Ernia iatale,esofagite..
Buongiorno.
A mio padre (68 anni,pensionato,non fumatore)dopo una gastroscopia eseguita in ospedale il 21.3.2007 hanno diagnosticato:
-Esofagite di 2°-3° grado dell'estremo distale del viscere.
-Cardias incontinente per ernia iatale di circa 2 cm
-Stomaco con lieve iperemia antrale
-Biopsie e ricerca helicobacter pylori bulbo duodenale deformato ma senza lesioni in atto
-Duodeno discendente normale
Conclusioni:
severa esofagite ernia iatale,gastrite.Si consiglia terapia con ESOMEPRAZOLO
Dopo una cura di alcuni giorni con antibiotico (di cui purtroppo non ricordo il nome ) e NEXIUM dopo una prima attenuazione del bruciore notturno di stomaco ora il bruciore compare spesso,soprattutto dopo alcuni pasti un po' piu' "calorici" diciamo.
Volevo chiedere se la cura con Nexium puo' esser continuata per un bel po' di tempo oppure esiste qualche medicinale o cura per ovviare al bruciore di stomaco???
Consigliate qualche nuova terapia???
Grazie
A mio padre (68 anni,pensionato,non fumatore)dopo una gastroscopia eseguita in ospedale il 21.3.2007 hanno diagnosticato:
-Esofagite di 2°-3° grado dell'estremo distale del viscere.
-Cardias incontinente per ernia iatale di circa 2 cm
-Stomaco con lieve iperemia antrale
-Biopsie e ricerca helicobacter pylori bulbo duodenale deformato ma senza lesioni in atto
-Duodeno discendente normale
Conclusioni:
severa esofagite ernia iatale,gastrite.Si consiglia terapia con ESOMEPRAZOLO
Dopo una cura di alcuni giorni con antibiotico (di cui purtroppo non ricordo il nome ) e NEXIUM dopo una prima attenuazione del bruciore notturno di stomaco ora il bruciore compare spesso,soprattutto dopo alcuni pasti un po' piu' "calorici" diciamo.
Volevo chiedere se la cura con Nexium puo' esser continuata per un bel po' di tempo oppure esiste qualche medicinale o cura per ovviare al bruciore di stomaco???
Consigliate qualche nuova terapia???
Grazie
[#1]
Gentile Signore,
la malattia da reflusso gastro-esofageo è una delle conseguenze più diffuse dell'ernia inatale. Concordo con la terapia in atto ma suo padre dovrebbe inoltre seguire dei regimi dietetici più adatti ad una persona affetta da ernia iatale, come l'eliminazione di tutti i cibi e le bevande che aumentano la secrezione gastrica. Chieda un consulto a un Gastroenterologo che saprà come risolvere a pieno il suo problema. Rimango a disposizione.
Cordiali saluti.
la malattia da reflusso gastro-esofageo è una delle conseguenze più diffuse dell'ernia inatale. Concordo con la terapia in atto ma suo padre dovrebbe inoltre seguire dei regimi dietetici più adatti ad una persona affetta da ernia iatale, come l'eliminazione di tutti i cibi e le bevande che aumentano la secrezione gastrica. Chieda un consulto a un Gastroenterologo che saprà come risolvere a pieno il suo problema. Rimango a disposizione.
Cordiali saluti.
Dr. Flavio Casarelli
[#2]
Utente
Buongiorno e grazie per la gentile risposta.
In effetti la dieta e'come immaginavo il rimedio principe.
Colgo l'occasione per chiederle un'altra cosa.
Sempre per altri problemi dermatologici il dermatologo appunto aveva prescritto a mio padre un farmaco da prendere in associazione al Pariet.
Con questo Pariet mio padre aveva praticamente dimenticato i problemi digestivi.
Quindi...oltre alla sacrosanta dieta...nelle notti di maggior bruciore consiglia l'assunzione di Nexium o meglio Pariet (a livello di minor controindicazioni possibili...essendo due farmaci)?Grazie e saluti
In effetti la dieta e'come immaginavo il rimedio principe.
Colgo l'occasione per chiederle un'altra cosa.
Sempre per altri problemi dermatologici il dermatologo appunto aveva prescritto a mio padre un farmaco da prendere in associazione al Pariet.
Con questo Pariet mio padre aveva praticamente dimenticato i problemi digestivi.
Quindi...oltre alla sacrosanta dieta...nelle notti di maggior bruciore consiglia l'assunzione di Nexium o meglio Pariet (a livello di minor controindicazioni possibili...essendo due farmaci)?Grazie e saluti
[#3]
Gentile signore,
l'impostazione terapeutica è sostanzialmente corretta e sia l'esomeprazolo che il rabeprazolo sono farmaci della stessa classe, (inibitori di pompa protonica, PPI) con meccanismo di azione analogo: non ha, quindi, senso associarli. Suo padre al massimo può utilizzare un antiacido come sintomatico nei momenti di bisogno, da assumere lontano dall'esomeprazolo, quest'ultimo (l'inibitore di pompa) dovrà prenderlo per lungo periodo. Non è chiaro dalla sua descrizione se il risultato della ricerca di Helicobacter è stata positiva, sembra di sì dal fatto che le abbiano prescritto una terapia antibiotica. In questa circostanza bisognerà successivamente verificare l'avvenuta eradicazione del batterio.
Cordiali saluti.
l'impostazione terapeutica è sostanzialmente corretta e sia l'esomeprazolo che il rabeprazolo sono farmaci della stessa classe, (inibitori di pompa protonica, PPI) con meccanismo di azione analogo: non ha, quindi, senso associarli. Suo padre al massimo può utilizzare un antiacido come sintomatico nei momenti di bisogno, da assumere lontano dall'esomeprazolo, quest'ultimo (l'inibitore di pompa) dovrà prenderlo per lungo periodo. Non è chiaro dalla sua descrizione se il risultato della ricerca di Helicobacter è stata positiva, sembra di sì dal fatto che le abbiano prescritto una terapia antibiotica. In questa circostanza bisognerà successivamente verificare l'avvenuta eradicazione del batterio.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.7k visite dal 25/02/2008.
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