Dolore all esofago
Salve,vi espongo subito il mio problema,soffro di esofagite e da un pò mi sto curando per questo problema con buoni risultati,ma ultimamente mi è sorto un problema un pò strano e vorrei saperne di più.Il mio problema e che la parte sinistra,all altezza del cuore,del mio esofago mi sembra rimasta "rovinata" come se ci fosse un abrasione che non riesce a cicatrizzarsi e quando ingerisco liquidi caldi o freddi o respiro molto velocemente dopo uno sforzo,sento come un fastidioso gonfiore e un senso come se mi fossi fatto una escoriazione all interno dell esofago,ma non in tutto l esofago solo in quella piccola porzione sulla sinista.
In conclusione volevo sapere se è possibile che causa l'esofagite questa specie di escoriezione non si rimargini e mi provochi questi dolori,e cosa dovrei fare per guarire.
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione prestatami!
In conclusione volevo sapere se è possibile che causa l'esofagite questa specie di escoriezione non si rimargini e mi provochi questi dolori,e cosa dovrei fare per guarire.
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione prestatami!
[#1]
Gentile signore,
la sintomatologia che espone ha una componente psicologica piuttosto rilevante e, in quanto tale, sarebbe opportuno integrare il suo iter clinico con un colloquio psicologico/psicosomatico per affrontarla nella sua interezza.
Il dolore viscerale (a partenza cioè dagli organi interni e non dalla superficie del corpo), per motivi neuroanatomici, non ha caratteristiche di precisazione della localizzazione come quelle da lei riportate, quindi è poco verosimile che una lesione sul "lato sinistro" della mucosa esofagea dia una sintomatologia di tal tipo. E' possibile però che il dolore collegato alla lesione mucosa esofagea possa essere percepito prevalentemente (o esclusivamente) in una zona del corpo perchè, ad esempio, sostenuto da una concomitante contrattura della muscolatura in tale zona (il perché di ciò è appunto da considerare con un approccio psicologico che miri a determinare, tra le altre cose, la valenza simbolica della localizzazione del sintomo).
Cordiali saluti.
la sintomatologia che espone ha una componente psicologica piuttosto rilevante e, in quanto tale, sarebbe opportuno integrare il suo iter clinico con un colloquio psicologico/psicosomatico per affrontarla nella sua interezza.
Il dolore viscerale (a partenza cioè dagli organi interni e non dalla superficie del corpo), per motivi neuroanatomici, non ha caratteristiche di precisazione della localizzazione come quelle da lei riportate, quindi è poco verosimile che una lesione sul "lato sinistro" della mucosa esofagea dia una sintomatologia di tal tipo. E' possibile però che il dolore collegato alla lesione mucosa esofagea possa essere percepito prevalentemente (o esclusivamente) in una zona del corpo perchè, ad esempio, sostenuto da una concomitante contrattura della muscolatura in tale zona (il perché di ciò è appunto da considerare con un approccio psicologico che miri a determinare, tra le altre cose, la valenza simbolica della localizzazione del sintomo).
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Ex utente
Inanzitutto volevo ringraziarla per la sua risposta.
Purtroppo per me la sintomatologia da me descritta non ha assolutamente niente a che fare con una componente psicologica anche per il fatto che un colloquio psicologico l'ho pure fatto e non ha portato a niente,sono una persona normalissima.
Il dolore c'è e non me lo invento,non ne avrei motivo!
Posso essere d'accordo sul fatto che percepisco il dolore solo sul lato sinistro visto che l'ho sforzato molto sul lavoro,ma non sono assolutamente d accordo sul fatto che ci sia una componente psicologica!
Cordiali saluti
Purtroppo per me la sintomatologia da me descritta non ha assolutamente niente a che fare con una componente psicologica anche per il fatto che un colloquio psicologico l'ho pure fatto e non ha portato a niente,sono una persona normalissima.
Il dolore c'è e non me lo invento,non ne avrei motivo!
Posso essere d'accordo sul fatto che percepisco il dolore solo sul lato sinistro visto che l'ho sforzato molto sul lavoro,ma non sono assolutamente d accordo sul fatto che ci sia una componente psicologica!
Cordiali saluti
[#3]
Gentile signora,
mi permetto di risponderle per dirle che i suoi sintomi mi fanno pensare alla possibilità di un'ernia iatale (che potrebbe senz'altro giustificare anche l'esofagite-da reflusso, magari...- per la quale si sta curando). Dolore retrosternale..dalla parte del cuore, quando lei deglutisce, con la sensazione di bruciore, e come se "ci fosse una ferita" potrebbero senz'altro avere questa base.
Non si preoccupi però e sottoponga questa ipotesi al suo medico o a chi la sta trattando per l'esofagite.
Qualche consiglio
eviti di mangiare porzioni abbondanti ma faccia piccoli pasti distanziati
eviti di fare lavori o piegarsi dopo mangiato. Non mangi molto la sera.
Durante la digestione mantenga una posizione semi-seduta e non vada subito a riposare. Eviti cibi grassi, fritti, insaccati, creme, cioccolata, formaggi freschi, sughi elaborati (senz'altro già segue qualche dieta specifica). Nella medicina Omeopatica potrà senz'altro trovare valido supporto, senza interferire con la terapia che già sta facendo e senza lasciarla, ma affiancandola ad essa.
la saluto e le faccio i miei auguri
Agnesina Pozzi
mi permetto di risponderle per dirle che i suoi sintomi mi fanno pensare alla possibilità di un'ernia iatale (che potrebbe senz'altro giustificare anche l'esofagite-da reflusso, magari...- per la quale si sta curando). Dolore retrosternale..dalla parte del cuore, quando lei deglutisce, con la sensazione di bruciore, e come se "ci fosse una ferita" potrebbero senz'altro avere questa base.
Non si preoccupi però e sottoponga questa ipotesi al suo medico o a chi la sta trattando per l'esofagite.
Qualche consiglio
eviti di mangiare porzioni abbondanti ma faccia piccoli pasti distanziati
eviti di fare lavori o piegarsi dopo mangiato. Non mangi molto la sera.
Durante la digestione mantenga una posizione semi-seduta e non vada subito a riposare. Eviti cibi grassi, fritti, insaccati, creme, cioccolata, formaggi freschi, sughi elaborati (senz'altro già segue qualche dieta specifica). Nella medicina Omeopatica potrà senz'altro trovare valido supporto, senza interferire con la terapia che già sta facendo e senza lasciarla, ma affiancandola ad essa.
la saluto e le faccio i miei auguri
Agnesina Pozzi
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 10.8k visite dal 12/02/2008.
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