Celiachia: ricerca anticorpi per la diagnosi

Gentilissimi Medici di medicitalia,
circa 3 mesi fa, siccome il mio medico di famiglia sospettava, in base ad una sintomatologia gastrointestinale persistente, che io fossi affetto da celiachia, mi ha consigliato di provare a sospenedere l’utilizzao di alimenti contenenti glutine, e di fare le analisi del sangue, per valutare i livelli degli anticorpi anti-gliadina, anti-endomisio ed anti-transglutamminasi.
Io ho da subito seguito le indicazioni alimentari fornitemi dal mio medico, ma non ho effettuato le analisi del sangue prescrittemi.
Dopo 3 mesi di dieta, devo dire che mi sento molto meglio! Pertanto, alla luce di questo netto miglioramento fisico, risulta ancora più plausibile che io sia purtroppo affetto da celiachia. Alla luce di ciò, il mio medico insiste perché io faccia una verifica in più, sottoponendomi alle succitate analisi del sangue, e alla fine è riuscito a convincermi.
Siccome però è molto il tempo passato da quando non mangio prodotti conteneti glutine, suppongo che potrebbero non essere più presenti, in quantità significative, gli anticorpi che si vanno a ricercare per verificare la presenza di una risposta immunitaria scatenata dal glutine, ovvero i già citati anticorpi anti-gliadina, anti-endomisio ed anti-transglutamminasi.
Il mio medico sostiene che non sia necessario che io mangi alimenti con glutine, ma io, che sono peraltro uno studente di medicina, sono convinto che se andassi a ricercare ora gli anticorpi, risulterebbero valori nella norma, perché è troppo il tempo passato da quando ho mangiato l’ultima volta alimenti con glutine.
Pertanto chiedo a voi se è opportuno che io reintroduca il glutine, e in particolare da quanti giorni prima di fare le analisi devo reintrodurlo, in modo da avere la garanzia che, qualora malauguratamente io sia celiaco, si abbia un significativo aumento dei titoli anticorpali.
Grazie mille a chi eventualmente mi risponderà.