Costole e colon
Ringrazio anticipatamente tutti i Dottori che vorranno rispondere al mio quesito.
Sono innanzitutto un ragazzo di 26 anni, afflitto da più di un anno da problemi all'apparato digerente.
Da Gennaio 2011 avvertivo ogni giorno del gonfiore intestinale, soprattutto sotto l'ombelico. Il fastidio è proseguito per alcuni mesi, trasformandosi verso Maggio in mal di stomaco, concentrato soprattutto al mattino. Non ho mai avvertito sensazioni di vomito o di particolare nausea, nemmeno diarrea e andavo sempre in bagno con sufficiente regolarità. Notavo soltanto una certa variazione dell'aspetto delle feci (a volte più dure, a volte più liquide).
Mi sono recato dal gastroenterologo che, dopo aver ascoltato i miei sintomi e avermi palpalto in vari modi l'addome, mi comunica che si tratterebbe di colon irritabile e di mal di stomaco entrambi generati da stress. Per sicurezza mi manda a controllare l'Helicobacter Pyroli, dicendomi di tornare da lui per una cura di carattere "psicologico" se questo esame fosse stato negativo e consigliandomi di assumere il Pantoprazolo.
Ho fatto l'esame per l'Helicobacter, con esito negativo e ho cominciato ad assumere il Pantoprazolo con effetti (inizialmente) positivi.
Il fatto è che, dopo due mesi di cura con il Pantoprazolo è tornato il mal di stomaco, con l'aggiunta di dolori che vanno dall'ombelico allo sterno e fino dietro le scapole. A questo punto il mio medico di famiglia mi dice che potrebbe trattarsi di un problema di reflusso gastroesofageo e mi dice di continuare a prendere il Pantoprazolo.
Alcuni giorni sto bene, altri sto ancora male (male allo stomaco, che NON si allevia nemmeno dopo mangiato, e un pò di sollievo solo dopo le defecazioni).
In questi ultimi giorni, come se non bastasse, avverto un certo bruciore proprio sotto le costole, in particolare quella destra. Passo le giornate a preoccuparmi, soprattutto per l'eventuale presenza di un'ulcera.
Vi ringrazio per le Vostre opinioni.
Sono innanzitutto un ragazzo di 26 anni, afflitto da più di un anno da problemi all'apparato digerente.
Da Gennaio 2011 avvertivo ogni giorno del gonfiore intestinale, soprattutto sotto l'ombelico. Il fastidio è proseguito per alcuni mesi, trasformandosi verso Maggio in mal di stomaco, concentrato soprattutto al mattino. Non ho mai avvertito sensazioni di vomito o di particolare nausea, nemmeno diarrea e andavo sempre in bagno con sufficiente regolarità. Notavo soltanto una certa variazione dell'aspetto delle feci (a volte più dure, a volte più liquide).
Mi sono recato dal gastroenterologo che, dopo aver ascoltato i miei sintomi e avermi palpalto in vari modi l'addome, mi comunica che si tratterebbe di colon irritabile e di mal di stomaco entrambi generati da stress. Per sicurezza mi manda a controllare l'Helicobacter Pyroli, dicendomi di tornare da lui per una cura di carattere "psicologico" se questo esame fosse stato negativo e consigliandomi di assumere il Pantoprazolo.
Ho fatto l'esame per l'Helicobacter, con esito negativo e ho cominciato ad assumere il Pantoprazolo con effetti (inizialmente) positivi.
Il fatto è che, dopo due mesi di cura con il Pantoprazolo è tornato il mal di stomaco, con l'aggiunta di dolori che vanno dall'ombelico allo sterno e fino dietro le scapole. A questo punto il mio medico di famiglia mi dice che potrebbe trattarsi di un problema di reflusso gastroesofageo e mi dice di continuare a prendere il Pantoprazolo.
Alcuni giorni sto bene, altri sto ancora male (male allo stomaco, che NON si allevia nemmeno dopo mangiato, e un pò di sollievo solo dopo le defecazioni).
In questi ultimi giorni, come se non bastasse, avverto un certo bruciore proprio sotto le costole, in particolare quella destra. Passo le giornate a preoccuparmi, soprattutto per l'eventuale presenza di un'ulcera.
Vi ringrazio per le Vostre opinioni.
[#1]
Gentile utente,
quello che descrive non appare indicativo di reflusso ma di colon irritabile.
Tenga conto che l'assunzione di PPI (antiacidi) come quello da lei citato può peggiorare le performances digestive dello stomaco.
Saluti.
quello che descrive non appare indicativo di reflusso ma di colon irritabile.
Tenga conto che l'assunzione di PPI (antiacidi) come quello da lei citato può peggiorare le performances digestive dello stomaco.
Saluti.
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#3]
Lei dice
<<Notavo soltanto una certa variazione dell'aspetto delle feci (a volte più dure, a volte più liquide)>>,
ciò sottintende la forma mista ipo-ipercinetica del colon irritabile (che NON si diagnostica con colonscopia, men che meno con gastroscopia).
La terapia si giova di benzodiazepine, procinetici, fibre, fermenti e quant'altro, oltre ad attenzioni dietetiche varie, che vanno "calate" sulla persona dopo visita gastroenterologica, cosa che davvero le consiglio.
Saluti
<<Notavo soltanto una certa variazione dell'aspetto delle feci (a volte più dure, a volte più liquide)>>,
ciò sottintende la forma mista ipo-ipercinetica del colon irritabile (che NON si diagnostica con colonscopia, men che meno con gastroscopia).
La terapia si giova di benzodiazepine, procinetici, fibre, fermenti e quant'altro, oltre ad attenzioni dietetiche varie, che vanno "calate" sulla persona dopo visita gastroenterologica, cosa che davvero le consiglio.
Saluti
[#8]
Utente
Buonasera Dr.Quataro.
Nella giornata odierna mi sono recato in visita dal gastroenterologo.
Dopo aver ascoltato i miei sintomi (e avermi fatto molte domande che mi sembravano riguardare più la mia condizione "ansiosa" che i miei sintomi fisici, ad esempio domande sul lavoro, sulla mia convivenza, sul mio modo di vivere i miei disturbi, ecc) mi indica come causa più probabile un disturbo di reflusso gastroesofageo.
Mi fa quindi una domanda precisa "se dovessi fare la gastroscopia, il risultato dell'esame ti farebbe stare più tranquillo?" aggiungendo che gli permetterebbe comunque di escludere patologie tipo ernia ietale, lesioni dell'esofago, e altre che non ricordo.
Mi ha parlato quindi di una possibile terapia che includesse anche farmaci ansiolitici (i nomi, purtroppo, non li ricordo) e di un aiuto psichiatrico.
Mi ha lasciato alcuni giorni per decidere se eseguire o meno l'esame.
Ora: la gastroscopia non mi sembra un esame facile da affrontare, per cui non sono così felice di sottopormici. In secondo luogo, dalla visita odierna, non mi è sembrato chiaro se fare questo esame sia per me necessario o il Dottore lo consideri solo un punto di partenza per una mia questione "psicologica". Se fosse solo per questo motivo, forse potrei uscirci da solo.
La ringrazio della Sua cortese opinione.
Ora
Nella giornata odierna mi sono recato in visita dal gastroenterologo.
Dopo aver ascoltato i miei sintomi (e avermi fatto molte domande che mi sembravano riguardare più la mia condizione "ansiosa" che i miei sintomi fisici, ad esempio domande sul lavoro, sulla mia convivenza, sul mio modo di vivere i miei disturbi, ecc) mi indica come causa più probabile un disturbo di reflusso gastroesofageo.
Mi fa quindi una domanda precisa "se dovessi fare la gastroscopia, il risultato dell'esame ti farebbe stare più tranquillo?" aggiungendo che gli permetterebbe comunque di escludere patologie tipo ernia ietale, lesioni dell'esofago, e altre che non ricordo.
Mi ha parlato quindi di una possibile terapia che includesse anche farmaci ansiolitici (i nomi, purtroppo, non li ricordo) e di un aiuto psichiatrico.
Mi ha lasciato alcuni giorni per decidere se eseguire o meno l'esame.
Ora: la gastroscopia non mi sembra un esame facile da affrontare, per cui non sono così felice di sottopormici. In secondo luogo, dalla visita odierna, non mi è sembrato chiaro se fare questo esame sia per me necessario o il Dottore lo consideri solo un punto di partenza per una mia questione "psicologica". Se fosse solo per questo motivo, forse potrei uscirci da solo.
La ringrazio della Sua cortese opinione.
Ora
[#9]
Non posso dire cosa il collega gastroenterologo abbia colto come aspetto prevalente nel vostro colloquio-visita per porgerle la soluzione che lei riporta nel suo scritto.
Che vi sia una discreta componente ansiosa non lo nega, credo, neppure lei.
Lei però ha riferito
<<Notavo soltanto una certa variazione dell'aspetto delle feci (a volte più dure, a volte più liquide).>>
e questo ha poco o nulla ache vedere con il reflusso ma con il colon irritabile.
La terapia, come le ho già detto, si giova di benzodiazepine, procinetici, fibre, fermenti e quant'altro.
A questo punto ne parli con il suo curante e, prima di affrontare indagini endoscopiche, potrebbe effettuare un ciclo di terapia cosiddetta "ex iuvantibus" (=Dal giovamento della terapia si conferma il sospetto o l'ipotesi diagnostica).
Saluti
Che vi sia una discreta componente ansiosa non lo nega, credo, neppure lei.
Lei però ha riferito
<<Notavo soltanto una certa variazione dell'aspetto delle feci (a volte più dure, a volte più liquide).>>
e questo ha poco o nulla ache vedere con il reflusso ma con il colon irritabile.
La terapia, come le ho già detto, si giova di benzodiazepine, procinetici, fibre, fermenti e quant'altro.
A questo punto ne parli con il suo curante e, prima di affrontare indagini endoscopiche, potrebbe effettuare un ciclo di terapia cosiddetta "ex iuvantibus" (=Dal giovamento della terapia si conferma il sospetto o l'ipotesi diagnostica).
Saluti
[#10]
Utente
Grazie per la risposta Dottore.
Il mio gastroenterologo ha concentrato la sua attenzione sul dolore (di tipo oppressivo) che mi prende lo sterno e tra le scapole.
Il fatto strano (e ieri gliel'ho riferito) è che tale fastidio, dopo la visita che avevo effettuato dal cardiologo, mi era sparito per poi tornare un mese dopo (a seguito della morte del calciatore del Livorno).
E' possibile che il reflusso si interrompa in modo così brusco?
In secondo luogo il gastroenterologo mi ha detto che, per effettuare l'esame, mi verrà somministrata una soluzione per via endovenosa che mi sederà per la sola durata dell'esame (mi ha parlato di 5 minuti di durata). Il Dottore ha parlato di farmaci sicuri "al 99,9% periodico", ma sono comunque un pochino preoccupato.
Vorrei anche la Sua opinione in questi sensi.
La ringrazio per la pazienza.
Il mio gastroenterologo ha concentrato la sua attenzione sul dolore (di tipo oppressivo) che mi prende lo sterno e tra le scapole.
Il fatto strano (e ieri gliel'ho riferito) è che tale fastidio, dopo la visita che avevo effettuato dal cardiologo, mi era sparito per poi tornare un mese dopo (a seguito della morte del calciatore del Livorno).
E' possibile che il reflusso si interrompa in modo così brusco?
In secondo luogo il gastroenterologo mi ha detto che, per effettuare l'esame, mi verrà somministrata una soluzione per via endovenosa che mi sederà per la sola durata dell'esame (mi ha parlato di 5 minuti di durata). Il Dottore ha parlato di farmaci sicuri "al 99,9% periodico", ma sono comunque un pochino preoccupato.
Vorrei anche la Sua opinione in questi sensi.
La ringrazio per la pazienza.
[#11]
Il reflusso gastroesofageo ha manifestazioni cliniche che a volte possono essere varie e apparentemente bizzarre.
La diagnosi di certezza sull'esistenza o meno del reflusso e sull'entità del problema anatomico (ernia, incontinenza) necessita dell'approfondimento endoscopico.
La gastroscopia in mani esperte
è un esame assolutamente affidabile e sicuro.
Stia pure tranquillo.
Saluti.
La diagnosi di certezza sull'esistenza o meno del reflusso e sull'entità del problema anatomico (ernia, incontinenza) necessita dell'approfondimento endoscopico.
La gastroscopia in mani esperte
è un esame assolutamente affidabile e sicuro.
Stia pure tranquillo.
Saluti.
[#14]
Utente
Buongiorno Dott. Quataro.
Ieri mi sono sottoposto alla gastroscopia.
Le copio il referto dell esame.
ESOFAGO NORMOCALIZZATO CON MUCOSA INDENNE.
BIOPSIE AL TERZO DISTALE. CARDIAS PARZLMENTE CONTINENTE
LINEA Z IN SEDE, REGOLARE D'ASPETTO
CAMPANATURA CARDIALE IN RETROVISIONE
STOMACO NORMOCONFORMATO CON PARETI BEN DISTENSIBILI E PLICHE GASTRICHE SPIANABILI
NON SI APPREZZANO LESIONI MUCOSE ACUTE NEI DISTRETTI GASTRICI ESPLORATI
BIPSIE ANTRO E CORPO GASTRICO.
PILORO CONTINENTE
I E II PORZIONE DUODENALE INDENNI DA LESIONI
La ringrazio della sua disponibilità
Ieri mi sono sottoposto alla gastroscopia.
Le copio il referto dell esame.
ESOFAGO NORMOCALIZZATO CON MUCOSA INDENNE.
BIOPSIE AL TERZO DISTALE. CARDIAS PARZLMENTE CONTINENTE
LINEA Z IN SEDE, REGOLARE D'ASPETTO
CAMPANATURA CARDIALE IN RETROVISIONE
STOMACO NORMOCONFORMATO CON PARETI BEN DISTENSIBILI E PLICHE GASTRICHE SPIANABILI
NON SI APPREZZANO LESIONI MUCOSE ACUTE NEI DISTRETTI GASTRICI ESPLORATI
BIPSIE ANTRO E CORPO GASTRICO.
PILORO CONTINENTE
I E II PORZIONE DUODENALE INDENNI DA LESIONI
La ringrazio della sua disponibilità
[#18]
Utente
Buongiorno Dottore,
ieri mi sono recato come previsto dal gastroenterologo.
Mi ha detto che dalla gastroscopia non risulta nulla di rilevante e che giustifichi i sintomi da me riportati.
Dopo avermi fatto un discorso di carattere “psicologico” (con riferimento al fatto che, secondo lui, sfogo nello stomaco tutte le mie ansie e le mie preoccupazioni), mi ha prescritto lo Xanax (con dosaggio 0,25) per un mese.
Volevo sapere la sua gentile opinione a riguardo.
Grazie mille
ieri mi sono recato come previsto dal gastroenterologo.
Mi ha detto che dalla gastroscopia non risulta nulla di rilevante e che giustifichi i sintomi da me riportati.
Dopo avermi fatto un discorso di carattere “psicologico” (con riferimento al fatto che, secondo lui, sfogo nello stomaco tutte le mie ansie e le mie preoccupazioni), mi ha prescritto lo Xanax (con dosaggio 0,25) per un mese.
Volevo sapere la sua gentile opinione a riguardo.
Grazie mille
[#19]
Non so se il gastroenterologo che la cura
è lo stesso che le ha effettuato la gastroscopia,
però voglio sottolinearle che il referto che lei ha riportato recita così,
<< CARDIAS PARZLMENTE CONTINENTE .... LINEA Z IN SEDE ...CAMPANATURA CARDIALE IN RETROVISIONE>>,
personalmente, con i limiti del dover interpretare quello che qualcun'altro "che ha visto" descrive, leggo una condizione di Reflusso Gastrosofageo
(a prescindere se per campanatura si vuole intendere un cardias incontinente o, meglio, una vera e propria ernia da scivolamento),
pertanto che sia una persona ansiosa e che questo possa "disturbare" funzionalmente l'intestino (=> colon irritbaile) penso che non lo neghi nemmeno lei,
però, se ci capisco qualcosa,
il cardias poco continente (vuoi per ernia, vuoi per incontinenza),
non lo crea l'ansia,
ma è un dato "anatomico" "di fatto"!
Cordialmente
è lo stesso che le ha effettuato la gastroscopia,
però voglio sottolinearle che il referto che lei ha riportato recita così,
<< CARDIAS PARZLMENTE CONTINENTE .... LINEA Z IN SEDE ...CAMPANATURA CARDIALE IN RETROVISIONE>>,
personalmente, con i limiti del dover interpretare quello che qualcun'altro "che ha visto" descrive, leggo una condizione di Reflusso Gastrosofageo
(a prescindere se per campanatura si vuole intendere un cardias incontinente o, meglio, una vera e propria ernia da scivolamento),
pertanto che sia una persona ansiosa e che questo possa "disturbare" funzionalmente l'intestino (=> colon irritbaile) penso che non lo neghi nemmeno lei,
però, se ci capisco qualcosa,
il cardias poco continente (vuoi per ernia, vuoi per incontinenza),
non lo crea l'ansia,
ma è un dato "anatomico" "di fatto"!
Cordialmente
[#20]
Utente
Dr.Quataro grazie per la risposta.
Dopo l’esame (a partire da Venerdì) non ho più assunto, fino a ieri, il Pantoprazolo ma da Martedì ho cominciato ad avvertire un forte bruciore sopra l’ombelico. Da stamattina ho ricominciato a prendere il Pantoprazolo.
Sono comunque preoccupato perché da stasera e fino a Domenica sera ho un corso per manager, in montagna. Ho il timore che sia, ad esempio, un inizio di appendicite (vera e propria fissazione per me).
La ringrazio per la pazienza
Dopo l’esame (a partire da Venerdì) non ho più assunto, fino a ieri, il Pantoprazolo ma da Martedì ho cominciato ad avvertire un forte bruciore sopra l’ombelico. Da stamattina ho ricominciato a prendere il Pantoprazolo.
Sono comunque preoccupato perché da stasera e fino a Domenica sera ho un corso per manager, in montagna. Ho il timore che sia, ad esempio, un inizio di appendicite (vera e propria fissazione per me).
La ringrazio per la pazienza
Questo consulto ha ricevuto 23 risposte e 46.7k visite dal 18/04/2012.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.