Esofagite e dolore addome superiore destro
Buongiorno,
vorrei un vostro gentile parere riguardo ai problemi che mi affliggono da alcuni mesi.
All'inizio di febbraio ho iniziato ad accusare improvvisamente una grossa difficoltà digestiva associata a forte tachicardia; la cosa è andata costantemente peggiorando nelle settimane successive causandomi inappetenza, forte pesantezza, bruciore e soprattutto una costante tachicardia dopo i pasti. In particolare ho cominciato da subito a svegliarmi improvvisamente durante la notte con dei fortissimi attacchi di tachicardia e agitazione (che io imputavo ad una difficoltà digestiva); inutile dire che tutto ciò ha contribuito a causarmi un forte stato ansioso che ha sicuramente aggravato il quadro della situazione. Inizialmente ho assunto per 15 giorni omeprazolo 20 con modesti benefici; dopo circa 10 giorni dalla sospensione del farmaco, e con il perdurare dei sintomi, sono iniziati dei fortissimi bruciori retrosternali tali da indurmi (su consiglio del medico curante) a riprendere la cura stavolta con esomeprazolo 40, cura che ho continuato per 1 mese per poi passare a Lucen 20 per ulteriori 15 giorni. Con l'inibitore i bruciori sono cessati ma non completamente; la tachicardia ed il peso digestivo si sono via via alleviati, e così anche il forte senso di ansia (premetto che ho eseguito nel mentre tutti i controlli cardiologici del caso che hanno escluso qualsiasi patologia a carico del cuore). Ho voluto fare questa premessa per arrivare al motivo della mia richiesta e fornire un quadro più chiaro possibile; subito dopo l'esordio di questi sintomi ho iniziato ad accusare un forte fastidio localizzato all'addome destro superiore, subito sotto le costole. Il dolore è ormai pressochè costante ed assomiglia ad uno spasmo, a volte "bruciante" e perdura anche per molti giorni per poi alleviarsi leggermente.La cosa che più mi preoccupa è che alla palpazione avverto sempre una massa dura e dolente a forma di "salsicciotto" (passatemi il termine), che però se mi sdraio scompare; ho eseguito a questo riguardo un'ecografia addominale dalla quale non è emerso nulla a carico di fegato/pancreas/vie biliari se non una modesta ptosi al rene destro. Soffro da sempre di stitichezza cronica ma nell'ultimo periodo mi risulta assolutamente impossibile evacuare normalmente se non ricorrendo a lassativi; soffro inoltre di forti gonfiori addominali, avverto spesso brividi di freddo associati a sudore freddo,mi sento spossata e sono molto pallida (nonostante non sia anemica).
Vivo in un forte stato di agitazione per le mie condizioni che non accennano a migliorare; oggi ho sospeso la terapia con esomeprazolo ma sento già che i bruciori stanno tornando. Vi chiedo pertanto di darmi un consiglio su quali esami possa effettuare (almeno per tranquillizzarmi) per capire da dove nasca il mio dolore all'addome; non ho mai eseguito gastroscopie e colonscopie (so che sono esami invasivi che mi spaventano molto), ma se sarà necessario li farò.
Grazie per le risposte che vorrete darmi.
vorrei un vostro gentile parere riguardo ai problemi che mi affliggono da alcuni mesi.
All'inizio di febbraio ho iniziato ad accusare improvvisamente una grossa difficoltà digestiva associata a forte tachicardia; la cosa è andata costantemente peggiorando nelle settimane successive causandomi inappetenza, forte pesantezza, bruciore e soprattutto una costante tachicardia dopo i pasti. In particolare ho cominciato da subito a svegliarmi improvvisamente durante la notte con dei fortissimi attacchi di tachicardia e agitazione (che io imputavo ad una difficoltà digestiva); inutile dire che tutto ciò ha contribuito a causarmi un forte stato ansioso che ha sicuramente aggravato il quadro della situazione. Inizialmente ho assunto per 15 giorni omeprazolo 20 con modesti benefici; dopo circa 10 giorni dalla sospensione del farmaco, e con il perdurare dei sintomi, sono iniziati dei fortissimi bruciori retrosternali tali da indurmi (su consiglio del medico curante) a riprendere la cura stavolta con esomeprazolo 40, cura che ho continuato per 1 mese per poi passare a Lucen 20 per ulteriori 15 giorni. Con l'inibitore i bruciori sono cessati ma non completamente; la tachicardia ed il peso digestivo si sono via via alleviati, e così anche il forte senso di ansia (premetto che ho eseguito nel mentre tutti i controlli cardiologici del caso che hanno escluso qualsiasi patologia a carico del cuore). Ho voluto fare questa premessa per arrivare al motivo della mia richiesta e fornire un quadro più chiaro possibile; subito dopo l'esordio di questi sintomi ho iniziato ad accusare un forte fastidio localizzato all'addome destro superiore, subito sotto le costole. Il dolore è ormai pressochè costante ed assomiglia ad uno spasmo, a volte "bruciante" e perdura anche per molti giorni per poi alleviarsi leggermente.La cosa che più mi preoccupa è che alla palpazione avverto sempre una massa dura e dolente a forma di "salsicciotto" (passatemi il termine), che però se mi sdraio scompare; ho eseguito a questo riguardo un'ecografia addominale dalla quale non è emerso nulla a carico di fegato/pancreas/vie biliari se non una modesta ptosi al rene destro. Soffro da sempre di stitichezza cronica ma nell'ultimo periodo mi risulta assolutamente impossibile evacuare normalmente se non ricorrendo a lassativi; soffro inoltre di forti gonfiori addominali, avverto spesso brividi di freddo associati a sudore freddo,mi sento spossata e sono molto pallida (nonostante non sia anemica).
Vivo in un forte stato di agitazione per le mie condizioni che non accennano a migliorare; oggi ho sospeso la terapia con esomeprazolo ma sento già che i bruciori stanno tornando. Vi chiedo pertanto di darmi un consiglio su quali esami possa effettuare (almeno per tranquillizzarmi) per capire da dove nasca il mio dolore all'addome; non ho mai eseguito gastroscopie e colonscopie (so che sono esami invasivi che mi spaventano molto), ma se sarà necessario li farò.
Grazie per le risposte che vorrete darmi.
[#1]
E' stata molto chiara.
Farei una gastroscopia e in base all' esito eventualmente una colonscopia, entrambi esami indolori e ben tollerato con adeguata sedazione. Auguri!
Farei una gastroscopia e in base all' esito eventualmente una colonscopia, entrambi esami indolori e ben tollerato con adeguata sedazione. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Buongiorno,
scrivo nuovamente dopo la mia prima richiesta di alcuni mesi fa, ringraziando innanzitutto per la celere e cortese risposta.
Ad oggi la mia situazione sembra essere in netto miglioramento, i sintomi dell'esofagite sono quasi del tutto scomparsi (considerata la sospensione dei farmaci da oltre un mese) ma permane purtroppo il dolore all'addome destro superiore.
Il mese scorso mi sono finalmente sottoposta a colonscopia completa, dalla quale non è emerso nulla, nessuna infiammazione, diverticolite o altro.
La cosa mi ha evidentemente molto rincuorata anche se onestamente non capisco proprio da dove provenga il dolore all'addome destro, che purtroppo persiste, sebbene a fasi alterne.
Poiché mi è stata riscontrata ecograficamente una modesta ptosi del rene destro, volevo chiedere se possa essere quest'abbassamento la causa di questo mio dolore (premetto che il dolore è intermittente, spesso associato a gonfiore addominale, stitichezza, e credo a tutta una serie di lievi sintomi psico-fisici quali ansia, sbalzi d'umore, disagio, depressione).
Mi è stata riscontrata inoltre da anni una tiroidite autoimmune (elevati livelli di anticorpi antiperossidasi ma normali valori tiroidei di TSH e FT3-FT4) per la quale finora non ho mai effettuato nessuna cura con eutirox. Potrebbe esservi una correlazione tra i dolori gastro-intestinali e la patologia tiroidea?
Grazie per le risposte che vorrete fornirmi.
scrivo nuovamente dopo la mia prima richiesta di alcuni mesi fa, ringraziando innanzitutto per la celere e cortese risposta.
Ad oggi la mia situazione sembra essere in netto miglioramento, i sintomi dell'esofagite sono quasi del tutto scomparsi (considerata la sospensione dei farmaci da oltre un mese) ma permane purtroppo il dolore all'addome destro superiore.
Il mese scorso mi sono finalmente sottoposta a colonscopia completa, dalla quale non è emerso nulla, nessuna infiammazione, diverticolite o altro.
La cosa mi ha evidentemente molto rincuorata anche se onestamente non capisco proprio da dove provenga il dolore all'addome destro, che purtroppo persiste, sebbene a fasi alterne.
Poiché mi è stata riscontrata ecograficamente una modesta ptosi del rene destro, volevo chiedere se possa essere quest'abbassamento la causa di questo mio dolore (premetto che il dolore è intermittente, spesso associato a gonfiore addominale, stitichezza, e credo a tutta una serie di lievi sintomi psico-fisici quali ansia, sbalzi d'umore, disagio, depressione).
Mi è stata riscontrata inoltre da anni una tiroidite autoimmune (elevati livelli di anticorpi antiperossidasi ma normali valori tiroidei di TSH e FT3-FT4) per la quale finora non ho mai effettuato nessuna cura con eutirox. Potrebbe esservi una correlazione tra i dolori gastro-intestinali e la patologia tiroidea?
Grazie per le risposte che vorrete fornirmi.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.8k visite dal 19/05/2012.
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