Calcoli biliari
Gent.mi Dott.ri,
mi chiamo Gaetano, ho 46 anni. A seguito di dolori nella parte destra dell'addome, nel marzo 2011 mi sono sottoposto ad ecografia con risultanto "calcoli della colecisti". Precisamente: Distesa, contiene piccoli calcoli diam. max 5 mm. Pareti della colecisti sottili e lineari. Ho iniziato a luglio 2011 la cura del deursil da 450 mg per sei mesi, ho rifatto nuovamente l'ecografia di controllo risultanto non diverso dalla prima ecografia. Il medico mi ha consigliato di prolungare per altri sei mesi la cura con il deursil con la speranza di poterli sciogliere. Da gennaio 2012 ho avuto piccole coliche sopportabili da non richiedere l'intervento del pronto soccorso. La mattina del 2 maggio 2012 ho avuto una forte colica biliare (la sera avevo mangiato una pizza) da richiedere l'intervento del pronto soccorso, la terapia per calmare il dolore è stata: toradol, ranitidina, plasil. Mi hanno dimesso perchè gli esami del sangue sono risultati normali. Mi hanno suggerito di rivolgermi da un chirurgo per eventuale intervento chirurgico. Aggiungo che da quando ho scoperto di avere i calcoli biliari ho mantenuto un'alimentazione regolare senza eliminare i cibi che potevano scatenare la colica. Mi sono rivolto da un chirurgo il quale mi ha detto che devo sottopormi ad intervento subito per evitare complicazioni con una evenutale altra colica. La mia domanda è la seguente:
preferirei fare l'intervento a settembre 2012 per motivi di lavoro, se faccio una dieta rigida cioè evitando di mangiare uova, latticini, carni grasse etc, evito in maniera sicura di avere un'altra colica fino a settembre oppure è comunque rischioso anche mangiando leggere ed evitando i cibi che possono scatenare una colica biliare?
Grazie per i vostri preziosi suggerimenti. Cordiali saluti.
mi chiamo Gaetano, ho 46 anni. A seguito di dolori nella parte destra dell'addome, nel marzo 2011 mi sono sottoposto ad ecografia con risultanto "calcoli della colecisti". Precisamente: Distesa, contiene piccoli calcoli diam. max 5 mm. Pareti della colecisti sottili e lineari. Ho iniziato a luglio 2011 la cura del deursil da 450 mg per sei mesi, ho rifatto nuovamente l'ecografia di controllo risultanto non diverso dalla prima ecografia. Il medico mi ha consigliato di prolungare per altri sei mesi la cura con il deursil con la speranza di poterli sciogliere. Da gennaio 2012 ho avuto piccole coliche sopportabili da non richiedere l'intervento del pronto soccorso. La mattina del 2 maggio 2012 ho avuto una forte colica biliare (la sera avevo mangiato una pizza) da richiedere l'intervento del pronto soccorso, la terapia per calmare il dolore è stata: toradol, ranitidina, plasil. Mi hanno dimesso perchè gli esami del sangue sono risultati normali. Mi hanno suggerito di rivolgermi da un chirurgo per eventuale intervento chirurgico. Aggiungo che da quando ho scoperto di avere i calcoli biliari ho mantenuto un'alimentazione regolare senza eliminare i cibi che potevano scatenare la colica. Mi sono rivolto da un chirurgo il quale mi ha detto che devo sottopormi ad intervento subito per evitare complicazioni con una evenutale altra colica. La mia domanda è la seguente:
preferirei fare l'intervento a settembre 2012 per motivi di lavoro, se faccio una dieta rigida cioè evitando di mangiare uova, latticini, carni grasse etc, evito in maniera sicura di avere un'altra colica fino a settembre oppure è comunque rischioso anche mangiando leggere ed evitando i cibi che possono scatenare una colica biliare?
Grazie per i vostri preziosi suggerimenti. Cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
l'intervento è indicato,
prevedere se fino a settembre non ci saranno complicazioni della calcolosi
direi che è complicato (scusi il bisticcio di parole), oltre che impossibile.
Saluti
l'intervento è indicato,
prevedere se fino a settembre non ci saranno complicazioni della calcolosi
direi che è complicato (scusi il bisticcio di parole), oltre che impossibile.
Saluti
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Gentilissimo,
per la calcolosi della colecisti sintomatica c'è indicvazione all'intervento. E' difficile dirle quando e se ci potrebbero essere delle complicanze per cui prima l'inrtervento viene fatto e meno rischi si corrono.
Cordialmente
per la calcolosi della colecisti sintomatica c'è indicvazione all'intervento. E' difficile dirle quando e se ci potrebbero essere delle complicanze per cui prima l'inrtervento viene fatto e meno rischi si corrono.
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#3]
Utente
Grazie per le risposte!!
Settembre poi non è tanto lontano!! Anche mangiando solo pasta bollita con un po di olio crudo, legumi, petto di pollo, pane integrale etc rischio di avere un'altra colica? Non posso proprio rimandare? Per me è determinate dal punto di vista lavorativo. Non so cosa fare. Grazie comunque.
Settembre poi non è tanto lontano!! Anche mangiando solo pasta bollita con un po di olio crudo, legumi, petto di pollo, pane integrale etc rischio di avere un'altra colica? Non posso proprio rimandare? Per me è determinate dal punto di vista lavorativo. Non so cosa fare. Grazie comunque.
[#5]
Credo che nessuno possa essere ingrado di darle una risposta. Su questo ne sono certo. Ovviamente una corretta alimentazione sarà di aiuto ma questo non può scongiurare del tutto un'eventuale complicanza.
Cordialmente
Cordialmente
[#6]
.... un consiglio (magari sarà già informato),
nell'attesa di prendere la sua decisione è consigliabile evitare essenzialmente i cibi grassi e quelli a base di uova.
Essi sono i cibi che maggiormente stimolano una contrazione della colecisti e quindi potenziali effettori della colica biliare.
Ancora saluti.
nell'attesa di prendere la sua decisione è consigliabile evitare essenzialmente i cibi grassi e quelli a base di uova.
Essi sono i cibi che maggiormente stimolano una contrazione della colecisti e quindi potenziali effettori della colica biliare.
Ancora saluti.
[#10]
Utente
Salve, ci sono sviluppi sulla mia colecisti. Sembra un giallo ....
Stamattina ho effettuato una ecografia di controllo per verificare se la cura del deursil dopo quasi 11 mesi ha avuto effetti positivi, l'ecografia dopo i primi sei mesi di cura aveva dato esito negativo, cioè tutto uguale alla prima ecografia.
Premetto che le due prime ecografie le aveva effettuato lo stesso radiologo, mentre oggi c'era un'altro radiologo.
Esito colecisti: Distesa. Sono presenti due piccoli adenomiomi (diam. max 5 mm.) adesi alla parete posteriore. E la mia colica allora cos'è? Lui dice che sono di altra natura perchè gli adenomiomi sono asintomatici.
Non ci capisco più nulla e non so più cosa fare. Il chirurgo al quale mi sono rivolto prima dell'ultima ecografia mi aveva suggerito l'intervento urgente onde evitare altre coliche e complicanze. Adesso sono in alto mare e non so dove dirigermi. E poi mi chiedo, possibile che il precedente radiologo non abbia visto gli adenomiomi? Forse gli ha confusi con i calcoli biliari? Oppure è l'ultimo radiologo che ha confuso i calcoli biliari con gli adenomiomi? A chi credere? Ed io che faccio?
Aiutatemi dove possibile. Grazie per i vostri utili suggerimenti.
Stamattina ho effettuato una ecografia di controllo per verificare se la cura del deursil dopo quasi 11 mesi ha avuto effetti positivi, l'ecografia dopo i primi sei mesi di cura aveva dato esito negativo, cioè tutto uguale alla prima ecografia.
Premetto che le due prime ecografie le aveva effettuato lo stesso radiologo, mentre oggi c'era un'altro radiologo.
Esito colecisti: Distesa. Sono presenti due piccoli adenomiomi (diam. max 5 mm.) adesi alla parete posteriore. E la mia colica allora cos'è? Lui dice che sono di altra natura perchè gli adenomiomi sono asintomatici.
Non ci capisco più nulla e non so più cosa fare. Il chirurgo al quale mi sono rivolto prima dell'ultima ecografia mi aveva suggerito l'intervento urgente onde evitare altre coliche e complicanze. Adesso sono in alto mare e non so dove dirigermi. E poi mi chiedo, possibile che il precedente radiologo non abbia visto gli adenomiomi? Forse gli ha confusi con i calcoli biliari? Oppure è l'ultimo radiologo che ha confuso i calcoli biliari con gli adenomiomi? A chi credere? Ed io che faccio?
Aiutatemi dove possibile. Grazie per i vostri utili suggerimenti.
[#11]
La diagnosi differenziale tra adenomiomi e calcoli è semplice per un ecografista di normali capacità.
Se sono adenomiomi asintomatici non è necessaria alcuna terapia solo controlli ecografici periodici ed eventuali intervento in casi di aumento di dimensioni anche se in assenza di sintomi.
Se sono calcoli, vista la colica pregressa, l' indicazione alla colecistectomia è corretta, ammesso si sia trattato con certezza di una colica biliare.
prego
Se sono adenomiomi asintomatici non è necessaria alcuna terapia solo controlli ecografici periodici ed eventuali intervento in casi di aumento di dimensioni anche se in assenza di sintomi.
Se sono calcoli, vista la colica pregressa, l' indicazione alla colecistectomia è corretta, ammesso si sia trattato con certezza di una colica biliare.
prego
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#12]
Utente
Ma il problema è proprio questo. Io ho avuto dal marzo 2011 almeno 5 o 6 coliche biliari di cui una in pronto soccorso. Premetto che so distinguere le coliche biliari da quelle renali perchè ne soffro da almeno 20 anni. Allora le mie coliche cosa sono? Devo insistere che il rediologo ha confuso i calicoli con gli adenomiomi. Anche sforzandomi non vedo altra risposta.
Grazie e saluti.
Grazie e saluti.
[#14]
Gentile utente,
il suo dubbio è legittimo, ed in genere, come le ha detto il dottor Favara, un ecografista riesce a far diagnosi differenziale.
Tanto più se si considera che lei aveva pregresse diagnosi di litiasi,
e quest'ultimo ecografista ne sarà stato perfettamente a conoscenza,
prima di pronunciarsi per "adenomiomi".
Alcune caratteristiche ecografiche sono intuitive, ispessimento della parete colecistica, adesione e/o fissità alla parete, etc.
I polipi della colecisti sono quindi semplicemente delle rilevazioni della mucosa che riveste internamente la parete della colecisti.
La grande maggioranza di queste formazioni sono del tutto benigne e sono rappresentate da polipi di colesterolo. Una piccola parte è rappresentata da adenomi o da papillomi della parete, che sono considerati veri e propri tumori benigni della parete della colecisti.
Le lesioni polipoidi della colecisti possono non dare origine ad alcun sintomo ed essere scoperte incidentalmente durante ecografie eseguite per altri motivi clinici.
In altri più rari casi possono dare origini a processi infiammatori della colecisti (colicistite acuta) con l'insorgenza di dolore addominale, febbre anche elevata accompagnata spesso dal brivido e da ittero.
Alcuni pazienti possono soffrire di vere e proprie coliche biliari.
I polipi di colesterolo della colecisti non richiedono, quindi, alcun trattamento, in considerazione del fatto che nel 95% dei casi non modificano mai le loro dimensioni.
In particolare, può essere giustificato eseguire l'intervento quando venga riscontrata la presenza di una lesione polipoide della colecisti di diametro superiore al centimetro.
L'alternativa all'esecuzione dell'intervento chirurgico è rappresentata da uno stretto monitoraggio del diametro di queste lesioni, con l'esecuzione di un'ecografia ogni tre mesi. L'indicazione all'esecuzione della colecistectomia potrebbe allora essere posta solo nel caso di lesioni polipoidi a crescita rapida.
Spero di aver aggiunto un ulteriore contributo alla chiarezza.
Saluti
il suo dubbio è legittimo, ed in genere, come le ha detto il dottor Favara, un ecografista riesce a far diagnosi differenziale.
Tanto più se si considera che lei aveva pregresse diagnosi di litiasi,
e quest'ultimo ecografista ne sarà stato perfettamente a conoscenza,
prima di pronunciarsi per "adenomiomi".
Alcune caratteristiche ecografiche sono intuitive, ispessimento della parete colecistica, adesione e/o fissità alla parete, etc.
I polipi della colecisti sono quindi semplicemente delle rilevazioni della mucosa che riveste internamente la parete della colecisti.
La grande maggioranza di queste formazioni sono del tutto benigne e sono rappresentate da polipi di colesterolo. Una piccola parte è rappresentata da adenomi o da papillomi della parete, che sono considerati veri e propri tumori benigni della parete della colecisti.
Le lesioni polipoidi della colecisti possono non dare origine ad alcun sintomo ed essere scoperte incidentalmente durante ecografie eseguite per altri motivi clinici.
In altri più rari casi possono dare origini a processi infiammatori della colecisti (colicistite acuta) con l'insorgenza di dolore addominale, febbre anche elevata accompagnata spesso dal brivido e da ittero.
Alcuni pazienti possono soffrire di vere e proprie coliche biliari.
I polipi di colesterolo della colecisti non richiedono, quindi, alcun trattamento, in considerazione del fatto che nel 95% dei casi non modificano mai le loro dimensioni.
In particolare, può essere giustificato eseguire l'intervento quando venga riscontrata la presenza di una lesione polipoide della colecisti di diametro superiore al centimetro.
L'alternativa all'esecuzione dell'intervento chirurgico è rappresentata da uno stretto monitoraggio del diametro di queste lesioni, con l'esecuzione di un'ecografia ogni tre mesi. L'indicazione all'esecuzione della colecistectomia potrebbe allora essere posta solo nel caso di lesioni polipoidi a crescita rapida.
Spero di aver aggiunto un ulteriore contributo alla chiarezza.
Saluti
[#15]
Gentilissimo,
Lei ha avuto delle coliche biliari e la sua colecisti ha nel suo interno un contenuto che può essere dato da calcoli o da adenomiomi in base a due diverse interpretazioni. Quello che conta è la sintomatologia, e lei è sintomatico, per cui credo sia indiscutibile l'indicazione chirurgica.
Cordialmente
Lei ha avuto delle coliche biliari e la sua colecisti ha nel suo interno un contenuto che può essere dato da calcoli o da adenomiomi in base a due diverse interpretazioni. Quello che conta è la sintomatologia, e lei è sintomatico, per cui credo sia indiscutibile l'indicazione chirurgica.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 15k visite dal 07/05/2012.
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