esasperazione gastroenterologica
buongiorno.non so piu' cosa fare con i miei problemi gastroenterologici.da piu' di una settimana son tornati in modo fastidioso e preoccupante.fitte in cardias,dolore retrosternale,che mi da' difficolta' a svolgere la vita normalmente.il medico di base mi ha visitato e mi ha detto che e' l'IBS,che ha trovato un colon contratto.pero' io i disturbi li ho in cardias,''bocca dello stomaco'',per dirla gergalmente.sto prendendo da una settimana ormai lansoprazolo,che in altri periodi mi aveva dato sollievo.e poi prendo il sodio alginato.il medico mi ha detto che devo prendere anche il magaldrato e un prodotto fitoterapico per l'IBS.ma io ho dei dubbi,spero possiate aiutarmi. 1)a che serve il magaldrato?2)un quadro strano che vede aria in cardias a cosa puo' esser ascritto,a grandi linee?3)il curante dice di no all'EGDS,io voglio farla.voglio capire chiaro su una situazione che,tra alti e bassi,si trascina da marzo 2011.ma anche se io faccio l'egds,le terapie sarebbero simili?grazie distinti saluti(scusatemi ma sono esasperato)
[#1]
Gentile utente,
il Magaldrato esplica un'azione antiacida e tampone attraverso la neutralizzazione dei protoni contenuti nel succo gastrico.
Questo composto infatti non viene assorbito dalla circolazione sistemica espletando quindi, la propria azione terapeutica, direttamente nel lume gastrico, dove è in grado di mantenere il pH gastrico in un intervallo di valori compreso tra 3 e 5, che si adattano perfettamente agli obiettivi terapeutici.
Oltre all'azione antiacida, molto importante nel prevenire il danno alle mucose gastriche ed esofagee, il magaldrato si è rivelato particolarmente utile nel adsorbire la lisolecitina e gli acidi biliari, proteggendo la mucosa gastrica dall'azione lesiva indotta da questi componenti presenti nel contenuto del reflusso biliare.
La gastroscopia, infine, è utile per definire esattamente l'entità del suo problema che, tra l'altro,
credo potrebbe giovarsi anche di procinetici.
Saluti
il Magaldrato esplica un'azione antiacida e tampone attraverso la neutralizzazione dei protoni contenuti nel succo gastrico.
Questo composto infatti non viene assorbito dalla circolazione sistemica espletando quindi, la propria azione terapeutica, direttamente nel lume gastrico, dove è in grado di mantenere il pH gastrico in un intervallo di valori compreso tra 3 e 5, che si adattano perfettamente agli obiettivi terapeutici.
Oltre all'azione antiacida, molto importante nel prevenire il danno alle mucose gastriche ed esofagee, il magaldrato si è rivelato particolarmente utile nel adsorbire la lisolecitina e gli acidi biliari, proteggendo la mucosa gastrica dall'azione lesiva indotta da questi componenti presenti nel contenuto del reflusso biliare.
La gastroscopia, infine, è utile per definire esattamente l'entità del suo problema che, tra l'altro,
credo potrebbe giovarsi anche di procinetici.
Saluti
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Il quadro che descrive è piuttosto complesso.Potrebbero coesistere una sindrome del colon irritabile ed una malattia da reflusso. La gastroscopia certamente potrebbe chiarire se vi è reflusso. Però dai dati che compaiono l'obesità è il primo problema vero da combattere in quanto indica verosimilmente disordini alimentari che in gran parte potrebbero causare i disturbi che riferisce.
Dr. Roberto Rossi
[#3]
I sintomi che qui riferisce sono compatibili con reflusso.
La gastroscopia in effetti puo' essere indicata per identificare un' eventuale esofagite.
Sara' poi piu' semplice suggerire una terapia efficaxce.
La gastroscopia in effetti puo' essere indicata per identificare un' eventuale esofagite.
Sara' poi piu' semplice suggerire una terapia efficaxce.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.7k visite dal 30/04/2012.
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