Post intervento di asportazione dello stomaco
[#1]
Gentile utente,
per il momento le suggerisco pasti piccoli e frequenti.
Sarà opportuno nel prosieguo sottoporsi ad un consulto di uno specialista nutrizionista e comunque prendere in esame l'idea di assumere prodotti nutrienti specifici a seconda delle carenze dimostrate dagli accertamenti (iperproteici, ipercalorici, iperglicidici, iperlipidici).
Saluti
per il momento le suggerisco pasti piccoli e frequenti.
Sarà opportuno nel prosieguo sottoporsi ad un consulto di uno specialista nutrizionista e comunque prendere in esame l'idea di assumere prodotti nutrienti specifici a seconda delle carenze dimostrate dagli accertamenti (iperproteici, ipercalorici, iperglicidici, iperlipidici).
Saluti
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#3]
L’intervento di gastrectomia crea problemi relativi all’alimentazione in circa il 30% delle persone, ma sintomi importanti sono presenti solo nell’1-5%.
Questi sintomi dipendono dal fatto che, dopo la gastrectomia, il cibo viene decomposto nell’intestino tenue anziché nello stomaco, come
conseguenza delle modifiche radicali apportate all’apparato digerente.
Problemi:
- la cosiddetta Sindrome da svuotamento o sindrome da transito
accelerato (“Dumping Syndrome”, in inglese): una sensazione di pienezza, anche dopo aver mangiato piccole quantità di cibo. Ciò può
indurre il paziente ad alimentarsi meno con conseguente
alterazione del Suo stato nutrizionale.
- i pasti abbondanti risulteranno difficilmente digeribili e sarà necessario che il paziente si abitui a consumare piccoli pasti e spuntini più volte nell’arco della giornata.
Sarà necessario aiutare il suo organismo a trovare un nuovo ritmo alimentare e ciò richiederà tempo e pazienza.
Saluti
Questi sintomi dipendono dal fatto che, dopo la gastrectomia, il cibo viene decomposto nell’intestino tenue anziché nello stomaco, come
conseguenza delle modifiche radicali apportate all’apparato digerente.
Problemi:
- la cosiddetta Sindrome da svuotamento o sindrome da transito
accelerato (“Dumping Syndrome”, in inglese): una sensazione di pienezza, anche dopo aver mangiato piccole quantità di cibo. Ciò può
indurre il paziente ad alimentarsi meno con conseguente
alterazione del Suo stato nutrizionale.
- i pasti abbondanti risulteranno difficilmente digeribili e sarà necessario che il paziente si abitui a consumare piccoli pasti e spuntini più volte nell’arco della giornata.
Sarà necessario aiutare il suo organismo a trovare un nuovo ritmo alimentare e ciò richiederà tempo e pazienza.
Saluti
[#6]
Utente
Buonasera...tornando alla gastrectomia del mio babbo, gli è stato detto che adesso,iniziando la chemio per "prevenzione" ,non avendo cellule "brutte",dovrà eliminare il contatto con oggetti freddi e alimenti presi dal frigo,piú nello specifico gelati e ghiaccioli.Perché??!!!Faccio premessa che gli danno molto sollievo e ne mangia parecchi...mentre mangia molto poco il resto,purtroppo...
[#7]
Gentile utente,
il motivo ed i perchè sono sempre gli stessi,
probabilmente lei deve ancora comprendere che essere privati dello stomaco non consente un'alimentazione libera così come prima, come le avevo già accennato in replica #3.
In seguito ad interventi di chirurgia gastrica il soggetto può incorrere nel rischio di un senso di sazietà precoce, crampi addominali, nausea o diarrea ed avere altri sintomi associati quali tachicardia, sudorazione ed astenia.
Per ridurre al minimo tale sintomatologia è importante seguire una dieta adeguata.
Pertanto le riassumo, con alcune giustificazioni, delle indicazioni dietetiche comunemente diffuse:
Si raccomandano pasti piccoli e frequenti per rallentare lo svuotamento gastrico e ridurre la distensione intestinale
Masticare bene e lentamente per favorire la digestione degli alimenti che diventano più facilmente attaccabili dagli enzimi digestivi.
Si consiglia di bere 45-60 minuti prima o dopo di ogni pasto.
Inizialmente lo zucchero, il miele, la marmellata, gli sciroppi, i gelati, la frutta sciroppata e tutti gli alimenti e le bevande zuccherate andrebbero evitati, poiché sono nutrienti iperosmolari in grado di indurre un transito troppo rapido nell’intestino con conseguente diarrea.
E’ consigliabile il consumo di cibi né eccessivamente caldi, ne eccessivamente freddi.
La ridotta e/o assente secrezione gastrica acida, necessaria a ridurre il rischio di contaminazione batterica da parte degli alimenti, richiede il consumo di cibi ben cotti o comunque non sottoposti ad eccessiva manipolazione al fine di evitare possibili infezioni intestinali.
Cordialmente
il motivo ed i perchè sono sempre gli stessi,
probabilmente lei deve ancora comprendere che essere privati dello stomaco non consente un'alimentazione libera così come prima, come le avevo già accennato in replica #3.
In seguito ad interventi di chirurgia gastrica il soggetto può incorrere nel rischio di un senso di sazietà precoce, crampi addominali, nausea o diarrea ed avere altri sintomi associati quali tachicardia, sudorazione ed astenia.
Per ridurre al minimo tale sintomatologia è importante seguire una dieta adeguata.
Pertanto le riassumo, con alcune giustificazioni, delle indicazioni dietetiche comunemente diffuse:
Si raccomandano pasti piccoli e frequenti per rallentare lo svuotamento gastrico e ridurre la distensione intestinale
Masticare bene e lentamente per favorire la digestione degli alimenti che diventano più facilmente attaccabili dagli enzimi digestivi.
Si consiglia di bere 45-60 minuti prima o dopo di ogni pasto.
Inizialmente lo zucchero, il miele, la marmellata, gli sciroppi, i gelati, la frutta sciroppata e tutti gli alimenti e le bevande zuccherate andrebbero evitati, poiché sono nutrienti iperosmolari in grado di indurre un transito troppo rapido nell’intestino con conseguente diarrea.
E’ consigliabile il consumo di cibi né eccessivamente caldi, ne eccessivamente freddi.
La ridotta e/o assente secrezione gastrica acida, necessaria a ridurre il rischio di contaminazione batterica da parte degli alimenti, richiede il consumo di cibi ben cotti o comunque non sottoposti ad eccessiva manipolazione al fine di evitare possibili infezioni intestinali.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 16.6k visite dal 28/04/2012.
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