Ernia iatale, impossibile intervento!?
Salve dottori, vi chiedo un consulto per mio padre. Da anni (circa 20) soffre di una ernia iatale molto fastidiosa, ha perso tantissimi chili per colpa del reflusso e a volte non riesce nemmeno a mangiare per giorni interi. Ora pesa circa 58 kg ma è alto circa 1.80 !!!
Assume peridon e pantoprazolo, niente aspirina, è un fumatore.
Spesso al mattino rimette saliva e succhi gastrici e in generale durante il giorno vomita spesso.
Abbiamo più volte provato ad indirizzarlo verso qualche gastroenterologo affinchè facesse un intervento, ma lui ogni volta che torna dice che nessuno glielo vuole fare.
Ci stiamo chiedendo se sia una questione solo di paura dell'intervento, in quanto ci sembra strano se non impossibile che con tutti i suoi sintomi e il sottopeso, oltre al fatto che NON RIESCE A MANGIARE, l'intervento non sia indicato!
E' possibile che gli rispondano sempre che l'intervento non glielo possono fare (ogni volta adducendo al fatto che le sale operatorie servono per chi ha bisogno davvero)????
Grazie
cordiali saluti
Assume peridon e pantoprazolo, niente aspirina, è un fumatore.
Spesso al mattino rimette saliva e succhi gastrici e in generale durante il giorno vomita spesso.
Abbiamo più volte provato ad indirizzarlo verso qualche gastroenterologo affinchè facesse un intervento, ma lui ogni volta che torna dice che nessuno glielo vuole fare.
Ci stiamo chiedendo se sia una questione solo di paura dell'intervento, in quanto ci sembra strano se non impossibile che con tutti i suoi sintomi e il sottopeso, oltre al fatto che NON RIESCE A MANGIARE, l'intervento non sia indicato!
E' possibile che gli rispondano sempre che l'intervento non glielo possono fare (ogni volta adducendo al fatto che le sale operatorie servono per chi ha bisogno davvero)????
Grazie
cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
la chirurgia antireflusso comporta anche rovesci della medaglia.
Il gastroenterologo ed il chirurgo devono poi porre correttamente l'indicazione.
Cordialità
la chirurgia antireflusso comporta anche rovesci della medaglia.
Il gastroenterologo ed il chirurgo devono poi porre correttamente l'indicazione.
Cordialità
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
Gentile Dottor Quatraro, ma quali sono quindi le indicazioni per intervenire ? E quali sono i rovesci della medaglia?
Noi siamo seriamente preoccupati, ormai è diventato uno scheletro e mangia si e no un quinto di una persona normale, quando riesce.
Per quali che siano i rovesci, qui la situazione sembra davvero grave, oltre al disagio del vomito che occorre diverse volte al giorno e di notte
Grazie per la sua risposta!
cordiali saluti
Noi siamo seriamente preoccupati, ormai è diventato uno scheletro e mangia si e no un quinto di una persona normale, quando riesce.
Per quali che siano i rovesci, qui la situazione sembra davvero grave, oltre al disagio del vomito che occorre diverse volte al giorno e di notte
Grazie per la sua risposta!
cordiali saluti
[#3]
Gentile utente,
Sarò provvido di delucidazioni.
Alcuni tratti della richiesta che mi colpiscono:
<<Da anni (circa 20) soffre di una ernia iatale molto fastidiosa, ha perso tantissimi chili per colpa del reflusso e a volte non riesce nemmeno a mangiare per giorni interi... è un fumatore ....
... lui ogni volta che torna dice che nessuno glielo vuole fare>>
Domande:
- Chi ha certificato che il dimagrimento in 20 anni è tutta colpa del reflusso?
- Il reflusso peggiora con il fumo => suo padre segue norme e comportamenti anti-reflusso?
- Oltre che suo padre, nessuno di voi ha mai direttamente interagito con lo/gli specialisti che lui ha consultato?
- Cosa pensa il suo medico curante?
Alcune note informative:
Negli ultimi 10 anni gli inibitori della pompa protonica (IPP), ossia farmaci che bloccano la produzione di acido cloridrico (HCl) a livello cellulare, hanno notevolmente incrementato l' efficacia del trattamento medico della MRGE; infatti, l'80-100% dei pazienti rispondono efficacemente ad una terapia d'attacco con IPP contro solo il 50-60% in caso di procinetici, cioè farmaci che stimolano l'attività dinamica esofago-gastro-intestinale,
Molti chirurghi sono dell'avviso di eseguire un intervento antireflusso quando i pazienti non rispondono alla terapia medica; sappiamo invece che l'efficacia degli IPP ha ridotto il numero di pazienti "non responders".
Una terapia medica di mantenimento può invece controllare efficacemente la sintomatologia nella maggior parte dei casi.
In pazienti affetti da MRGE di grado severo, l'operazione di Nissen è più efficace nella risoluzione dei sintomi e dell'esofagite rispetto ad una terapia intermittente o di mantenimento con farmaci convenzionali.
La valutazione pre-operatoria prevede:
gastroscopia, pH-mano-impedenziometria.
Resto a sua disposizione.
Sarò provvido di delucidazioni.
Alcuni tratti della richiesta che mi colpiscono:
<<Da anni (circa 20) soffre di una ernia iatale molto fastidiosa, ha perso tantissimi chili per colpa del reflusso e a volte non riesce nemmeno a mangiare per giorni interi... è un fumatore ....
... lui ogni volta che torna dice che nessuno glielo vuole fare>>
Domande:
- Chi ha certificato che il dimagrimento in 20 anni è tutta colpa del reflusso?
- Il reflusso peggiora con il fumo => suo padre segue norme e comportamenti anti-reflusso?
- Oltre che suo padre, nessuno di voi ha mai direttamente interagito con lo/gli specialisti che lui ha consultato?
- Cosa pensa il suo medico curante?
Alcune note informative:
Negli ultimi 10 anni gli inibitori della pompa protonica (IPP), ossia farmaci che bloccano la produzione di acido cloridrico (HCl) a livello cellulare, hanno notevolmente incrementato l' efficacia del trattamento medico della MRGE; infatti, l'80-100% dei pazienti rispondono efficacemente ad una terapia d'attacco con IPP contro solo il 50-60% in caso di procinetici, cioè farmaci che stimolano l'attività dinamica esofago-gastro-intestinale,
Molti chirurghi sono dell'avviso di eseguire un intervento antireflusso quando i pazienti non rispondono alla terapia medica; sappiamo invece che l'efficacia degli IPP ha ridotto il numero di pazienti "non responders".
Una terapia medica di mantenimento può invece controllare efficacemente la sintomatologia nella maggior parte dei casi.
In pazienti affetti da MRGE di grado severo, l'operazione di Nissen è più efficace nella risoluzione dei sintomi e dell'esofagite rispetto ad una terapia intermittente o di mantenimento con farmaci convenzionali.
La valutazione pre-operatoria prevede:
gastroscopia, pH-mano-impedenziometria.
Resto a sua disposizione.
[#4]
Utente
Buongiorno dottore e innanzi tutto grazie della delucidazione che mi ha voluto fornire.
Per quanto riguarda il dimagrimento si è verificato principalmente nei primi anni all'insorgere della malattia (pesava circa 90 chili), perché non riusciva a mangiare e se mangiava vomitava. Nessuno ci dice che è sicuramente quello il motivo, ma... a ragion veduta penso di poter affermare che l'ernia /reflusso abbiano senza dubbio fatto la loro buona parte.
Ora diciamo che perde qualche chilo l'anno ma è scavato in volto e vedere che spesso non riesce a mangiare ci fa stare tutti in allerta.
Mi viene il dubbio che non voglia intraprendere un serio percorso farmacologico per via del fumo, che non vuole mollare, e sul quale è irremovibile, un vero drogato di nicotina. Forse anche il fatto che il post operatorio preveda astinenza completa dalle sigarette deve spaventarlo più dell'operazione stessa.
La ringrazio ancora dottore e le auguro un buon fine settimana
Per quanto riguarda il dimagrimento si è verificato principalmente nei primi anni all'insorgere della malattia (pesava circa 90 chili), perché non riusciva a mangiare e se mangiava vomitava. Nessuno ci dice che è sicuramente quello il motivo, ma... a ragion veduta penso di poter affermare che l'ernia /reflusso abbiano senza dubbio fatto la loro buona parte.
Ora diciamo che perde qualche chilo l'anno ma è scavato in volto e vedere che spesso non riesce a mangiare ci fa stare tutti in allerta.
Mi viene il dubbio che non voglia intraprendere un serio percorso farmacologico per via del fumo, che non vuole mollare, e sul quale è irremovibile, un vero drogato di nicotina. Forse anche il fatto che il post operatorio preveda astinenza completa dalle sigarette deve spaventarlo più dell'operazione stessa.
La ringrazio ancora dottore e le auguro un buon fine settimana
[#6]
Utente
Ah dottore, scusi, ho visto le sue domande ma nel scriverle ho totalmente dimenticato di risponderle per punti
no, non segue comportamenti e norme anti reflusso, a parte alcuni accorgimenti.
Nessuno di noi è riuscito mai a parlare con un gastroenterologo che l'abbia visitato perchè vuole sempre andare da solo, altrimenti non ci va.
Per quanto riguarda il medico curante, purtroppo non so che pensare, visto che dice che per questioni di privacy non può riferirci nulla, dice ovviamente che dovrebbe smettere di fumare (ma non lo fa) e variare un po' la sua alimentazione (mangia pochissime verdure e frutta).
La situazione è difficile proprio perchè parlare con lui di questo problema significa parlare ad un muro, si arrabbia e si chiude a riccio, nel mentre sta male (e fa stare male di rimando tutti noi)
no, non segue comportamenti e norme anti reflusso, a parte alcuni accorgimenti.
Nessuno di noi è riuscito mai a parlare con un gastroenterologo che l'abbia visitato perchè vuole sempre andare da solo, altrimenti non ci va.
Per quanto riguarda il medico curante, purtroppo non so che pensare, visto che dice che per questioni di privacy non può riferirci nulla, dice ovviamente che dovrebbe smettere di fumare (ma non lo fa) e variare un po' la sua alimentazione (mangia pochissime verdure e frutta).
La situazione è difficile proprio perchè parlare con lui di questo problema significa parlare ad un muro, si arrabbia e si chiude a riccio, nel mentre sta male (e fa stare male di rimando tutti noi)
[#7]
Gentilissima,
lei riporta:
>>E' possibile che gli rispondano sempre che l'intervento non glielo possono fare (ogni volta adducendo al fatto che le sale operatorie servono per chi ha bisogno davvero)???? <<
Sinceramente mi sembra una grande stupidaggine quello che i medici riferiscono, se realmente è questo che le rispondono. Lei vive in Veneto dove a Padova e Verona ci sono centri di Eccellenza sulla chirurgia esofagea e non credo che risponderebbero così di fronte ad un paziente che realmente necessita di un intervento per il reflusso.
Mi chiedo. Ma come facciamo a capire che il problema di suo padre sia realmente il reflusso ? Come le ha già chiesto il collega Quatraro quali esami ha fatto ? Qual'è l'esito dell'ultima gastroscopia, lo può trascrivere ?
Il problema è: suo padre vuole farsi seguire o no ? Sembrerebbe di sì, ma da quanto scrive sembra che suo padre sia deluso dal rifiuto dei chirurghi che non vogliono operarlo.
Qualcosa mi sfugge …. (o forse sfugge anche a Lei !)
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#8]
Carissima signora,
le sue risposte non mi sorprendono,
inoltre sono in linea con quanto traspariva (mie perplessità) nella mia precedente analisi del suo scritto.
Come le dicevo comprendo le sue difficoltà,
ma le voglio aggiungere alcuni suggerimenti e riflessioni:
1 - ho qualche perplessità nell'addebitare il dimagrimento esclusivamente all'ernia iatale (di cui non è dato conoscere nemmeno l'entità);
2 - credo che suo padre meriti una rivalutazione (come paziente) più complessiva ed analitica;
3 - stante questo disturbo di comunicazione verbale (anche questo andrebbe analizzato nei suoi perchè), nessuno le vieta di chiedere un colloquio chiarificatore con lo/gli specialista/i da cui suo padre è stato visitato.
Le rinnovo la mia disponibilità
Auguroni.
le sue risposte non mi sorprendono,
inoltre sono in linea con quanto traspariva (mie perplessità) nella mia precedente analisi del suo scritto.
Come le dicevo comprendo le sue difficoltà,
ma le voglio aggiungere alcuni suggerimenti e riflessioni:
1 - ho qualche perplessità nell'addebitare il dimagrimento esclusivamente all'ernia iatale (di cui non è dato conoscere nemmeno l'entità);
2 - credo che suo padre meriti una rivalutazione (come paziente) più complessiva ed analitica;
3 - stante questo disturbo di comunicazione verbale (anche questo andrebbe analizzato nei suoi perchè), nessuno le vieta di chiedere un colloquio chiarificatore con lo/gli specialista/i da cui suo padre è stato visitato.
Le rinnovo la mia disponibilità
Auguroni.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 6.4k visite dal 13/04/2012.
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