile che non ho mai fatto analizzare e di questo doloretto che non mi dà tregua, è opportuno pensare ad un'altra gastroscopia od altro esame opportuno? Le anticipo che ad inizio ottobre ho fatto visita gastroenterologica che non mi ha soddisfatto perchè solo anamnestica, senza una visita sensa una palpazione e con la costante sensazione che si stessero sottovalutando i sintomi che illustravo. Mille grazie in ogni caso per l'attenzione mostratami.
[#47]
Utente
Buongiorno,
riapro questo vecchio post per aggiornare su recenti sviluppi che francamente un po' mi preoccupano. Su consiglio del gastroenterologo ho ripreso terapia con 20 mg di Pantoprazolo per un mese e Riopan all'occorrenza dopo il risvegliarsi di alcuni sintomi tipici (disturbi digestivi) e atipici (fastidio retrosternale e dietro le spalle) del reflusso. La situazione è certamente migliorata a livello sintomatico.
Tuttavia da qualche giorno al risveglio ritrovo tracce di sangue vivo nella saliva, che ho verificato non è di natura nè gengivale nè nasale. Durante il resto della giornata non c'è questo tipo di situazione, quindi ho pensato che potesse dipendere dal decubito.
Preciso che trovo tracce di sangue talvolta recentemente anche nelle feci, ma qui ritenevo la situazione molto più spiegabile visto che da un bel po' produco feci dure e voluminose.
Volevo sapere in attesa dell'incontro col gastroenterologo che è fissato ad aprile, quale iter diagnostico intraprendere (ripetere la gastro - l'ultima l'ho fatta a maggio?) se devo modificare qualcosa nella terapia. Preciso inoltre, ma non so se può essere rilevante che poco tempo fa, pochi giorni prima che si verificasse l'inquietante sintomo del sangue nella saliva ho assunto per una settimana circa dell'aspirina per combattere i sintomi dell'influenza.
Attendo vs notizie
Buona giornata e tanti saluti
riapro questo vecchio post per aggiornare su recenti sviluppi che francamente un po' mi preoccupano. Su consiglio del gastroenterologo ho ripreso terapia con 20 mg di Pantoprazolo per un mese e Riopan all'occorrenza dopo il risvegliarsi di alcuni sintomi tipici (disturbi digestivi) e atipici (fastidio retrosternale e dietro le spalle) del reflusso. La situazione è certamente migliorata a livello sintomatico.
Tuttavia da qualche giorno al risveglio ritrovo tracce di sangue vivo nella saliva, che ho verificato non è di natura nè gengivale nè nasale. Durante il resto della giornata non c'è questo tipo di situazione, quindi ho pensato che potesse dipendere dal decubito.
Preciso che trovo tracce di sangue talvolta recentemente anche nelle feci, ma qui ritenevo la situazione molto più spiegabile visto che da un bel po' produco feci dure e voluminose.
Volevo sapere in attesa dell'incontro col gastroenterologo che è fissato ad aprile, quale iter diagnostico intraprendere (ripetere la gastro - l'ultima l'ho fatta a maggio?) se devo modificare qualcosa nella terapia. Preciso inoltre, ma non so se può essere rilevante che poco tempo fa, pochi giorni prima che si verificasse l'inquietante sintomo del sangue nella saliva ho assunto per una settimana circa dell'aspirina per combattere i sintomi dell'influenza.
Attendo vs notizie
Buona giornata e tanti saluti
[#51]
Utente
Salve,
in questi ultimi due mesi sono stato benino, ma ho assunto per almeno un mese 20mg di pantoprazolo prima di coricarmi. Ora nonostante stia continuando ad assumerlo non mi sento più granchè bene: avverto spesso acidità nella faringe, un po' di oppressione retrosternale. Insomma sono quasi tornato ad un anno fa: sono obiettivamente meno dolorante rispetto ad allora, ma allora non assumevo alcuna terapia. In più ho spesso gli occhi secchi, le unghie fragili e frequenti mal di testa, fenomeni che non so se sono legati ai miei problemi digestivi. Mi sento piuttosto scoraggiato e non so come proseguire. Cosa dovrei fare? è opportuna una seconda gastroscopia a distanza di un anno soprattutto alla luce del minuto polipo sessile del corpo gastrico che mi è stato asportato ma che incautamente non ho fatto analizzare?
in questi ultimi due mesi sono stato benino, ma ho assunto per almeno un mese 20mg di pantoprazolo prima di coricarmi. Ora nonostante stia continuando ad assumerlo non mi sento più granchè bene: avverto spesso acidità nella faringe, un po' di oppressione retrosternale. Insomma sono quasi tornato ad un anno fa: sono obiettivamente meno dolorante rispetto ad allora, ma allora non assumevo alcuna terapia. In più ho spesso gli occhi secchi, le unghie fragili e frequenti mal di testa, fenomeni che non so se sono legati ai miei problemi digestivi. Mi sento piuttosto scoraggiato e non so come proseguire. Cosa dovrei fare? è opportuna una seconda gastroscopia a distanza di un anno soprattutto alla luce del minuto polipo sessile del corpo gastrico che mi è stato asportato ma che incautamente non ho fatto analizzare?
[#54]
Utente
La ringrazio dottore per la consueta cortesia e celerità. Tuttavia sono abbastanza preoccupato in virtù del fatto che lo scorso anno pesavo 94 kg (troppi lo so) ora però ne peso 82. Basta il cambiamento delle abitudini alimentari per giustificare questo calo ponderale? Ogni volta che incontro qualcuno sentirsi dire "ma come sei dimagrito - ma stai bene?" mi destabilizza.
Questo consulto ha ricevuto 57 risposte e 73.7k visite dal 13/06/2012.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.