Gastroscopia e sedazione

Buongiorno,
la prossima settimana dovrò sottopormi all'esame endoscopico sopra citato con prelievo istologico;

ho già effettuato questo tipo di esame circa 8 anni fa e non conservo proprio dei bellissimi ricordi (senso di soffocamento continui stimoli di vomito)

All'ospedale dove ho prentoato l'esame mi hanno detto che se lo richiedo posso avvalermi della sedazione; vorrei maggiori informazioni a riguardo e se è una prattica sicura esente da rischi; in buona sostanza vorrei capire se è meglio che sia addormentato in modo da agevolare il lavoro del medico e soffrire meno oppure se è meglio sopportare il fastidio ed evitare la somministrazione di farmaci anestetici

Grazie
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Gentile utente,
La sedazione è medico- assistita.

Può essere tranquillo.

Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Gentilissimo,

la gastroscopia viene ormai ovunque proposta in sedazione cosciente. In tal modo il paziente è tranquillo durante la procedura e l'operatore può lavorare nel modo migliore. Si fidi della gastroscopia in sedazione.

In alternativa, se disponibile presso il centro a cui farà riferimento, potrebbe richiedere la gastroscopia per via trans-nasale eseguita con endoscopio sottile. L'esame è ben tollerato e non necessita di sedazione. Le invio un link su tale tipo di indagine:

http://www.endoscopiadigestiva.it/spaw2/uploads/files/gastroscopia_trans-nasale.pdf

Saluti.

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#3]
Utente
Utente
Grazie dottori della risposta;

seguirò il vostro consiglio
[#4]
Utente
Utente
Buongiorno,

ho eseguito la gastroscopia alla fine senza sedazione (non ero particolarmente agitato e alla fine l'esame è stato solo un pò fastidioso niente di più).

Vorrei chiedere informazioni in merito al referto in quanto da profano faccio fatica a capirne il significato e se è un quadro grave o meno...

ESOFAGO REGOLARE FINO AL III INFERIORE OVE SI REPERTA PICCOLA ERNIA JATALE ASSOCIATA A FLOGOSI NON EROSIVA.

STOMACO MAREZZATO ALL'ANTRO. SI BIOPSIA.

CONCLUSIONI

ERNIA GASTRICA JATALE CON FLOGOSI NON EROSIVA.
GASTRITE ANTRALE IN ATTESA E.I.


Grazie per l'aiuto che fornite
[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Sono super-contento per lei.

Auguroni.
[#6]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k

In pratica si descrive un'ernia iatale (ossia un non corretto funzionamento della valvola fra esofago e stomaco) con modera infiammazione del tratto terminale dell'esofago e della muocsa gastrica. La biopsia è stata eseguita per valutare l'aspetto microscopico della mucosa ed eventuale ricerca dell'Helicobacter.


Nulla di rilevante, ad ogni modo, e la terapia dovrà essere correlata alla sua sintomatologia.


Auguroni.

[#7]
Utente
Utente
Grazie per le risposte; un'ultima domanda se non vi è di disturbo;

ora la terapia che stò facendo è 1 pantorc 40 e 2 vaplinax 40 e devo dire che mi trovo abbastanza bene (prima al posto del vaplinax prendevo il levopraid e non mi ha fatto stare bene come farmaco).

Il medico mi ha detto di continuare con questa terapia almento per un altro mese;

vi chiedo un vostro parere sulla terapia se può essere adeguata in particolare sul valpinax che c'è scritto di usarlo per il piu breve tempo possibile;

Grazie di nuovo
[#8]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k

Direi che la terapia è appropriata ed il farmaco in questione ( ottatropina metilbromuro mg 40 - diazepam mg 2,5 ) può essere assunto ancora per un altro mese poi è utile ridurre la dose o interrompere.

Saluti


[#9]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Gentile utente,
per sua informazione le cito che i due farmaci alternati non hanno la stessa funzione.

Il primo è un antispastico ( ottatropina metilbromuro mg 40 - diazepam mg 2,5 ) preparato ad azione antispastica indicato a carattere spastico-doloroso dell'apparato digerente specialmente se accompagnate da ansia e tensione nervosa.

Il secondo è un procinetico (levosulpiride) che associa affetti sedativi e procinetici in una unica molecola.

Tenga conto che il trattamento corretto per l'ernia iatale prevede l'uso di procinetici (ce ne sono di diversi e ad azione unicamente procinetica) insieme ai PPI (di cui fa parte il pantoprazolo).
Lei dice,
<<sul valpinax che c'è scritto di usarlo per il piu breve tempo possibile>>
io le rispondo che
personalmente non le consiglio l'antispastico per lungo periodo perchè potrebbe darle stipsi.
Come anche la benzodiazepina, nel lungo periodo, potrebbe peggiorarle il reflusso.

Saluti.
[#10]
Utente
Utente
Grazie per il prezioso chiarimento ne parlerò con il mio medico e gastroenterologo; ad ogni modo mi hanno consigliato la tarapia con valpinax perchè il levopraid non riuscivo a tollerarlo (mi dava problemi anche a livello emotivo) mentre con il valpinax sinceramente la situazione mi sembra migliorata (ho avuto acuti periodi di stress e nervosismo forse anche per questo il valpinax funziona meglio)

Ad ogni modo mi hanno consigliato di prendere questo farmaco insieme a pantorc per un mese e dopo di risentirci per capire come si è evoluta la situazione (non so se un mese come arco di tempo in medicina è considerato un lungo periodo o meno)

comunque la ringrazio ancora per la sua disponibilità e cordialità
[#11]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Si figuri,

se lo riterrà mi aggiorni pure.

Auguroni.
[#12]
Utente
Utente
Carissimi Dottori,

vi scrivo per chiedervi un'ulteriore informazione;

come scritto precedentemente ho fatto l'esame della gastroscopia dopo circa 4 mesi di cura com pantoprazolo 40 mg e Levopraid che poi ho sostituito con valpinax...sincermanete nonostante la situazione sia migliorata ababstanza dall'inizio della terapia non noto un miglioramento radicale...secondo voi forse è il caso di ridiscutere la terapia o continuare con il pantopraziolo....8 anni fa avevo avuto un episodio simile e mi era stato prescritto GASTROGEL che nelle istruzioni sembrerebbe piu specifico per gastrite o sbaglio?

Questo perchè appunto dopo oltre 4 mesi ho ottenuto la diagnosi sopra descritta e non sono guarito del tutto...

Grazie molte come sempre
[#13]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Come le sottolineavo l'antispastico non è il farmaco di prima scelta,
le consiglio di rivedere il procinetico, alternativo alla levosulpiride.

Saluti
[#14]
Utente
Utente
Grazie avevo compreso il discorso dell'antispastico, la mi adomanda era rivolta piu che altro sul farmaco IPP perchè mi pare strano che dopo 4 mesi e passa non ho ancora ottenuto risulatati apprezzabili volevo sapre se secondo lei è meglio un farmaco eventualente alternativo tipo Lansopraziolo o gastrogel

Grazie!
[#15]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Gentilissimo,

Bisogna chiarire con il suo medico la tipologia del disturbo (che non mi è ancora chiaro) e modulare la terapia in base ai sintomi, per noi non è facile ( non potendola visitare direttamente) darle le necessarie misure correttive.


Cordialmente


[#16]
Utente
Utente
Gentili Dottori,

vi volevo aggiornare sulla situazione; mi è stato consegnato il referto istologico dove non risulta alcuna alterazione della mucosa gastrica e risulta HP negativo.

Al Dr. Francesco Quatraro vorrei chiedere questo:

lei mi ha consigliato di NON prendere il valpinax per il tipo di disturbo di cui soffro (piccola ernia iatale e gastrite antrale non erosiva) perchè potrebbe peggiorare il reflusso se non ho capito male; ho quasi finito la seconda scatola del farmaco...effettivamente a volte sento come la sensazione di reflusso o tosse che prima non avevo quando prendevo il levopraid che però ho dovuto sospendere per i motivi citati sopra;

anni fa avevo preso il peridon come procinetico e il mio medico di base mi ha fatto la ricetta in caso volessi provare a usarlo...

volevo sapere a questo punto se per lei la cura pantorc 40 e peridon è più consigliata rispetto a pantorc 40 e valpinax

(consideri che il peridon lo presi già 8 anni fa e non ho notato alcun effetto collaterale rilevante)

Grazie

[#17]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Come le dicevo l'antispastico non fa parte della terapia per l'ernia iatale.

Va usato al bisogno, per placare eventuali spasmi o cloiche.

I procinetici (tra cui i due che lei cita) insieme all'antiacido rappresentano l'accorgimento più giusto,
insieme al rispetto di norme comportamentali ed alimentari antireflusso.

I dosaggi, per quel che mi riguarda, trovo molto opportuno, per una serie di motivazioni, "personalizzarli" sul paziente che devo trattare.
Pertanto in questo caso dovrà essere il suo curante a decidere tempi e posologia.

Saluti
[#18]
Utente
Utente
Gentilissimo Dr. Francesco Quatraro,

come darle torto...


ad ogni modo ho parlato anche con il mio medico curante del colloquio che abbiamo avuto on-line e lui mi ha consigliato 3 compresse al dì prima dei pasti.

Un'ultima cosa poi spero di non dover piu approfittare della sua gentilezza

Posso sospendere il valpinax subito (ho assunto circa una scatola e mazza di prodotto) e magari gia da domani incomiciare con il peridon oppure è meglio che dimezzi la dose a una pastiglia al giorno per un pò di tempo (per il discorso della dipendenza che può dare la benzodiazepina?)

Grazie di nuvo
[#19]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
A scopo prudenziale è corretto che l’interruzione della terapia con diazepam debba avvenire gradualmente, riducendo il dosaggio di 0,5- mg ad intervalli regolari.

Le dò un suggerimento,
sempre parlandone con il suo curante,
sospenda il prodotto bi-farmaco (antispastico+diazepam) e prosegua con un prodotto a base di diazepam gocce la graduale sospensione.

Saluti
[#20]
Utente
Utente
Grazie è stato come sempre gentilissimo
[#21]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Si figuri.

Auguroni.
[#22]
Utente
Utente
Gentili dottori,
ho una domanda;

vorrei chiedervi quanto segue;

io ho fatto la gastroscopia con un prelievo istologico e il risultato dell'esame è quello chen vi ho riportato sopra.

Vorrei capire per curiosità questo; se soffrissi di celiachia il gastroenterologo se ne sarebbe accorto durante l'esame (lesioni particolari etc..)? o sarebbe risultato nel prelievo istologico?

E' una malattia solo ereditaria o può presentarsi anche in soggetti senza storia di celiachia in famiglia?

Grazie infinite
[#23]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Un "duodeno celiaco" se marcato non sfugge all'esame endoscopico,
forme lievi possono avrere una macroscopia apparentemente normale.

Infatti, proprio per questo, si giunge all'esame endoscopico dopo adeguato iter e con esami di sospetto positivi.

La celiachia è una condizione con una forte componente ereditaria,
ma questo non significa che da un genitore celiaco debba per forza nascere un bambino celiaco.
Infatti solo il 5-10% dei parenti di primo grado (genitori, figli, fratelli) dei celiaci è celiaco.

Saluti
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