Colon irritabile - dissenteria con sangue e muco

Gentili dottori,
vi scrivo per chiedervi un parere su una situazione che mi sta preoccupando non poco da circa una settimana.
Premetto che i due specialisti che mi hanno seguito da 4 anni a questa parte hanno sempre associato i miei sintomi ad un colon irritabile senza farmi mai eseguire esami specifici tranne la ricerca del sangue occulto nelle feci, eseguito l'ultima volta a fine 2010.
La mia sintomatologia da 4 anni è la seguente:
- feci quasi sempre molli, rarissimamente ben formate;
- Meteorismo, flatulenza, borborigmi ed aerofagia che mi accompagnano per gran parte della giornata;
- frequenti attacchi di vertigini o perdita dell'equilibrio;
- piccole tracce di sangue rosso vivo sulla carta igienica, alla defecazione, riconducibili ad una piccola ragade e ad una emorroide(?) riscontrate durante la visita proctologica.
- dolore all'addome dx che si sposta continuamente, anche a seconda della postura assunta, che può andare dalla zona ileo cecale per poi spostarsi fin sotto alle costole arrivando spesso in prossimità
dell'ombelico. Il dolore inizialmente era molto discontinuo, altenrandosi con dei periodi di remissione. Adesso è sordo e quasi sempre presente.
Il dolore è simile ad una fitta causata da una distorsione o strappo muscolare e spesso dopo i pasti mi capita di avvertire delle piccole fitte di brevissima durata ma molto più violente in concomitanza ad uno sforzo fatto per alzarmi da posizione sdraiata.
L'ultimo specialista che mi ha visitato lo riconduce ad una corda colica e agli spasmi del colon. A me sembra più un infiammazione ormai cronica.

Il problema è che attraverso gli anni questa situazione sebbene con andamento altalenante è andata sempre più peggiorando, fino ad arrivare a quest'ultima settimana.
Infatti sono ormai 8 giorni che alla defecazione (minimo 3 volte al giorno) riesco ad espellere solamente piccole quantità di feci molto molli quasi diarotice,
miste a muco e sangue. Il sangue sembra fresco, rosso non scuro ma neanche chiarissimo, a volte avvolge i pezzi più piccoli di feci, mentre vernicia semplicemente i pezzi più grandi.
Quando cerco di alzarmi al termine dello stimolo spesso noto un piccolo rivolo di sangue che continua ad uscire per permarsi subito che la tensione dello stimolo termina.
Ho prenotato una visita con un nuovo specialista che potrà visitarmi non prima del 24 aprile. Nel frattempo ho acquistato normix 200 che sto prendendo 2 volte al di da 3 giorni, associato a reuflor compresse 2 al giorono.
Ma la situazione non è migliorata molto. Le scariche ora vanno da 2 a 3 al giorno e il sangue è presente ad ogni defecazione.
I sintomi sopra elencati possono essere riconducibili solo ad un colon irritabile, emorroidi/ragadi e a degli stati ansiosi?
Potreste consigliarmi ulteriori accertamenti da fare nel frattempo che attendo di essere visitato?
Quali farmaci / alimenti potrei provare nel frattempo per ridurre le scariche ed aumentare la consistenza delle feci?
Grazie
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Gentile utente,
se <<Le scariche ora vanno da 2 a 3 al giorno e il sangue è presente ad ogni defecazione. >>,
credo che sia consigliabile l'esame endoscopico per fare definitiva chiarezza.

Dopo conseguirà l'opportuna terapia.

Attualmente eviti cibi diarrogeni (fibre, latte e derivati, olii, fritture) e si tenga in contatto con il curante.

Cordialità

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio per la risposta e le chiedo ancora, siccome ho il terrore di effettuare una colonscopia completa con endoscopio, potrei in prima battuta eseguire una colonscopia virtuale? Riuscirebbe questa indagine ad evidenziare eventuali malattie croniche del colon (Chron, RCU ecc) ed un eventuale poliposi? O meglio, quali sono le patologie non inquadrabili con questa tecnica?
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Purtroppo
la pubblicità mediatica che propaganda metodiche, pur valide,
che vengono percepite come "alternativa" all'endoscopia non aiuta a comprendere concetti essenziali.

La mucosa va "vista e bioptizzata".
Il polipo va "visto e rimosso".

La TC-Colonscopia non credo possa esserle di valido ausilio.

Non abbia assolutamente paura,
semmai ne parli con il suo curante e si rivolga a centri di sicuro affidamento.

Auguroni.
[#4]
Utente
Utente
Gentile dottore,
le faccio un ultima domanda. Ho 37 anni, mia madre operata per un tumore al colon all'età di 65 anni. Che probabilità ci sono, vista l'età e la storia familiare che possa trattarsi della stessa patologia di mia madre?
Grazie ancora per le sue risposte
Un Cordiale saluto
[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Si stima che il rischio di sviluppare un tumore del colon aumenti di 2 o 3 volte nei parenti di primo grado di una persona affetta da cancro o da polipi del grosso intestino.

Saluti.
[#6]
Utente
Utente

Gentile Dottore,
le scrivo nuovamente per aggiornarla sull'evoluzione della situazione e chiederle un ulteriore consiglio.
Il 30 aprile 2012 ho eseguito una rettoscopia che è stata refertata come segue:

Esame limitato al retto e sigma distale.
La mucosa del retto si presenta intensamente iperemica ed edemosa con erosioni e muco-pus aderente alle pareti come da proctite ulcerosa in fase attiva.
Normale la mucosa del tratto a monte.
Istologia:retto.

Il GE che mi segue mi ha immediatamente consigliato di cominciare la somministrazione di Mesavancol 1200 2 compresse al giorno al mattino per 60 giorni, Asacol clismi la sera per 20 giorni e topster schiuma al mattino sempre per 20 giorni.

La situazione è migliorata immediatamente, perchè sono sparite dopo il primo giorno di utilizzo sia le scariche che il sangue, sostituite da feci ben formate ma molto chiare.

Dopo circa due mesi (il 25 giugno) ho ricevuto l'esito dell'istologico:

Frammenti di mucosa rettale sede di marcata flogosi cronica e granulocitaria neutrofila con con aspetti di pericriptite. Non evidenza di ascessi criptici e la mucosecrezione è solo modicamente ridotta. Il quadro istologico non appare, nei prelievi esaminati riferibile a proctite ulcerosa in fase attiva. E' possibile la natura infettiva.

Il GE che mi segue dice che l'esame istologico è errato e di continuare per altri 60 giorni solo con mesavancol compresse 2 x 1200 al mattino.
Ma ad oggi, anche se le scariche e il sangue non sono più ricomparsi, il dolore al fianco destro non accenna a diminuire e non riesco più a dormire sul fianco sinistro questo mi provoca delle fitte simili ad un appendicite nella zona iliaca o poco sopra.
Al contrario sul fianco destro riesco a dormire senza problemi.

Inoltre prima che la situazione degenerasse a marzo, pesavo circa 63 Kg, nella fase attiva del disturbo ero arrivato a pesare 58 Kg, Ora peso 60 Kg ma non riesco a mettere altro peso, e anche se le evacuazioni si sono ridotte ad una (qualche volta due) al giorno, la quantita di feci che produco è sempre molto abbondante.

Ho fatto anche un prelievo per controllare gli IgA (pensando che potesse trattarsi di celiachia), ma gli anticorpi sono risultati negativi (< 2 RU/ml).

Ha qualche idea su cosa possa portare ad un quadro clinico del genere?
Potrebbe trattarsi di Chron?
Ho prenotato una colon completa per la fine di novembre, nel frattempo cosa mi consiglia di fare a livello terapeutico?
Ha qualche altro suggerimento da darmi?
Grazie mille per la sua disponibilità.
[#7]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Penso che il problema sia confermare o meno la
Malattia Infiammatoria Cronica Intestinale,
che, dalla descrizione endoscopica,
appare essere Rettocolite Ulcerosa (non confermata istologicamente).

Purtroppo non comprendo perchè abbia eseguito un esame parziale
che non ha consentito di stabilire l'esatta estensione del problema,
oltre che di avere un più congruo numero di prelievi bioptici
e, naturalmente, di esplorare l'ultima ansa ileale.

Anche l'attesa di due mesi per il riscontro istologico può creare dei problemi in fatto di successive scelte terapeutiche (o anche diagnostiche) conseguenti.

In questa incertezza, effettuare scelte terapeutiche aspettando novembre mi sembra arduo.

Ma il suo gastroenterologo non può effettuarle prima la procedura?

Cordialmente
[#8]
Utente
Utente
Il mio gastroenterologo mi ha sconsigliato di eseguire subito una colon completa perché se la malattia si trova in una fase attiva l'esame potrebbe essere molto doloroso.

Non le nego che il suo collega che mi sta seguendo ha un gran numero di pazienti che segue sia in ospedale che in uno studio privato, inoltre è anche professore universitario. Le lascio pertanto immaginare le peripezie che è necessario fare per poter parlare anche un solo minuto con lui senza dover aspettare ogni volta la visita di controllo successiva, con un attesa minima di 3 mesi.

Infatti, sono sincero, preferirei affidarmi davvero ad uno specialista meno conosciuto e meno impegnato, ma che abbia la possibilità di seguirmi con più costanza e dedizione.

Ad ogni modo, approfitto della sua disponibilità e gentilezza e le chiedo se nella sua esperienza ha avuto riscontri clinici di RCU segmentate che arrivano fino al colon ascendente.

Grazie ancora
[#9]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Non ho ben compreso se la figura del suo gastroenterologo e quella di chi ha eseguito l'endoscopia coincidano.

Per quanto mi riguarda coincidono,
dato che sono anche l'endoscopista dei miei pazienti;
voglio quindi dirle che non è possibile, nel sospetto di RCU o Crohn che sia, proporre, in fase di rpimo accertamento diagnostico, la semplice rettoscopia (che ad esempio potrebbe non vedere una ileite di Crohn o non servirebbe a quantificare l'estensione di una RCU).
Tale procedura, con ogni probabilità, potrebbe risultare insufficiente su vari fronti: diagnostico e dell'iniziativa terapeutica.

Tenga presente che l'opportunità di "fermarsi" e/o "interrompere" la procedura viene presa dallo stesso endoscopista, come ad esempio in caso di quadri molto severi di RCU.

Per completare la risposta alle sue domande le confermo che esistono quadri endoscopici di "distribuzione territoriale" atipica di RCU.

Cordialmente
[#10]
Utente
Utente
Le confermo che anche nel mio caso il gastroenterologo e l'endoscopista sono la stessa persona, ma mi viene da pensare che la scelta di eseguire un esplorazione parziale sia stata dettata solamente dal tempo a sua disposizione più che dalla gravità della mia sintomatologia.

Un ultima domanda, quale delle due malattie di cui stiamo discutendo ha solitamente un decorso più severo e porta con più frequenza all'intervento chirurgico?

Grazie per tutte le sue risposte dottore.

Un cordiale saluto
[#11]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Il Crohn può incorrere in rischi chirurgici
più che la RCU.

Le faccio i miei migliori auguri.

Distinti saluti
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