Che tipo di esami andrebbero fatti per accertare questa intolleranza
Buongiorno a tutti.
Sono una signora di 46 anni e soffro da diverso tempo di disturbi gastrointestinali.
In particolare, accuso meteorismo, flatulenza, dolori addominali diffusi che a volte si trasformano in crampi.
Le funzioni intestinali, una volta regolari, sono diventate problematiche: passo dalla stitichezza alla produzione di feci mollicce che, per essere espulse completamente e darmi la sensazione di intestino veramente libero, devono essere "aiutate" dall'uso di un piccolo clistere di acqua tiepida.
A giugno dell'anno scorso, durante un periodo di stitichezza, ho sofferto di mucorrea e il mio medico mi ha prescritto una colonscopia, la quale non ha evidenziato anomalie. Dopo qualche tempo il muco è scomparso.
Qualche settimana fa ho effettuato anche una gastroscopia, dalla quale è risultata una gastrite cronica e piccole lesioni aftose al duodeno. Non ho ancora l'esito dell'esame istologico sui prelievi.
Domani devo eseguire una ecografia dell'addome superiore.
Nelle ultime settimane i miei problemi di meteorismo, flatulenza e dolenzia addominale si sono accentuati.
Su consiglio del gastroenterologo ho eliminato latte e derivati e devo ammettere che se non assumo questi alimenti sto un po' meglio.
Però mi chiedo: si può diventare intolleranti al lattosio improvvisamente a oltre 40 anni?
Nella mia vita ho sempre bevuto latte e mangiato yogurt e formaggi senza alcun tipo di problema: come mai adesso anche mangiare mezzo vasetto di yogurt mi fa gonfiare la pancia come un pallone, con crampi e senso di nausea?
Che tipo di esami andrebbero fatti per accertare questa intolleranza?
Ed essa può essere solo temporanea oppure ormai è qualcosa di permanente?
Grazie per la vostra cortese attenzione.
Sono una signora di 46 anni e soffro da diverso tempo di disturbi gastrointestinali.
In particolare, accuso meteorismo, flatulenza, dolori addominali diffusi che a volte si trasformano in crampi.
Le funzioni intestinali, una volta regolari, sono diventate problematiche: passo dalla stitichezza alla produzione di feci mollicce che, per essere espulse completamente e darmi la sensazione di intestino veramente libero, devono essere "aiutate" dall'uso di un piccolo clistere di acqua tiepida.
A giugno dell'anno scorso, durante un periodo di stitichezza, ho sofferto di mucorrea e il mio medico mi ha prescritto una colonscopia, la quale non ha evidenziato anomalie. Dopo qualche tempo il muco è scomparso.
Qualche settimana fa ho effettuato anche una gastroscopia, dalla quale è risultata una gastrite cronica e piccole lesioni aftose al duodeno. Non ho ancora l'esito dell'esame istologico sui prelievi.
Domani devo eseguire una ecografia dell'addome superiore.
Nelle ultime settimane i miei problemi di meteorismo, flatulenza e dolenzia addominale si sono accentuati.
Su consiglio del gastroenterologo ho eliminato latte e derivati e devo ammettere che se non assumo questi alimenti sto un po' meglio.
Però mi chiedo: si può diventare intolleranti al lattosio improvvisamente a oltre 40 anni?
Nella mia vita ho sempre bevuto latte e mangiato yogurt e formaggi senza alcun tipo di problema: come mai adesso anche mangiare mezzo vasetto di yogurt mi fa gonfiare la pancia come un pallone, con crampi e senso di nausea?
Che tipo di esami andrebbero fatti per accertare questa intolleranza?
Ed essa può essere solo temporanea oppure ormai è qualcosa di permanente?
Grazie per la vostra cortese attenzione.
[#1]
Gentilissima,
l'intolleranza al lattosio può anche manifestarsi tardivamente (deficit primario). Molto spesso, il deficit di lattasi è solo parziale e la quantità di lattosio tollerata varia da individuo a individuo e può modificarsi nel tempo.
Tale intolleranza può anche essere secondaria a malattie infiammatorie intestinali (che alterano i villi intestinali) e,quinidi, reversibile con la cessazione del processo patologico.
L'esame diagnostico di riferimento ' il Breath test al lattosio (test del respiro).
Tenga conto che i suoi disturbi possono anche essere compatibili con una sindrome del colon irritabile e bisogna anche valutare la tipologia della sua stipsi (da colon irritabile, da rallentato svuotamento o da defecazione ostruita) per tale motivo è bene che venga seguita da un gastroenterologo. In allegat un articolo di riferimento sull'Intolleranza al lattosio:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1025-intolleranza-al-lattosio.html
A favore di chi soffre di tale intolleranza bisogna ricordare che esistono in commercio delle compresse con l'enzima, la lattasi, di cui cono carenti gli intolleranti al lattosio. Tale compresse possono essere assunte prima di consumare latticini.
Cordialmente
l'intolleranza al lattosio può anche manifestarsi tardivamente (deficit primario). Molto spesso, il deficit di lattasi è solo parziale e la quantità di lattosio tollerata varia da individuo a individuo e può modificarsi nel tempo.
Tale intolleranza può anche essere secondaria a malattie infiammatorie intestinali (che alterano i villi intestinali) e,quinidi, reversibile con la cessazione del processo patologico.
L'esame diagnostico di riferimento ' il Breath test al lattosio (test del respiro).
Tenga conto che i suoi disturbi possono anche essere compatibili con una sindrome del colon irritabile e bisogna anche valutare la tipologia della sua stipsi (da colon irritabile, da rallentato svuotamento o da defecazione ostruita) per tale motivo è bene che venga seguita da un gastroenterologo. In allegat un articolo di riferimento sull'Intolleranza al lattosio:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1025-intolleranza-al-lattosio.html
A favore di chi soffre di tale intolleranza bisogna ricordare che esistono in commercio delle compresse con l'enzima, la lattasi, di cui cono carenti gli intolleranti al lattosio. Tale compresse possono essere assunte prima di consumare latticini.
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Grazie dottor Consentino.
Il gastroenterologo in effetti ha ipotizzato una sindrome del colon irritabile e mi ha prescitto Levopraid prima dei pasti, MyliconGas dopo i pasti e Reuflor al mattino a digiuno per un mese.
Mi ha inoltre consigliato il Benefibra, che ho assunto con molte difficoltà per otto giorni consecutivi ma che ha prodotto l'unico risultato di farmi gonfiare ancora di più, mentre la stipsi non è minimamente migliorata. Ho quindi preferito smettere.
Nemmeno i farmaci hanno avuto effetto, devo dire.
Il gastroenterolo non mi ha invece prescritto esami da fare: la gastroscopia me l'ha fatta fare il medico di famiglia.
Si è limitato a darmi una lista (lunghissima!) di alimenti da eliminare, tra cui appunto latte e derivati (di questi mi ha concesso soltanto qualche tipo di formaggio molto stagionato, tipo il parmigiano).
Secondo lei dovrei farmi visitare da un altro specialista? Comincio a pensare che questo sia un po' troppo superficiale......
Il gastroenterologo in effetti ha ipotizzato una sindrome del colon irritabile e mi ha prescitto Levopraid prima dei pasti, MyliconGas dopo i pasti e Reuflor al mattino a digiuno per un mese.
Mi ha inoltre consigliato il Benefibra, che ho assunto con molte difficoltà per otto giorni consecutivi ma che ha prodotto l'unico risultato di farmi gonfiare ancora di più, mentre la stipsi non è minimamente migliorata. Ho quindi preferito smettere.
Nemmeno i farmaci hanno avuto effetto, devo dire.
Il gastroenterolo non mi ha invece prescritto esami da fare: la gastroscopia me l'ha fatta fare il medico di famiglia.
Si è limitato a darmi una lista (lunghissima!) di alimenti da eliminare, tra cui appunto latte e derivati (di questi mi ha concesso soltanto qualche tipo di formaggio molto stagionato, tipo il parmigiano).
Secondo lei dovrei farmi visitare da un altro specialista? Comincio a pensare che questo sia un po' troppo superficiale......
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 30/05/2012.
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