Dispepsia, gonfiore
Gentili dottori.
Sono un ragazzo di 22 anni e da una decina di mesi soffro di sintomi quali gonfiore, nausea, eruttazioni frequenti, sensazione di gusto acido alla deglutizione, bruciore di stomaco,stipsi e malessere generale. I sintomi vanno ad intermittenza, ci sono periodi in cui sto "abbastanza bene" (tuttavia mai al 100%) e altri in cui per una settimana mi riesce difficile addirittura correre o studiare. Mi viene costantemente ripetuto dai miei parenti che si tratta di stress e ansia, effettivamente sono abbastanza ansioso (e anche un po' ipocondriaco) soprattutto in periodo di esami. Tuttavia se per un giorno sto bene il giorno dopo posso svegliarmi con molta nausea ed eruttazioni, nonostante non fosse successo niente di "scatenante".
Sottolineo che studio medicina e che sono ai primi anni per cui conosco molte patologie senza però avere le conoscenze necessarie per riconoscerle, e credo che questo mi faccia preoccupare più del dovuto. Vorrei anche sottolineare che, forse a causa della mia emetofobia (non grave), i sintomi sopra descritti si sono presentati molto più frequentemente dopo una sindrome influenzale con febbre alta in cui ho vomitato (questo a gennaio). Sono stato molto spesso dal mio medico curante negli ultimi mesi, mi ha prescritto omeprazolo e peridon dicendomi che poteva essere reflusso gastroesofageo. Dopo 10 giorni di omeprazolo in cui sono stato piuttosto bene i sintomi sono immediatamente ricomparsi in modo molto più accentuato del soltio, a questo punto il mio medico mi ha suggerito di fare una visita specialistica che effettuerò il giorno 11 giugno.
Riassumendo, i sintomi sono:
- Sensazione di gonfiore e nausea, anche lontano dai pasti e soprattutto al mattino appena sveglio.
- Bruciori di stomaco dopo i pasti.
- Eruttazioni frequenti e meteorismo.
- Rigurgito acido e sensazione di "nodo in gola".
Tendo a precisare che non ho praticamente mai, salvo in rare occasioni, mancanza di appetito, anzi. Le feci sono spesso abbastanza morbide e passo da alcuni periodi regolari a periodi di stipsi.
Sinceramente devo dire che sto cominciando a preoccuparmi visto che il pensiero di avere un cancro allo stomaco non vuole lasciare la mia testa, nonostante sappia che a 22 anni non è una cosa molto comune.
Vi ringrazio in anticipo
Sono un ragazzo di 22 anni e da una decina di mesi soffro di sintomi quali gonfiore, nausea, eruttazioni frequenti, sensazione di gusto acido alla deglutizione, bruciore di stomaco,stipsi e malessere generale. I sintomi vanno ad intermittenza, ci sono periodi in cui sto "abbastanza bene" (tuttavia mai al 100%) e altri in cui per una settimana mi riesce difficile addirittura correre o studiare. Mi viene costantemente ripetuto dai miei parenti che si tratta di stress e ansia, effettivamente sono abbastanza ansioso (e anche un po' ipocondriaco) soprattutto in periodo di esami. Tuttavia se per un giorno sto bene il giorno dopo posso svegliarmi con molta nausea ed eruttazioni, nonostante non fosse successo niente di "scatenante".
Sottolineo che studio medicina e che sono ai primi anni per cui conosco molte patologie senza però avere le conoscenze necessarie per riconoscerle, e credo che questo mi faccia preoccupare più del dovuto. Vorrei anche sottolineare che, forse a causa della mia emetofobia (non grave), i sintomi sopra descritti si sono presentati molto più frequentemente dopo una sindrome influenzale con febbre alta in cui ho vomitato (questo a gennaio). Sono stato molto spesso dal mio medico curante negli ultimi mesi, mi ha prescritto omeprazolo e peridon dicendomi che poteva essere reflusso gastroesofageo. Dopo 10 giorni di omeprazolo in cui sono stato piuttosto bene i sintomi sono immediatamente ricomparsi in modo molto più accentuato del soltio, a questo punto il mio medico mi ha suggerito di fare una visita specialistica che effettuerò il giorno 11 giugno.
Riassumendo, i sintomi sono:
- Sensazione di gonfiore e nausea, anche lontano dai pasti e soprattutto al mattino appena sveglio.
- Bruciori di stomaco dopo i pasti.
- Eruttazioni frequenti e meteorismo.
- Rigurgito acido e sensazione di "nodo in gola".
Tendo a precisare che non ho praticamente mai, salvo in rare occasioni, mancanza di appetito, anzi. Le feci sono spesso abbastanza morbide e passo da alcuni periodi regolari a periodi di stipsi.
Sinceramente devo dire che sto cominciando a preoccuparmi visto che il pensiero di avere un cancro allo stomaco non vuole lasciare la mia testa, nonostante sappia che a 22 anni non è una cosa molto comune.
Vi ringrazio in anticipo
[#1]
Gentile utente,
penso che i sintomi corrispondano ad un reflusso gastroesofageo.
Una gastroscopia potrebbe far chiarezza.
Per intanto può assumere dei procinetici + PPI + Simeticone (per il meteorismo),
naturalmente ne parli con il suo curante.
Saluti
penso che i sintomi corrispondano ad un reflusso gastroesofageo.
Una gastroscopia potrebbe far chiarezza.
Per intanto può assumere dei procinetici + PPI + Simeticone (per il meteorismo),
naturalmente ne parli con il suo curante.
Saluti
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#4]
Utente
Buongiorno, riporto qui il referto della visita GE di questa mattina:
"Da circa 10 mesi lamenta gonfiore gastrico e sensazione di rigurgito acido alla mattina a volta con nausea, talvolta pirosi gastrica. Non riferiti precedenti familiari di calcolosi della colecisti. Dieta varia. Componente di stress. Ha assunto su consiglio del curante terapia con Omeprazolo 20 mg 1cp al mattino per 10 gg con benefico e recidiva dei sintomi alla sospensione. Obiettività addominale negativa.
Diagnosi e conclusioni:
- Ricerca Urea Breath test per ricerca di Helicobacter Pylori
- Lucen 20 1cp al mattino 20 min prima di colazione per 2 mesi
- Dieta specifica per disturbi gastrici come da allegato per almeno 2 mesi
- Lexil gocce al bisogno per 1 settimana 1cp x2 die
Prossimo controllo se utile tra 3-4 mesi."
Fino a qui mi è tutto chiaro (tranne per quanto riguarda il Lexil, non riesco a capire cosa si intenda per 1cp x2 die), tuttavia quando mi è stato chiesto se ho avuto casi tumorali in famiglia ho risposto negativamente nonostante mio nonno materno abbia avuto un cancro allo stomaco (ne sono venuto a conoscenza solo dopo la visita, parlando con mia madre), può essere rilevante? Domani ne parlerò anche con il mio curante.
"Da circa 10 mesi lamenta gonfiore gastrico e sensazione di rigurgito acido alla mattina a volta con nausea, talvolta pirosi gastrica. Non riferiti precedenti familiari di calcolosi della colecisti. Dieta varia. Componente di stress. Ha assunto su consiglio del curante terapia con Omeprazolo 20 mg 1cp al mattino per 10 gg con benefico e recidiva dei sintomi alla sospensione. Obiettività addominale negativa.
Diagnosi e conclusioni:
- Ricerca Urea Breath test per ricerca di Helicobacter Pylori
- Lucen 20 1cp al mattino 20 min prima di colazione per 2 mesi
- Dieta specifica per disturbi gastrici come da allegato per almeno 2 mesi
- Lexil gocce al bisogno per 1 settimana 1cp x2 die
Prossimo controllo se utile tra 3-4 mesi."
Fino a qui mi è tutto chiaro (tranne per quanto riguarda il Lexil, non riesco a capire cosa si intenda per 1cp x2 die), tuttavia quando mi è stato chiesto se ho avuto casi tumorali in famiglia ho risposto negativamente nonostante mio nonno materno abbia avuto un cancro allo stomaco (ne sono venuto a conoscenza solo dopo la visita, parlando con mia madre), può essere rilevante? Domani ne parlerò anche con il mio curante.
[#6]
Utente
Buonasera, ho esposto il dubbio riguardo al cancro di mio nonno al mio medico curante, mi ha risposto che "a questo punto è meglio fare una gastroscopia". Vedendomi abbastanza preoccupato, mi ha spiegato che è consigliabile farla poichè i farmaci potrebbero nascondere i sintomi di un eventuale tumore ed è meglio togliersi il pensiero, mi ha anche detto di stare tranquillo (e a dire la verità tranquillo non lo sono). Dunque la familiarità aumenta di molto il rischio? Riguardo alla gastroscopia mi è stato detto di "prenderla con molta calma" visto che dovrò farla tra 6-7 mesi... tuttavia se avessi la possibilità di farla il prima possibile cambierebbe qualcosa? Preferirei evitare di stare mesi con l'ansia.
La ringrazio nuovamente.
La ringrazio nuovamente.
[#8]
Utente
Buonasera, ho effettuato la gastroscopia e questo è il referto:
ESOFAGO: regolare con mucosa normale. Cardias in sede, costantemente beante, con lieve diastasi diaframmatica. Non flogosi mucosa epifrenica.
STOMACO: lungo, a uncino, discreto ristagno limpido. Mucosa gastrica ovunque normale. Piloro pervio e normotonico. Biopsie antro A e corpo B.
DUODENO: regolare con mucosa normale fino in D2.
CONCLUSIONI: Ipotonia cardiale.
***
OSSERVAZIONI: ripetere cicli stagionali con omeprazolo. Ulteriori indicazioni dopo es. istologico.
Il dottore mi ha detto di star tranquillo che ho solo questo cardias beante che mi darà problemi, comunque trattabili. Tuttavia non si è dilungato a spiegarmi come trattarli, dunque chiedo a lei: omeprazolo stagionale (e al bisogno) è tutto quello che mi serve?
Un'ultima cosa: non mi è stato detto entro quanto posso mangiare o bere (l'esame è stato effettuato alle 19 circa).
La ringrazio ancora.
ESOFAGO: regolare con mucosa normale. Cardias in sede, costantemente beante, con lieve diastasi diaframmatica. Non flogosi mucosa epifrenica.
STOMACO: lungo, a uncino, discreto ristagno limpido. Mucosa gastrica ovunque normale. Piloro pervio e normotonico. Biopsie antro A e corpo B.
DUODENO: regolare con mucosa normale fino in D2.
CONCLUSIONI: Ipotonia cardiale.
***
OSSERVAZIONI: ripetere cicli stagionali con omeprazolo. Ulteriori indicazioni dopo es. istologico.
Il dottore mi ha detto di star tranquillo che ho solo questo cardias beante che mi darà problemi, comunque trattabili. Tuttavia non si è dilungato a spiegarmi come trattarli, dunque chiedo a lei: omeprazolo stagionale (e al bisogno) è tutto quello che mi serve?
Un'ultima cosa: non mi è stato detto entro quanto posso mangiare o bere (l'esame è stato effettuato alle 19 circa).
La ringrazio ancora.
[#9]
La beana od incontinenza cardiale espongono il paziente alla malattia da reflusso gastroesofageo.
Pertanto le confermo quanto le avevo scritto in replica #1.
Riguardo ai cicli terapeutici è compito del curante da lei scelto assegnarle tempi e modi per una corretta terapia.
Cordialmente
Pertanto le confermo quanto le avevo scritto in replica #1.
Riguardo ai cicli terapeutici è compito del curante da lei scelto assegnarle tempi e modi per una corretta terapia.
Cordialmente
[#12]
Utente
Gentili Dottori,
Aggiorno la mia situazione in quanto non ho notato nessun tipo di miglioramento, anzi, direi l'esatto contrario.
Se dal 19 giugno (data dell'ultimo mio post) in poi ho bene o male imparato a convivere con un po' di gonfiore e dispepsia (all'apparenza diminuiti dopo cicli mensili di esomeprazolo), dai primi giorni di agosto tutti i sintomi sono tornati in maniera molto più fastidiosa. La sera del 2 agosto in particolare, qualche minuto dopo aver finito di cenare, ho accusato una nausea fortissima che mi ha portato ad avere un modesto attacco di panico (dovuto alla mia emetofobia), sono stato ad un passo dal vomitare, con temperatura a 37.6°C (dovuta all'ansia? possibile?)
Da quella sera abbastanza traumatica ho sempre avuto nausee dopo cena (un paio di volte anche dopo pranzo), alcune volte leggere e sopportabili, altre decisamente forti. Ogni volta ritrovo sempre gli stessi sintomi: nausea, tachicardia, sensazione di svenimento, necessità di espellere aria, borborigmi e temperature variabili dai 37.1°C ai 37.6°C, che comunque scendevano dopo un paio d'ore al massimo. Non ho mai vomitato in questi episodi.
Sono stato nuovamente dal mio medico curante che mi ha richiesto esami per epatite (A, B, C, tutti negativi) ed enzimi epatici (nella norma). Tuttavia la bilirubina era molto alta:
Totale: 4,03 mg/dl
Diretta: 0,52 mg/dl
Indiretta: 3,51 mg/dl
Ho ripetuto gli esami la settimana successiva e i valori erano:
Totale: 3,46 mg/dl
Diretta: 0,63 mg/dl
Indiretta 2,83 mg/dl
Il mio medico ha ipotizzato che il tutto fosse dovuto alla sindrome di Gilbert (diagnosticatami già l'anno scorso), anche se ha ammesso di essere rimasto stupito dai valori sorprendentemente alti della bilirubina.
Ho eseguito ecografia al fegato + vie biliari ed è risultato tutto nella norma. Il mio medico ha quindi attribuito il tutto all'ansia dovuta soprattutto all'emetofobia e alla sindrome di Gilbert che a suo parere può darmi qualche fastidio gastrointestinale. Mi ha quindi prescritto esomeprazolo (sempre a mesi alterni), domperidone per 2-3 settimane, carbone vegetale e simeticone per l'aria. Nonostante tutto non ho notato alcun miglioramento.
Le nausee continuano, i borborigmi sono sempre presenti, così come l'aria, ultimamente accuso anche stipsi e difficoltà a concentrarmi, confusione mentale, sonnolenza, mancanza di appetito e, ogni 3 o 4 giorni, qualche linea sopra i 37.0 °C. Qualche sera ho anche avuto un dolore pungente all'addome, in sede variabile tra l'ipocondrio dx e la fossa iliaca dx. Ho cominciato degli incontri con uno psicoterapeuta per la mia emetofobia, ma a questo punto non so più che fare perchè non riesco più ad avere una vita sociale normale, a studiare, e vivere serenamente.
Vi ringrazio in anticipo.
Aggiorno la mia situazione in quanto non ho notato nessun tipo di miglioramento, anzi, direi l'esatto contrario.
Se dal 19 giugno (data dell'ultimo mio post) in poi ho bene o male imparato a convivere con un po' di gonfiore e dispepsia (all'apparenza diminuiti dopo cicli mensili di esomeprazolo), dai primi giorni di agosto tutti i sintomi sono tornati in maniera molto più fastidiosa. La sera del 2 agosto in particolare, qualche minuto dopo aver finito di cenare, ho accusato una nausea fortissima che mi ha portato ad avere un modesto attacco di panico (dovuto alla mia emetofobia), sono stato ad un passo dal vomitare, con temperatura a 37.6°C (dovuta all'ansia? possibile?)
Da quella sera abbastanza traumatica ho sempre avuto nausee dopo cena (un paio di volte anche dopo pranzo), alcune volte leggere e sopportabili, altre decisamente forti. Ogni volta ritrovo sempre gli stessi sintomi: nausea, tachicardia, sensazione di svenimento, necessità di espellere aria, borborigmi e temperature variabili dai 37.1°C ai 37.6°C, che comunque scendevano dopo un paio d'ore al massimo. Non ho mai vomitato in questi episodi.
Sono stato nuovamente dal mio medico curante che mi ha richiesto esami per epatite (A, B, C, tutti negativi) ed enzimi epatici (nella norma). Tuttavia la bilirubina era molto alta:
Totale: 4,03 mg/dl
Diretta: 0,52 mg/dl
Indiretta: 3,51 mg/dl
Ho ripetuto gli esami la settimana successiva e i valori erano:
Totale: 3,46 mg/dl
Diretta: 0,63 mg/dl
Indiretta 2,83 mg/dl
Il mio medico ha ipotizzato che il tutto fosse dovuto alla sindrome di Gilbert (diagnosticatami già l'anno scorso), anche se ha ammesso di essere rimasto stupito dai valori sorprendentemente alti della bilirubina.
Ho eseguito ecografia al fegato + vie biliari ed è risultato tutto nella norma. Il mio medico ha quindi attribuito il tutto all'ansia dovuta soprattutto all'emetofobia e alla sindrome di Gilbert che a suo parere può darmi qualche fastidio gastrointestinale. Mi ha quindi prescritto esomeprazolo (sempre a mesi alterni), domperidone per 2-3 settimane, carbone vegetale e simeticone per l'aria. Nonostante tutto non ho notato alcun miglioramento.
Le nausee continuano, i borborigmi sono sempre presenti, così come l'aria, ultimamente accuso anche stipsi e difficoltà a concentrarmi, confusione mentale, sonnolenza, mancanza di appetito e, ogni 3 o 4 giorni, qualche linea sopra i 37.0 °C. Qualche sera ho anche avuto un dolore pungente all'addome, in sede variabile tra l'ipocondrio dx e la fossa iliaca dx. Ho cominciato degli incontri con uno psicoterapeuta per la mia emetofobia, ma a questo punto non so più che fare perchè non riesco più ad avere una vita sociale normale, a studiare, e vivere serenamente.
Vi ringrazio in anticipo.
[#13]
Purtroppo cervello ed intestino sono intimamente legati.
Se sta bene uno, ne beneficia l'altro,
pertanto spero le sarà utile questo contatto con il suo psicologo.
Non desti meraviglia il valore della bilirubina, in caso di forte stress potrebbe anche essere più elevato.
Si consulti anche con il suo gastroenterologo per una corretta gestione di quello che appare un colon irritabile.
Saluti
Se sta bene uno, ne beneficia l'altro,
pertanto spero le sarà utile questo contatto con il suo psicologo.
Non desti meraviglia il valore della bilirubina, in caso di forte stress potrebbe anche essere più elevato.
Si consulti anche con il suo gastroenterologo per una corretta gestione di quello che appare un colon irritabile.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 18.1k visite dal 31/05/2012.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.