Ipp terapia a lunga durata

BUONGIORNO,
SONO AFFETTO DA MRGE DAL 2008 CIOE' 4 ANNI...E' TRE ANNI CHE PRENDO CONTINUAMENTE NEXIUM 20 MG MA AVEVO INTENZIONE DI INTERROMPERE LA TERAPIA O CMQ DIMINUIRE LA DOSE E QUINDI MI SONO RIVOLTO AD UN GASTROENTEROLOGO...LUI MI HA CONSIGLIATO DI CONTINUARE
A PRENDERE GLI IPP PER TUTTA LA VITA IN MODO DA PREVENIRE COMPLICAZIONI DEL REFFLUSSO ACIDO...PERO' IO PERSONALMENTE SONO SPAVENTATO DALL'IDEA DI DOVER ASSUMERE NEXIUM PER ALTRI 30-40 ANNI VISTO CHE HO DA POCO FATTO 28 ANNI!
VOLEVO SAPERE COSE NE PENSATE VOI DELLE TERAPIE A VITA CON IPP.
GRAZIE
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Gentile utente,
i PPI nel lungo periodo sono ben tollerati,
ma sono pur possibili fasi di benessere nella MRGE in cui è possibile non assumerli,
visto che comunque abbassando il pH gastrico diminuiscono le capacità digestive.

E' utile seguire norme antireflusso.

Anche il modo in cui si mangia è importante.
In generale, è meglio mangiare cibi ricchi di fibre e proteine.

Ecco alcune regole alimentari che è bene seguire:
-evitare i pasti abbondanti;
-mangiare poco e spesso. Mangiare lentamente;
-eliminare fritti, condimenti e salse;
-ridurre il consumo di aglio, cipolla, menta, anice, caffè e tè;
-ed evitare di mangiare cibi acidi o speziati;

Ecco alcune regole comportamentali che è bene seguire:
-aspettare almeno tre o quattro ore prima di coricarsi dopo aver mangiato. Consumare cene leggere.
-evitare di indossare vestiti scomodi o troppo stretti in vita. I vestiti stretti, specie sulla vita, aumentano la pressione sull'addome.
-evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti. Dopo aver mangiato bisogna aspettare almeno tre o quattro ore prima di andare a dormire.
-evitare di compiere sforzi fisici a stomaco pieno. È meglio aspettare due o tre ore dopo aver mangiato prima di compiere attività fisica. Subito dopo mangiato è bene anche evitare movimenti bruschi e improvvisi (per esempio piegarsi per raccogliere qualcosa);
-elevare la spalliera del letto di circa 10 cm: aiuta a mantenere l'esofago in posizione verticale anche quando si è sdraiati e impedisce la risalita di materiale acido dallo stomaco. È meglio non usare pile di cuscini perché potrebbero avere l'effetto opposto e aumentare la pressione sull'addome;
-evitare l'uso di farmaci che possono favorire il reflusso. Esistono alcuni farmaci che possono causare il reflusso (per esempio: nitrati, teofillina, calciontagonisti, banzodiazepine, dopamina, FANS, tetracicline);
-smettere di fumare. Il fumo fa male alla salute in generale. In più, la nicotina delle sigarette fa rilasciare la valvola che si trova tra stomaco ed esofago e causa il reflusso;
-tenere sotto controllo il peso o ridurre il sovrappeso. I chili di troppo aumentano la pressione nell'addome e possono favorire il reflusso.

Inizi con questi accorgimenti e vedrà che comincerà ad andar meglio.

Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente
buongiorno dottore,
io questi accorgimenti li attuo gia' tutti,tranne le mie 4-5 sigarette al giorno :-)
cmq dalla sua risposta comprendo che la terapia a vita con degli ipp non e' pericolosa giusto?
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Giusto.
[#4]
Utente
Utente
scusi non mi e' chiara una cosa: se gli ipp diminuiscono le capacita' digestive,vuol dire che prendendoli per sempre avro' cmq difficolta' a digerire? quindi se in teoria non li prendessi avrei una digestione migliore giusto?
il mio dosaggio e' di 20 mg,non credo sia un dosaggio alto...quindi non penso che la differenza di digestione sia molto diversa giusto?

ringrazio anticipatamente
[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Sicuramente 20 mg rendono meno "ipoacido" lo stomaco rispetto a 40 mg.

Ma l'equilibrio delle dosi va ricercato "sul paziente"da parte del suo curante.

Cordialmente
Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto