Dolore fianco destro dopo pancreatite
Buonasera,
sono una ragazza di 28 anni, e circa 40 giorni fa ho avuto una pancreatite acuta. All'ospedale l'elipasi inizialmente quasi a 4000 è sceso rapidamente nel giro di pochi giorni nella norma. Sospettavano dei calcoli al fegato ma ho fatto un'ecografia addominale risultata normale e una gastroscopia che ha rivelato una gastrite cronica.
Quindi per loro è stata una pancreatite acuta di origine virale.
Ho rifatto pochi giorni fa gli esami ed i risultati sono giusti per quello che riguarda l'amilasi e l'elipasi, ho fatto anche quelli epatici e la bilirudina diretta era 0 mentre lla bilirubina indiretta era 1,3 cosa vuol dire?è normale?
io avverto sempre un dolore sotto la costola e al fianco destro che spesso arriva fino all'ovaio e coinvolge anche il fianco destro della schiena.
cosa potrebbe essere??sono molto preoccupata.
sono una ragazza di 28 anni, e circa 40 giorni fa ho avuto una pancreatite acuta. All'ospedale l'elipasi inizialmente quasi a 4000 è sceso rapidamente nel giro di pochi giorni nella norma. Sospettavano dei calcoli al fegato ma ho fatto un'ecografia addominale risultata normale e una gastroscopia che ha rivelato una gastrite cronica.
Quindi per loro è stata una pancreatite acuta di origine virale.
Ho rifatto pochi giorni fa gli esami ed i risultati sono giusti per quello che riguarda l'amilasi e l'elipasi, ho fatto anche quelli epatici e la bilirudina diretta era 0 mentre lla bilirubina indiretta era 1,3 cosa vuol dire?è normale?
io avverto sempre un dolore sotto la costola e al fianco destro che spesso arriva fino all'ovaio e coinvolge anche il fianco destro della schiena.
cosa potrebbe essere??sono molto preoccupata.
[#1]
Il dolore potrebbe essere determinato dagli esiti della pancreatite ma anche un disturbo gastroduodenale o colico.per quanto riguarda i valori della bilirubina non presentano segni allarmanti.
Dr. Roberto Rossi
[#3]
Gentile utente,
la normalizzazione, da lei riferita,
degli enzimi pancreatici dovrebbe indicare la negativizzazione della flogosi (anche se va monitorata con controlli ecografici e sierologici: ad es. PCR)
Se sospettavano dei calcoli al fegato le chiedo:
quale era la sintomatologia prima dell'episodio pancreatitico e in corso dello stesso?
E' un dolore comparso per la prima volta, con queste caratteristiche?
Saluti
la normalizzazione, da lei riferita,
degli enzimi pancreatici dovrebbe indicare la negativizzazione della flogosi (anche se va monitorata con controlli ecografici e sierologici: ad es. PCR)
Se sospettavano dei calcoli al fegato le chiedo:
quale era la sintomatologia prima dell'episodio pancreatitico e in corso dello stesso?
E' un dolore comparso per la prima volta, con queste caratteristiche?
Saluti
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#4]
Utente
Buonasera,
Qualche giorno prima di andare all'ospedale avevo sempre dolori al fianco (ma a fitte invece adesso sono più lievi ma sempre presenti e più forti dopo i pasti.) e un dolore forte nella parte alta della schiena. Al prontosoccorso mi dissero che erano dolori muscolari senza farmi nessun tipo di analisi del sangue e mi fecero una puntura di dicloreum che mi ha fatto venire asma curata con areosol e cortisone in gocce e mi hanno dimesso dicendo che non era nulla, fortunatamente non fidandomi e avendo sempre dolori più forti ho cambiato prontosoccorso dove dopo un semplice prelievo del sangue mi hanno diagnosticato una pancreatite acuta.
Quindi i sintomi più o meno erano simili la differenza che riscontro è che il dolore è sempre presente anche se non fortissimo e su tutto il fianco anche verso i reni e non ho tanto mal di schiena il dolore è invece più forte sul davanti.
Non riesco a capire se i dolori sono ancora legati a quell'episodio o come ipotizzava anche lei siano invece anche legati ad altro.
Possibile che abbia i calcoli e che non si siano visti da un'ecografia?dovrei fare anche una tac forse? il mio medico mi ha detto che è improbabile perchè sono magra e si dovrebbero vedere. non so più cosa pensare.
La ringrazio
Elisa
Qualche giorno prima di andare all'ospedale avevo sempre dolori al fianco (ma a fitte invece adesso sono più lievi ma sempre presenti e più forti dopo i pasti.) e un dolore forte nella parte alta della schiena. Al prontosoccorso mi dissero che erano dolori muscolari senza farmi nessun tipo di analisi del sangue e mi fecero una puntura di dicloreum che mi ha fatto venire asma curata con areosol e cortisone in gocce e mi hanno dimesso dicendo che non era nulla, fortunatamente non fidandomi e avendo sempre dolori più forti ho cambiato prontosoccorso dove dopo un semplice prelievo del sangue mi hanno diagnosticato una pancreatite acuta.
Quindi i sintomi più o meno erano simili la differenza che riscontro è che il dolore è sempre presente anche se non fortissimo e su tutto il fianco anche verso i reni e non ho tanto mal di schiena il dolore è invece più forte sul davanti.
Non riesco a capire se i dolori sono ancora legati a quell'episodio o come ipotizzava anche lei siano invece anche legati ad altro.
Possibile che abbia i calcoli e che non si siano visti da un'ecografia?dovrei fare anche una tac forse? il mio medico mi ha detto che è improbabile perchè sono magra e si dovrebbero vedere. non so più cosa pensare.
La ringrazio
Elisa
[#5]
La ecografia è l'esame migliore per determinare se sono presenti calcoli in colecisti. La pancreatite potrebbe essere stata determinata da una micro litiasi . Pertanto sarebbe consigliabile ripetere l'ecografia con l'intestino preparato per definire lo stato della cistifellea.
[#6]
Gentile utente,
stando a quanto dice,
sembrerebbero dei dolori legati ancora alla sua convalescenza dall'episodio acuto.
Per sua informazione le dico che
- circa il 45% dei casi di pancreatite acuta è causato da calcolosi biliare,
- il 35% è dovuto all'alcool,
- il 10% riconosce svariate cause,
- ed il restante 10% è idiopatica (= causa ignota).
In ogni paziente (ricoverato) dovrebbe essere eseguita una TC addome, ovviamente più precisa dell'ecografia;
la TC è utile specialmente in caso di negatività dei precedenti esami strumentali (= ecografia) ==> ovvero il suo caso.
L’ecografia ha mostrato certamente una buona accuratezza diagnostica, (tra 70 ed il 90%);
si pone come metodica affidabile per il MONITORAGGIO della malattia e delle sue complicanze.
Essa costituisce oggi la metodica diagnostica di primo livello per lo studio morfologico del pancreas, quale tecnica ampiamente disponibile sul territorio, priva di effetti indesiderati e di controindicazioni (relativi all’uso mezzi di contrasto, campi magnetici e radiazioni), facilmente ripetibile, con un buon rapporto costo/beneficio ed una buona accuratezza diagnostica (come già detto).
I LIMITI dell’ecografia sono essenzialmente riconducibili alla sede profonda dell’organo pancreatico ed alla presenza del tubo gastroenterico, con il suo variabile contenuto gassoso che può disturbare la visione ecografica.
Pertanto,
in ultima analisi,
le consiglio un corretto monitoraggio del periodo post-pancreatite
da farsi possibilmente sotto la guida di un bravo ed esperto gastroenterologo.
Se lo riterrà, ci aggiorni pure.
Saluti
stando a quanto dice,
sembrerebbero dei dolori legati ancora alla sua convalescenza dall'episodio acuto.
Per sua informazione le dico che
- circa il 45% dei casi di pancreatite acuta è causato da calcolosi biliare,
- il 35% è dovuto all'alcool,
- il 10% riconosce svariate cause,
- ed il restante 10% è idiopatica (= causa ignota).
In ogni paziente (ricoverato) dovrebbe essere eseguita una TC addome, ovviamente più precisa dell'ecografia;
la TC è utile specialmente in caso di negatività dei precedenti esami strumentali (= ecografia) ==> ovvero il suo caso.
L’ecografia ha mostrato certamente una buona accuratezza diagnostica, (tra 70 ed il 90%);
si pone come metodica affidabile per il MONITORAGGIO della malattia e delle sue complicanze.
Essa costituisce oggi la metodica diagnostica di primo livello per lo studio morfologico del pancreas, quale tecnica ampiamente disponibile sul territorio, priva di effetti indesiderati e di controindicazioni (relativi all’uso mezzi di contrasto, campi magnetici e radiazioni), facilmente ripetibile, con un buon rapporto costo/beneficio ed una buona accuratezza diagnostica (come già detto).
I LIMITI dell’ecografia sono essenzialmente riconducibili alla sede profonda dell’organo pancreatico ed alla presenza del tubo gastroenterico, con il suo variabile contenuto gassoso che può disturbare la visione ecografica.
Pertanto,
in ultima analisi,
le consiglio un corretto monitoraggio del periodo post-pancreatite
da farsi possibilmente sotto la guida di un bravo ed esperto gastroenterologo.
Se lo riterrà, ci aggiorni pure.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 9.7k visite dal 25/04/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.